Buongiorno lettori! Oggi sono qui a recensire un libro che mi è stato regalato tre/quattro anni fa, praticamente quasi agli esordi del blog, da Robby del blog Hay Lin Bau Bau durante uno scambio di piccoli doni natalizi che avevo organizzato nel blog.
Ricordo ancora la sorpresa quando mi arrivò il pacco, visto che l'evento era incentrato sullo scambiarsi biglietti fatti a mano. Quando ho visto il libro sono rimasta davvero felice per la sorpresa che Robby aveva deciso di farmi. Questo libro parla di noi, del nostro amore per gli animali.
Titolo: Dog Crazy
Autore: Meg Donohue
Pagine: 284
Prezzo: € 14,90
Editore: Harlequin Mondadori
Traduzione: Marco Zonetti
Trama: Specializzata nell'assistenza a chi deve affrontare il lutto per la perdita di un amico a quattro zampe, Maggie Brennan usa un mix di empatia, intuizione e humor per aiutare i suoi pazienti. È molto brava nel suo lavoro, ha un dono speciale nel guidare gli altri attraverso situazioni difficili, ma la stessa cosa non si può certo dire per lei, che deve ancora imparare a gestire la sua paura per le novità. Tutto cambia quando un giorno si presenta nel suo ufficio una donna che sostiene che il suo cane non è morto, ma è stato rubato. Partita alla ricerca dell'animale per le strade di San Francisco, Maggie si trova coinvolta in una storia misteriosa che la costringerà ad affrontare le sue paure più profonde e ad aprire il suo cuore a un nuovo amore.
Recensione:
Ci sono modi e modi di vivere i libri e oggi devo confermare quella diceria per la quale 'sono i libri a scegliere noi e non siamo noi a scegliere i libri'. Questo volume, dopo anni che lo avevo in libreria, ha fatto capolino dallo scaffale qualche giorno fa e per la prima volta ho provato il fortissimo impulso di leggerlo. Quando ho compreso che la protagonista è una terapista specializzata nella metabolizzazione del lutto per perdita di animali domestici, non ho potuto fare a meno di sentire una stretta al cuore: soltanto una settimana e mezzo fa, abbiamo dovuto dire addio alla nostra cagnolona più anziana. La coincidenza è stata assurda.
Leggere questo libro è stata un'esperienza particolare, perché riuscivo a sentire dentro il dolore di ogni persona che varcasse la porta dello studio di Maggie. Capivo quelle persone, non soltanto per il lutto recente, ma sopratutto perché un anno fa mi ha lasciato la mia gatta. Potrà anche sembrarvi sciocco, ma per me era come una figlia e non sono mai riuscita a riprendermi totalmente dal dolore che mi ha attanagliata da allora.
Non pensiate, però, che questo libro sia pieno di sofferenza. Anzi, lo scopo del libro è proprio il contrario: insegnare la rinascita, l'abbattimento delle proprie paure. Il tutto attraverso una storia che viene narrata con una perfetta leggerezza, che non la rende ridicola, né scontata.
Maggie è una protagonista azzeccata e mi è piaciuto tantissimo il suo percorso. Prima di conoscere la sua storia, non sapevo dell'esistenza dell'agorafobia, quindi seguirla è stato davvero interessante.
La trama ruota attorno alla ricerca di Billy, cane disperso di Anya. Questa ragazza mi è piaciuta molto ed ho trovato il suo personaggio molto ben fatto. Inoltre, ho apprezzato il rapporto che è andato costruendosi pian piano tra lei e la protagonista.
La narrazione avanza spedita e non diventa mai pesante. L'autrice riesce a descrivere molto bene emozioni e sensazioni. Ci porta quasi a viverle con i suoi personaggi.
Il tutto è incorniciato dall'amore. Amore tra animali, amore per gli animali ed anche amore tra umani, nelle sue più svariate forme: adoro la migliore amica di Maggie ed adoro la non invadenza di Henry.
Si ha anche una più classica storia d'amore a contornare il tutto, ma sono felice nel constatare che è solo un piccolissimo pezzo, mai invadente e sempre perfetto.
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