Chi sono?


io Mi chiamo Ilenia e sono una ragazza umbra estremamente curiosa, amante degli animali, della natura, delle scienze, del cibo, dei giochi da tavola/videogiochi e dei libri. Amo leggerli, viverli e respirarli. Non ho un genere preferito ed ho sempre pensato che cercare di abbracciare la lettura nel suo insieme sia un enorme pregio. Ammetto, però, di avere qualche difficoltà con alcuni generi, come gli erotici, gli storici e i gialli (che leggo più raramente rispetto agli altri). In questo blog scrivo della mia passione librosa, con recensioni e rubriche. Che altro posso dirvi di me? Sono laureata in Lingue e culture straniere e in Scienze socioantropologiche per l'integrazione e la sicurezza sociale. Non so ancora come sarà il mio futuro, ma sono molto determinata a scoprirlo. Ho la sfortuna nel sangue, ma cerco di sorridere alla vita!

venerdì 8 maggio 2020

Recensione: 'La pianista di Van Gogh' di Carlo Ferrucci

Buongiorno amici! La mia idea di leggere tante letture che da (troppo) tempo aspettavano sugli scaffali sta andando davvero bene ed oggi vi lascio la recensione di un altro libro che da qualche anno attendeva di essere letto.

Titolo: La pianista di Van Gogh
Autore: Carlo Ferrucci
Pagine: 236
Prezzo: € 14,50
Editore: Rogas Edizioni

TramaA Auvers-sur-Oise, trenta chilometri a nord ovest di Parigi, si consuma nell'estate del 1890 l'ultimo atto della tragica vita di Vincent Van Gogh. Nei due mesi precedenti Van Gogh dipinge alcune delle sue tele più famose e frequenta assiduamente la famiglia del dottor Gachet, alle cui cure è stato affidato da suo fratello Theo. Dopo la morte del pittore, e col crescere della sua fama, Margherita Gachet non dirà né scriverà mai una sola parola su di lui, a differenza di quanto faranno suo padre e suo fratello Paul. Si nasconde forse qualcosa dietro a questo silenzio? Cosa potrebbe avere compreso la giovane pianista riguardo ai segreti della pittura di questo straordinario artista e alle ragioni del suo suicidio? "La pianista di Van Gogh" è il diario immaginario tenuto da Margherita in quei giorni, una testimonianza unica, vivace e raffinata, della fase conclusiva della vita del grande pittore olandese.



La pianista di Van Gogh, giovanissima Margherita, è la protagonista indiscussa di questo libro che ci narra il suo punto di vista, il suo amore platonico, le sue sensazioni ed emozioni nei riguardi di un misterioso pittore olandese: Van Gogh. L'intero libro è composto da pagine di diario scritte da Margherita stessa dal giorno in cui conosce l'artista fino al giorno della sua morte. Si tratta di un diario inventato, attraverso cui l'autore vuole raccontarci l'ultimo periodo della vita di Van Gogh, rendendolo in un certo senso poetico perché visto dagli occhi preoccupati ed affascinati di una ragazza che vorrebbe essere vista per ciò che è e non soltanto per la femmina da proteggere come suo padre e suo fratello la considerano.
La trama, infatti, non ruota soltanto attorno al famoso pittore, ma anche (e sopratutto) attorno alla voglia di riscatto che Margherita cova nel suo cuore. E' stanca di essere trattata come qualcosa di fragile, da proteggere sempre e da non considerare mai. E' stanca che la pittura ed il poter dire le proprie idee siano doti da non considerare adatte ad una donna. Vuole essere libera di esprimersi, di confrontarsi con gli altri e, sopratutto, vuole sentirsi considerata all'altezza, al pari degli uomini di casa (la madre è purtroppo venuta a mancare tempo prima). Devo dire di aver trovato molto sorprendente il punto di vista di questa ragazza, dato il periodo in cui è ambientato il libro è mi è piaciuto conoscere i suoi pensieri. Durante la lettura la si vede crescere e in lei matura una voglia assoluta di poter essere se stessa, libera dalle condizioni della società. Margherita è un personaggio che mi è piaciuto molto, al contrario del padre che invece dopo metà volume ha iniziato a starmi un po' antipatico a causa dei suo modi di fare: da uomo premuroso si trasforma in uomo menefreghista, svelando la sua vera faccia ed i suoi veri interessi.
Per quanto riguarda Van Gogh, in questo libro vengono sottolineate la sua povertà, la sua timidezza, la sua paura di non riuscire ad essere apprezzato dal mondo, al punto da decidere per la propria morte con la speranza che essa faccia crescere di valore i suoi quadri. Quella di Van Gogh non è certo una storia poco nota, quindi non mi dilungo molto al riguardo. E' stato interessante vedere l'ultima fase della sua esistenza dagli occhi di Margherita.
Il libro scorre piuttosto velocemente e le pagine di diario si alternano tra alcune scritte in modo più scorrevole ed altre lievemente più contorte. In generale la storia è interessante, ma segue un andamento particolare: inizia in quarta, poi si ferma, poi si riprende verso la fine. Tutta la parte centrale è, infatti, molto ripetitiva ed avrei preferito o che fosse più corta o che l'autore inserisse nuovi particolari.

2 commenti:

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