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lunedì 23 ottobre 2017

Recensione: 'Lontano dal mio paese' di Lorenza Cozzolino

Buongiorno lettori e buon inizio settimana! Oggi vi parlo di un libro che tocca da vicino quello che è il malcontento di molti Italiani che decidono di andarsene all'estero. Io sono una ragazza molto patriottica, ma ho cercato di guardare obiettivamente questo romanzo e di capire le ragioni dell'autrice, leggendo anche con curiosità quella che è un'idea di Italia che, aimé, rispecchia la realtà, ma non mi convince comunque ad abbandonare il paese.

Titolo: Lontano dal mio paese
Autore: Lorenza Cozzolino
Pagine: 160
Prezzo: € 9,99
Editore: PubMe

TramaLa storia di Anna è la storia di tutti i giovani italiani, che in questi anni sbattono la testa per vedere realizzati i propri sogni e resi concreti quelli che sono i loro diritti. Poi, se come lei sei nato a Napoli, la situazione è ancora più complicata, perché non solo devi combattere con la società, ma anche con tutto il marcio che ci gira intorno.





Recensione:

Questa trama nasce con l'autrice stessa e si dirama in diverse direzioni grazie alla vita di altre persone. Si tratta, infatti, di una storia che unisce fatti realmente accaduti a Lorenza Cozzolino, uniti ad eventi che hanno coinvolto altre persone delle quali l'autrice ha riportato le esperienze.
La protagonista è una ragazzina, poi donna, che si scontra con la realtà della vita italiana, vista con occhio critico e, non si può negare, addobbata da un po' di eufemismo.
Anna non suscita particolare simpatia nel lettore, sopratutto nella prima parte del libro, in cui si nota in lei una voglia quasi spasmodica di dimostrarsi superiore a qualsiasi cosa o persona le circoli attorno. Fino alla fine, Anna è quel tipo di personaggio che vuole la perfezione tutta dalla sua parte e non studia i suoi comportamenti in nessuna angolazione, lasciando così che tutti gli errori ricadano sugli altri.
La storia racconta la sua vita soffermandosi su diversi eventi, dalla scuola al lavoro, alcuni dei quali non possono essere ricollegati al malcontento causato da un sistema governativo fallato. Ad esempio, Anna narra di compagne di classe cattive, datori di lavoro severi ed anche qualche evento sfortunato che la segnerà nel profondo (ad esempio un tentativo di rapimento effettuato verso di lei da degli sconosciuti).
Nella seconda parte del libro, che è narrato in uno stile scorrevole che accompagna il lettore dall'inizio alla fine, si inizia ad entrare nella visione più dura, quella in cui si mostrano gli aspetti di una società basata su quello che possiamo chiamare un 'magna magna'. Si tratta di una realtà nuda e cruda che l'autrice sottolinea più volte con buone ragioni per farlo. Gli esempi lavorativi riportati nella storia di Anna sono testimonianza del marcio che esiste dietro a diverse società ed è difficile negare una realtà simile.
Nonostante questo, si sente l'amore che l'autrice ha verso la città di Napoli e non è difficile riuscire ad immaginare il suo sentimento nel momento in cui decide assieme al marito di abbandonare la Campania per spostarsi alla tanto elogiata Londra (attenzione, non è uno spoiler; l'autrice ne parla nei motivi per cui ha scelto di scrivere questo volume, ancora prima di cominciare il primo capitolo).

2 commenti:

  1. anche io ho fatto una scelta simile all'autrice ma sono rimasta in italia, da napoli mi sono spostata a milano per tanti motivi che non sto a elencare. la trama è molto attuale e chissà che un giorno lo legga anche io per scoprire cosa io e la protagonista abbiamo in comune.

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    Risposte
    1. Penso che il tuo punto di vista sarebbe molto interessante in relazione a questo libro!

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