Buongiorno lettori! Oggi vi lascio l'ultima recensione di Dicembre e, di conseguenza, l'ultima di questo 2017! Purtroppo non ho chiuso l'anno in bellezza, visto che questa è la seconda recensione negativa di seguito. E contando che a Dicembre ho letto solo tre libri, direi che è andata malissimo ahahahahah
Titolo: La Villa in Vita
Autore: Luca Bonardi
Pagine: 213
Prezzo: € 10,90
Editore: PubMe
Trama: Un’Entità di pura energia nasce in una casa in costruzione vicino New York, grazie all’amore dei proprietari Brian e Marianne Landson, con i quali vive in pace e armonia e che considera come la sua famiglia. Quando vengono a mancare a causa del tempo che avanza, lo Spirito della Villa, come accade a noi esseri umani, scopre i sentimenti dell'abbandono, della solitudine, fino alla disperazione. Arriva così in uno stato di "non vita", in un limbo, prossimo alla definitiva dissoluzione. L'incontro casuale con la famiglia Ocean che acquista la residenza dopo anni di incuria, trasmette nuovamente all’Entità gli stessi sentimenti sinceri di amore. Ciò la risveglia da un torpore durato troppo a lungo, ma il rientro nella dimensione terrena non sarà così scontato. L’Entità proverà con incredibili sforzi a tornare nella sua struttura fisica, ritrovandosi a dover combattere le forze oscure che nel frattempo hanno preso possesso della Villa. Una lotta contro il tempo la vedrà protagonista nel provare a salvare la famiglia Ocean, in balìa delle forze maligne che lei stessa ha permesso di entrare nei suoi confini anni addietro. Con una narrazione fantastica e introspettiva, si vuole evidenziare il concetto generale della vita e dei sentimenti che, al pari del mondo animale, non costituiscono una prerogativa degli esseri umani. Ogni cosa che vive prova emozioni anche se spesso non ce ne rendiamo conto, o non lo vediamo. E perché no? Ciò magari vale anche per un puro Spirito…
Recensione:
La trama di questo libro mi aveva ammaliata, ma purtroppo il suo sviluppo complessivo non mi ha soddisfatta come pensavo. Se la storia non è male, al contrario lo stile in cui è scritta la rende veramente pesante. Ho fatto molta fatica a leggere il volume, infatti me lo sono trascinato dietro per parecchi giorni, perché l'autore ha uno stile molto arzigogolato e complesso. Per esprimere un concetto semplicissimo vengono utilizzate parecchie perifrasi o molti termini inusuali che rallentano parecchio la lettura.
La trama in sé non è male, nonostante sia piuttosto abitudinaria. Si tratta di un horror concentrato sull'aspetto del paranormale e devo dire che l'autore è stato bravo a creare le atmosfere adatte nei momenti in cui gli spiriti maligni si spostavano attorno ai personaggi. In diversi punti ho provato un lieve timore leggendo, cosa che non ha rovinato la lettura, ma anzi la ha resa più piacevole (passatemi il termine) in quanto credo sia fondamentale per il lettore riuscire ad entrare nell'atmosfera di un libro, particolarmente in uno horror, dove l'aurea che lega i fatti della storia è parte integrale della stessa.
I personaggi non sono particolarmente caratterizzati, tranne Andrew che potremmo definire come colui grazie al quale l'intera storia può proseguire il suo corso. Mi è piaciuto come personaggio, perché emana una forte aurea positiva che si contrappone a tutto il resto.
La vera protagonista di tutta la trama è l'anima della villa, che viene presa in considerazione in diversi punti ed è forse il personaggio più analizzato durante il corso di tutto il libro, nonostante rimanga sempre nell'ombra e non permetta al lettore di focalizzarla appieno. Si tratta di uno spirito inquieto che si sente abbandonato, visto che la sua famiglia ha deciso di venderla a dei nuovi inquilini. Ho trovato questa presenza interessante e in alcuni punti mi ha fatto pena, mentre in altri rabbia.
