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martedì 22 maggio 2018

Recensione: 'Beowulf'

Buongiorno lettori! E' stato piuttosto difficile per me scrivere la recensione che vi mostro oggi.
Come avrete letto nel profilo Instagram del blog, inizialmente non ero intenzionata a recensire questo libro perché avevo paura di non avere le conoscenze adatte per potermi permettere una recensione completa. Poi però ci ho pensato e mi sono detta che dopotutto, così come ho recensito altri grandi classici, avrei potuto permettermi di dire la mia opinione anche sul 'Beowulf' che, come sempre vi ricordo non essere un'analisi critica, ma soltanto il mio misero pensiero. Quindi vi pregherei di non offendermi se il mio parere non rispecchia il vostro.

Titolo: Beowulf
Pagine: 319
Prezzo: € 20,00
Editore: Carocci 

TramaMostri notturni che aggrediscono e terrorizzano; re e popoli scandinavi del V-VI secolo con le loro storie di faide e le istituzioni e i riti e le forme poetiche delle loro bellicose società; un guerriero di eccezionale forza e saggezza di cui vengono raccontate le imprese terminali dell'apprendistato giovanile e della vecchiaia di re: questo è il Beowulf, poema antico inglese contenuto in un manoscritto del 1000 circa. Le sue vicende eroico-teratologiche si svolgono tra sale rilucenti, misteriosi specchi d'acqua, scogliere, tumuli preistorici; il suo racconto apre squarci di lunga portata nel passato e nel futuro, mentre nella seconda parte si modula in elegia sulla labilità esistenziale e storica di individui, stirpi, nazioni.




Recensione:

Parlare del 'Beowulf' è una cosa abbastanza difficile, perché ci sono tanti fattori di cui tenere conto, trattandosi di una storia antichissima.
Come ben saprete, 'Beowulf' è un poema anglosassone composto da 3182 versi e suddiviso in due parti che narrano in sequenza la giovinezza e la vecchiaia dell'eroe protagonista; un uomo senza macchia e senza paura che impiega la sua intera esistenza nel combattimento contro il male. 
'Beowulf', nonostante la possibilità di ritocchi effettuati da mani cristiane, ci permette di capire alcuni dei concetti base di quella che era la società dell'epoca ed è stato interessante vedere come l'onore sia sempre posto al primo piano. Nel combattimento con Grendel, ad esempio, Beowulf decide di combattere senza armi per essere al pari del suo sfidante.
Altrettanto interessante è stato leggere l'esempio di estrema fedeltà dei combattenti al loro capo, che troviamo nel momento in cui, nonostante Beowulf avesse detto ai suoi sottoposti di non avvicinarsi al drago, Wiglaf abbandona da solo il suo gruppo per andare ad aiutare il suo padrone nella lotta.
Non c'è una morale nel 'Beowulf' ed il tema principale è quello della lotta tra bene e male, dove il bene tende a regnare fino alla fine, anche se a caro prezzo.
Allontanandoci un momento dagli elementi che compongono la trama, vorrei passare allo stile. Ovviamente io ho letto il poema in italiano e devo dire di aver trovato piuttosto complessa la traduzione. Lo stile in alcuni punti è piuttosto contorto e ci sono tantissimi dati, particolarmente nomi, da ricordare.
'Beowulf' potrebbe risultare una lettura intrigante anche per chi volesse approcciarsi ad esso senza studiarlo, però per quanto mi riguarda non sono mai stata una grande appassionata della sua storia ed ho trovato questo riscontro anche nella lettura integrale del poema, che purtroppo non è riuscito a piacermi al massimo. Trovo il 'Beowulf' più interessante nei dati che può darci per lo studio, anche se parziale, di alcuni tratti dei pensieri dell'epoca, piuttosto che nella storia vera e propria. Spero che non mi riempirete di pomodori in faccia per questo ma, come si suol dire, al cuor non si comanda.


2 commenti:

  1. Ciao! Questa lettura mi intriga e spaventa al tempo stesso. Non so se sono abbastanza appassionata da riuscire a leggerlo tranquillamente per piacere, e non per studio xD

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