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lunedì 17 maggio 2021

Recensione: 'Falce' di Neal Shusterman

Buongiorno amici lettori! Oggi me la sono presa un po' comoda per pubblicare qui nel blog. Anzi, in realtà ho perso tutta la giornata dietro alle segreterie universitarie, quindi non ho avuto minimante tempo per mettermi al pc. Va bè, l'importante è che ora io sia qui, a parlarvi di un libro del mio amato Shusterman. Libro che, ahimé, mi ha un po' delusa.


Titolo: Falce
Serie: Trilogia della Falce #1
Autore: Neal Shusterman
Pagine: 346
Prezzo: € 20,00
Editore: Mondadori
Traduzione: Lia Tomasich

TramaQuello in cui vivono i due adolescenti Citra Terranova e Rowan Damisch è davvero un mondo perfetto. O così appare. Se nessuno muore più, infatti, tenere la pressione demografica sotto controllo diventa un vincolo ineluttabile. Anche l'efficienza del Thunderhead ha dei limiti e non può provvedere alle esigenze di una popolazione in continua crescita. Per questo ogni anno un certo numero di persone deve essere "spigolato". In termini meno poetici: ucciso. Il delicato quanto cruciale incarico è affidato alle cosiddette falci, le uniche a poter decidere quali vite devono finire. Quando la Compagnia delle falci decide di reclutare nuovi membri, il Venerando Maestro Faraday sceglie come apprendisti proprio Citra e Rowan. Schietti, coraggiosi, onesti, i due ragazzi non ne vogliono sapere di diventare degli assassini. E questo fa di loro delle falci potenzialmente perfette.


Gettarmi in una nuova storia di Neal, dopo aver amato Unwind, Everwild ed Everlost per me è stato davvero emozionante. O meglio, speravo che lo sarebbe stato. Le mie aspettative erano altissime e, seppure Falce mi sia piaciuto, devo dire che non ho ritrovato l'autore che mi aveva fatta innamorare con le altre serie.
Di sicuro Falce è un grande preambolo, un libro che parla tantissimo del mondo in cui è ambientata la storia e che nella prima parte si lascia andare a pochi colpi di scena. La seconda metà della storia inizia ad ingranare e diventa sempre più intrigante, colpendo il lettore con svolte inaspettate. 
Alla base della trama c'è un'idea che mi è piaciuta molto: come sarebbe un mondo se non esistesse la morte naturale? E' una domanda che, ne sono certa, ci siamo posti tutti almeno una volta nella vita e Shusterman ci risponde attraverso un mondo utopico dove non esiste morte e le persone possono vivere all'infinito. A meno che non intervengano le Falci, ovviamente. Questo gruppo di mietitori autorizzati è l'unico mezzo attraverso cui gli uomini possono morire (ad esclusione del fuoco, che non permette mai la rianimazione) e questo primo volume della trilogia punta moltissimo sul permettere al lettore di conoscere non soltanto l'evoluzione del Mondo in cui viene narrata la storia, ma anche - e soprattutto - il modo in cui le Falci convivono, i loro ideali e i loro modi di agire. Nel corso della storia troveremo falci buone e falci esaltate, che godono nell'uccidere gli uomini. Impossibile non detestare queste ultime.
Tutto il volume ci viene narrato in due modi diversi: i capitoli sono divisi tra il punto di vista di Citra (una ragazza che per i suoi modi di fare mi ha ricordato un po' Hermione) e Rowan (la controparte di Citra, il ragazzo che finisce dalla parte sbagliata), ma non finisce qui. Tra un capitolo e l'altro, infatti, Shusterman ha aggiunto pagine di diari scritti da alcune delle falci più illustri, nonché quelle che impareremo a conoscere bene durante la lettura. Questi diari permettono a chi leggere di conoscere la storia dello sviluppo della Compagnia delle Falci, mentre i capitoli dei due giovani protagonisti ci rigettano sempre nel presente. Ho apprezzato molto questa scelta narrativa, perché rende il tutto più accattivante.
L'autore ha confermato in questo libro un suo carattere distintivo, ovvero il legame con la morte. Tutti i suoi volumi (o perlomeno quelli che ho letto) hanno sempre qualcosa a che fare con questa tematica. Inoltre Neal tocca il tema della corruzione, che purtroppo intacca anche i sistemi all'apparenza più perfetti. Ho ritrovato lo stile scorrevole della sua penna e il volume si lascia leggere davvero velocissimo. Però, devo dire che il tutto mi è sembrato un po' sottotono, compreso il finale. Non ho ritrovato in toto l'autore brillante che amo. La storia è sì interessante, ma abbastanza piatta per tutta la prima parte. Avrei abolito, poi, la parte romance, totalmente campata in aria. Insomma, è un libro che ho letto con piacere, ma non con entusiasmo.


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