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giovedì 9 luglio 2015

Recensione: 'Roma caput zombie' di Marco Roncaccia

Buongiorno lettori! Ieri pomeriggio sono andata in piscina, che cosa fantastica l'acqua fredda in questo periodo di afa assoluta! Prima di andarci, però, mi sono dedicata alla lettura degli ultimi capitoli di questo libro. Ve ne parlo!

Titolo: Roma caput zombie
Autore: Marco Roncaccia
Pagine: 204
Prezzo: € 13,00
Editore: Nero Press Edizioni

TramaPer Aldo la vita è dura ma anche la morte non scherza. La sua compagna l'ha lasciato, la cooperativa per cui lavora non lo paga ed è sotto sfratto. Scambia con un tossico la sua auto, per un posto in una stanza in una palazzina popolare fatiscente di un quartiere degradato di Roma. Viene morso da un piccione che gli arriva in casa dalla finestra. Da quel momento nulla sarà più come prima. Si sorprenderà a divorare il cane di un pastore sardo, i furetti allevati da un homeless che vive nel parco, fino a scoprire il raccapricciante piacere di un pasto di carne umana. Un'avventura tra orrore e degrado, in una periferia romana tristemente in rovina.



Recensione:

Questo libro certamente non è per tutti: è macabro, brutale ed estremamente splatter. Di horror ne ho letti parecchi, ma non credo di averne mai letto uno così ricco di particolari 'raccapriccianti'.
La storia di base mi piace molto: si parla di uno zombie che impara a vivere nella sua situazione conoscendo persone come lui e che si nasconde per non essere catturato dalla polizia.
Inizialmente, devo dire che c'è stata una fase in cui il libro non mi stava davvero prendendo perché era abbastanza assurdo: un uomo morso da un piccione assassino muore, si risveglia, mangia un cane e crede di avere una malattia? Insomma, quale malattia ti porta a mangiare un cane vivo?
Successivamente, ho imparato ad apprezzare la logica del protagonista e gli accadimenti che lo circondano. Mi sono piaciuti molto i personaggi perché sono stati caratterizzati tutti in maniera diversa. Nessuno di loro si somiglia e questo crea un'aria davvero piacevole.
La narrazione scorre abbastanza spedita e lineare, anche se devo dire che la scelta dell'autore di parlare diretto al lettore mi ha un pò infastidita e ho fatto davvero fatica ad abituarmi. Non intendo che egli parli con chi legge, ma che proprio lo inserisca nella storia (stai andando qui, hai afferrato questo, hai parlato con). Non so, questa scelta narrativa non mi ha soddisfatta e mi ha lasciata perplessa. Mi sembra quasi che rallenti leggermente la lettura.
Altra cosa che non mi ha convinto è stata la scelta del finale. Dopo duecento pagine di fuga, sotterfugi e cose varie, mi aspettavo almeno di poter scoprire come finisse la storia. Invece, a parte un colpo di scena da una pagina e mezza, l'autore ha lasciato praticamente il libro a metà usando un finale aperto. La cosa non mi ha convinta perché gli avvenimenti maggiori ci sono stati tutti negli ultimi capitoli, mentre per il resto il libro è tutto abbastanza uguale negli accadimenti e nella logica.
Insomma, una buona idea di base, con una buona interpretazione e macabra al punto giusto, ma sviluppata un po' troppo alla leggera.


24 commenti:

  1. Peccato sembrava davvero interessante ç_ç
    Però la storia del piccione assassino sembra fantastica ahahah

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    1. Ma sì, anche io l'ho trovata molto originale. E' il fatto della malattia-mangia-cani che mi ha reso perplessa!

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  2. I piccioni in copertina sono un tantino inquietanti! O.o
    Non so se lo leggerò. L'horror mi ispira più d'inverno, non so perchè! XD

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  3. Anche i piccioni assassini! Questa volta passo, la tua opinione mi ha convinta :)

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    1. Dai l'idea alla fin fine non è pessima! E' il resto che in alcuni punti cozza un pò..

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  4. Mi incuriosiva, ma di leggere qualcosa molto splatter al momento non mi va, e se poi il finale lascia a desiderare.... ci penserò U.u

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    1. Eh, questo è tantissimo splatter! Però ovviamente si va a gusti e periodi. A me andava qualcosa di questo genere. Il finale mi ha lasciata proprio così!

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  5. M'ispirava... ma mi sa che per ora devo lasciar perdere. Come ha detto Tania, anche a me l'horror ispira di più in inverno. Crea un'atmosfera diversa...

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  6. che delusioni alcuni libri, ti lasciano l'amaro in bocca. peccato sembrava così promettente.

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  7. Ahahahahah quindi niente tartarughe assassine? ci sono rimasta male ç_ç

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  8. Io l'ho sempre pensato che i piccioni sono malvagi e che ci spiano per conquistare il mondo!!! XD
    E cosa ci fa a Roma il cane di un pastore sardo??
    Sono curiosa di leggere questo libro splatter anche se non è perfetto!! Magari lo cerco in biblioteca..

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    1. ahhaha a me piacciono i piccioni, sopratutto quelli cicciottosi! Mi fanno tenerezza!
      Comunque, non lo so in effetti perché proprio sardo!
      E non so nemmeno se lo troverai in biblioteca, ma tentar non nuoce!

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  9. Risposte
    1. Non temere, sicuramente recensirò molti altri libri che ti incuriosiranno di più!

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  10. L'horror non è proprio un genere che io apprezzi ...... normalmente e questo libro non fà eccezione alla regola. Però visto che si tratta di gusti ...... anche se non fa per me sicuramente potrà piacere ad altre persone !
    Preferisco altri generi e non parlo di fantasy ..........
    Un saluto, buona giornata e migliore fine settimana in arrivo !

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  11. Che peccato! Mi sembrava interessante,ma ora credo che passerò oltre... i finali abbozzati non mi piacciono per niente, anzi mi irritano parecchio e le cose che hai detto sullo stile dell'autore non mi ispirano :(

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    1. Quella scelta narrativa mi ha davvero lasciato l'amaro in bocca. E i finali-non finali non piacciono troppo nemmeno a me!

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  12. A me è piaciuto molto. Alla fine è una storia di amore disperata che attraversa la vita come una palla di cannone. Lo splatter è una scusa come tutto il truculento che si legge. La seconda persona porta il lettore all'interno dei fatti come se fossero in tre D. Altamente consigliabile.

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    1. Sicuramente è una lettura da provare, ma purtroppo non mi ha presa!

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