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lunedì 11 maggio 2015

Blogtour: 'Caprice e il Cavaliere' di Alberto Camerra | Tappa #3 Fantasy o non fantasy?

Buongiorno lettori! Domani mattina finalmente parto per andare a Torino, sono davvero felice ed emozionata! Spero di non perdermi tra i meandri dei vari treni ahahah
Tornerò tra una decina di giorni e, nel frattempo, ho preparato giusto un paio di post per tenervi comunque compagnia. Come ogni volta d'altronde. Non riesco proprio a lasciare io blog inattivo!
Prima di partire, inoltre, vi lascio la terza tappa di questo interessante tour organizzato proprio dall'autore del romanzo 'Caprice e il Cavaliere'. Non potevo mica lasciarvi a mani vuote!!
Come al solito, vi lascio il banner dell'evento con relativo link per la condivisione, le tappe (se non riuscite a leggerle bene cliccate sull'immagine) e l'argomento della giornata; ovvero: il romanzo è un fantasy o anche qualcosa di più?
Qui di seguito trovate un breve testo che Alberto ha scritto per rispondere a questa domanda.
Prima di lasciarvi alla lettura, vorrei anche allettare un po' la vostra attenzione! Tutti i tour nascondono sempre una parte sfiziosa e, ovviamente, anche questo non è da meno perché commentando tutte le tappe e scrivendo una mail QUI avrete diritto a ricevere una copia pdf anteprima omaggio del romanzo ed un wallpaper personalizzato per il vostro desktop. Insomma, un'occasione da non perdere!

<a href="http://libridicristallo.blogspot.com/2015/05/blogtour-caprice-e-il-cavaliere-di.html" target="_blank"><img src="http://i60.tinypic.com/35i3vq9.jpg" border="0" alt="Image and video hosting by TinyPic"></a>

"Ho delle difficoltà quando devo etichettare uno scritto con un genere preciso. E, immagino, le stesse perplessità sono condivise da editori, scrittori e lettori. Se così non fosse, quando in un'opera -novella, racconto o romanzo che sia - compaiono elementi legati al mondo della magia, del mitologico e dell'innaturale, la soluzione dovrebbe essere semplice come la definizione corrispondente: fantasy.
Non è così. Del resto sarebbe sufficiente navigare nello store di Amazon.com per rendersi conto del numero di sottocategorie cui appartiene il fantasy. Quello di Tolkien, ad esempio, è chiamato high fantasy; perché estremamente colto (lo scrittore de 'Il Signore degli Anelli' era docente ad Oxford), dotato di una letteratura medievale di carattere epico, di radici cristiane e toni evocativi. Prima si lui, creatori di miti di Cthulhu, abbiamo Lovercraft, con uno stile che spazia dal macabro all'onirico e sconfina nell'horror, dando così ispirazione a una schiera di altri scrittori in bilico tra commerciale e letterario, sulle pagine delle riviste americane Pulp. Proprio su queste pagine esordisce Robert E. Howard, con i suoi cicli di 'Conan il Barbaro' e 'Solomon Kane', ritenuto vero responsabile dell'heroic fantasy, conosciuto ai nostri giorni con un nome ben più familiare: sword and sorcery (spada e stregoneria).
I sottogeneri aumentano di numero nel corso degli anni. Tra i più recenti c'è la bizzarro fiction; che pesca a piene mani in elementi come la satira e il grottesco, quindi lo steampunk; che introduce la tecnologia anacronistica all'interno di una precisa ambientazione storica. 
L'evoluzione del genere, che ha aperto la strada a opere di largo successo contemporaneo - come i'Harry Potter' e 'Shadowhunters', 'Fallen' e 'Twilight' -, percorre nuovi filoni narrativi, commistione di generi diversi. Il rosa mischiato al fantasy diventa paranormal romance, il fantastico ambientato nella nostra realtà e nel mondo che conosciamo diventa urban fantasy.
'Caprice e il cavaliere' ha un adattamento moderno, ubicato nella Bassa Normandia: la storia presentata ha inoltre una connotazione romantica con ingredienti sovrannaturali, che in alcuni momenti rendono l'atmosfera cupa, persino tetra, caratterizzata da un senso di paura. Il racconto, con protagonista la giovane Caprice, dovrebbe offrire tre sottogeneri diversi: urban fantasy, parnaormal romance e dark fantasy. E, in un breve semento interno, persino sword and sorcery. La lista diventa nutrita e forse nemmeno completa.
Terry Brooks, in un incontro con George Lucas, regista della saga di 'Star Wars', affermò che, forse, lui non era l'uomo giusto per scrivere un libro tratto dai suoi film, perché non era un autore di fantascienza. Lucas rispose che non lo era nemmeno lui.
A volte, un genere, è soltanto una camicia dai colori diversi, ma dello stesso tessuto delle altre."


Voi come la pensate nei riguardi dei generi letterari?
Con questo vi saluto e vi invito ad inviare la mail all'autore ed a continuare a seguire il tour!
Ci rileggiamo presto!

5 commenti:

  1. Buon Salone del Libro allora Ilenia ..... Buon Lunedì e migliore Settimana
    Un Saluto e Buon divertimento e caccia al libro ;-)
    A presto

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. ma che bello!!!!!!!!!!! divertiti allora ti aspettiamo con tanti nuovi post al tuo rientro!

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