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venerdì 30 aprile 2021

Recensione: 'L'uomo di Marte' di Andy Weir

Buongiorno lettori e buon venerdì! Come anticipato nel post di mercoledì, oggi sono qui per parlarvi di un libro che volevo leggere da tantissimo tempo e che ha davvero appagato le mie aspettative. Devo dire, poi, che L'uomo di Marte è stata un'esperienza di lettura molto interessante per me perché per la prima volta ho letto il libro insieme ad un'altra persona (io e Gennaro ci alternavamo nella lettura) e mi sono divertita davvero tantissimo!


Titolo: L'uomo di Marte
Autore: Andy Weir
Pagine: 380
Prezzo: € 4,90
Editore: Newton Compton Editori
Traduzione: Tullio Dobner

TramaMark Watney è stato uno dei primi astronauti a mettere piede su Marte. Ma il momento di gloria è durato troppo poco. Un'improvvisa tempesta lo ha quasi ucciso e i suoi compagni di spedizione, credendolo morto, hanno abbandonato il pianeta rosso per fare ritorno sulla Terra. Mark si ritrova completamente solo su un pianeta inospitale e non ha nessuna possibilità di mandare un segnale alla base. E in ogni caso i viveri non basterebbero fino all'arrivo di una nuova spedizione. Nonostante tutto, con grande risolutezza Mark decide di tentare il possibile per sopravvivere. Ricorrendo alle sue conoscenze scientifiche e a una gran dose di ottimismo e tenacia, decide di affrontare un problema dopo l'altro senza perdersi d'animo. Fino a quando gli ostacoli si faranno insormontabili...


L'uomo di Marte è tutto ciò che mi aspetto da un libro di fantascienza, dall'ambientazione al tipo di narrazione. Per rendere il tutto più verosimile possibile, l'autore si lascia andare a moltissimi tecnicismi e mi rendo conto che per un non-appassionato del genere questo potrebbe risultare pesante e noioso. Per quanto mi riguarda, invece, i tecnicismi sono fondamentali in un libro di questo stampo perché permettono al lettore di comprendere come sarebbe possibile vivere (temporaneamente) in un pianeta ostile come Marte. Le parti tecniche legate a chimica, fisica ed ingegneria permettono al lettore di immaginare realmente ciò che viene descritto, senza perdersi in domande come 'ma questo non è impossibile?', perché l'autore rende tutta la storia perfettamente credibile. La narrazione ovviamente un po' ne risente e nonostante i tecnicismi siano interessanti, in alcuni punti la storia rallenta inevitabilmente un po' per permettere al lettore di comprendere al meglio ogni particolare. L'autore però compensa queste parti con i monologhi del protagonista che, isolato sul Pianeta Rosso, si lascia andare a battute sempre divertenti che alleggeriscono l'atmosfera e permettono al volume di essere più scorrevole.
Mark Watney, escluse le parti narrate sulla Terra, è l'unico protagonista di questo libro (che è il suo diario di bordo) e l'autore è riuscito a creare una storia ambientata in un solo luogo e con un solo personaggio, senza renderla noiosa. Credo ci voglia una grande abilità per fare una cosa simile! 
La trama è accattivante e ricca di colpi di scena. La salvezza di Mark diventa un punto fisso e il lettore si trova con il fiato sospeso per tutto il tempo. E' impossibile non provare tutto ciò che passa per l'animo del protagonista, dalla speranza alla disperazione, così come è impossibile non ammirare la sua intelligenza e la sua perseveranza. Mark è una di quelle persone di cui si vorrebbe essere amici, perché riesce a trovare un modo per sorridere anche in una situazione estrema come quella in cui si è trovato.
Nei capitoli ambientati sulla Terra ci troviamo difronte ad un mondo unito dalla speranza di salvare Watney ed è proprio questo ciò che sorprende chi legge: il mondo si trova improvvisamente tutto sotto la stessa bandiera. L'unica cosa che conta è riportare a casa Mark e l'umanità diventa unita come un muro di mattoni ben fatto, anche soltanto per la salvezza di UN SOLO uomo. E' sorprendente come, difronte a cose così forti, l'intero pianeta sia in grado di andare d'accordo, di avere un obiettivo comune, una speranza che rende tutti uniti.
Se vi piace la fantascienza, questo è uno di quei libri che non potete assolutamente lasciare indietro. Vale davvero la pena vivere l'esperienza di Mark, accompagnare lui e la NASA in questa folle opera di salvataggio ed arrivare al finale che, nonostante tutto, saprà sorprendervi.

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