In generale questa lettura non mi ha rapita e credo che gli aspetti negativi siano leggermente superiori a quelli positivi, però nonostante questo non me la sento di sconsigliarvela totalmente e, anzi, sarei molto curiosa di sapere i vostri pareri al riguardo.
In generale questa lettura non mi ha rapita e credo che gli aspetti negativi siano leggermente superiori a quelli positivi, però nonostante questo non me la sento di sconsigliarvela totalmente e, anzi, sarei molto curiosa di sapere i vostri pareri al riguardo.
Trovo che la copertina sia molto carina e anche l'atmosfera. Peccato che i personaggi non sono ben caratterizzati, è difficile farsi coinvolgere dalla lettura se i protagonisti non ti entusiasmano.
RispondiEliminaLa copertina è molto bella, concordo!
EliminaQuesto romanzo io invece l’ho divorato tutto d’un fiato. La trama mi aveva incuriosita e benché concordi con il fatto che i racconti sulle case infestate non siano affatto delle novità ma ormai triti e ritriti, la storia raccontata da questo romanzo e il modo di affrontarla dell’autore è tutt’altro che scontato e anzi per me è stato molto originale: dare alla casa un’anima, un’energia di una "creatura" con la sua dimensione affettiva di gioia e dolore e i suoi vari stadi o fasi di sofferenza e di deriva. Riguardo a ciò ho trovato anche molto curioso queste varie "atmosfere", questo percorso energetico che l’Autore le fa attraversare: dal sentirsi abbandonata, sola nell'oscurità e lasciata a se stessa a morire, all’essere arrabbiata ed è così che le influenze negative si intromettono e rappresentano il vero pericolo per la casa. Trovo che quello che vive la casa sia un po' quello che può capitare a chiunque entri a contatto con parti di sé profonde, scure, dolorose, a un oblio personale, un po' come potrebbe essere la depressione e poi è la forza che si trova dentro di sé appena si sente dall'esterno qualcosa di positivo in cui credere ancora. Proprio come può accadere a una persona che per le circostanze di vita che si susseguono cade in un oblio personale, ma poi viene "salvato" dall'amore di qualcuno o la sofferenza viene “riparata”... in questo, trovo la morale e la visione di sfondo che ha accompagnato tutta la storia positiva, ottimista e beh, sì, anche romantica.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la parte formale e organizzativa della storia mi sembra che l’organizzazione del libro risulti molto chiara, appare coerente e il percorso che ho intrapreso durante la lettura mi è risultato semplice e fluido. Ci sono entrata dentro sin dal primo capitolo, i personaggi principali mi sono risultati ben caratterizzati ma sono sincera nel dire che mi sono proprio affezionata ad Andrew. Ci sono diversi momenti in cui l’autore è riuscito a tenermi col fiato sospeso e in tensione. Molto interessante e d’impatto anche la copertina, mi sembra che rappresenti bene la complessità emotiva della casa e della storia. L’idea mi è sembrata originale e intrigante e lo sviluppo ben fatto. Di questa casa non ci si può che innamorare…
Sono molto felice che il libro ti abbia presa più che a me! Ho gradito tantissimo la tua approfondita opinione!
EliminaPer quanto riguarda me, come ho detto anche nella recensione, se la storia non mi è dispiaciuta troppo, lo stile dell'autore mi ha piuttosto infastidita ed in alcuni punti mi ha rovinato la lettura al punto da trascinarmi dietro la stessa pagina per giorni.
Spero di rileggerti nel blog, a presto!
Ora sono ancora più curiosa di leggerlo, ho due pareri di cui mi fido: uno molto positivo, e uno non proprio, e quando è così mi incuriosisco troppo! ^.^'
RispondiEliminaAppena possibile me lo leggo!
xoxo
Io sono come te! Anzi, pensa che a volte mi incuriosiscono più i pareri negativi che quelli positivi ahahahah
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