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mercoledì 11 gennaio 2017

Recensione: 'Minna von Barnhelm' di Gotthold Ephraim Lessing

Buongiorno lettori e bentornati a bordo del blog! Ormai posso dire di essere tornata attiva dopo le vacanze natalizie e, nonostante io abbia problemi col cellulare (ovvero si è rotto) e non riesca ad aggiornare costantemente Instagram e Facebook, posso benissimo rimettermi al pc e condividere con voi la prima recensione di questo 2017 qui nel blog! 

Titolo: Minna von Barnhelm
Autore: Gotthold Ephraim Lessig
Pagine: 285
Prezzo: € 16,00
Editore: Marsilio
Traduzione: Italo Alighiero Chiusano

TramaAlla fine della guerra dei Sette anni, gli sconfitti Sassoni non riescono a pagare il forte tributo di guerra che devono agli avversari del Regno di Prussia. L'ufficiale alleato (originario della Curlandia) incaricato della riscossione di questo tributo, il Maggiore Tellheim, in uno slancio di generosità, decide di anticipare di tasca sua il debito dei nemici: questo gesto ha portato una gentildonna sassone, la quasi ventenne Minna von Barnhelm, a innamorarsi - ricambiata - di lui. La guerra li separa però molto presto: e temendo per la vita del fidanzato, Minna ha deciso di andare a cercarlo a Berlino. Intanto il Maggiore naviga in cattive acque: rimasto invalido per una ferita di guerra, a causa del suo atto onorevole è stato sospettato di corruzione dal Ministro della Guerra, e perciò è stato congedato.

Recensione:

L'opera di Lessing è una commedia molto simpatica e ben riuscita che mette al centro un protagonista sventurato e la sua fidanzata che sarebbe disposta ad inseguirlo ovunque, nonostante egli abbia perso ogni onore. Mi è piaciuto il fatto che la figura di Minna sia stata messa molto in risalto ed abbia portato avanti un'idea particolare della donna che, oltre ad essere vista come romantica e pensierosa, viene rappresentata anche come temeraria ed astuta. Ho apprezzato anche la figura di Franciska e devo dire che la sua storia, nonostante sia secondaria, è probabilmente la parte che mi è piaciuta di più e che mi ha fatta sorridere. 
Al contrario, ho trovato la figura di Tellheim molto pesante nella parte dell'incontro con Minna, anche se cercando di entrare in lui è un po' più facile capire le sue motivazioni.
Nonostante si tratti di una commedia antica, devo dire di aver letto la storia in brevissimo tempo e di essere rimasta sorpresa dalla sua scorrevolezza, anche se in alcuni punti ci sono dei monologhi piuttosto lunghi che appesantiscono un po' l'atmosfera (sopratutto quelli del Maggiore Tellheim). Sono sempre più sorpresa dal modo in cui le opere teatrali si stiano dimostrando più leggere e veloci da leggere rispetto a come pensavo fino a tempo fa, nonostante non sia la mia impostazione preferita.
Insomma, Lessing ha messo insieme tristezza e riso in una storia simpatica che intrattiene il lettore in piacevoli ore di lettura. 

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