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venerdì 30 ottobre 2020

Recensione: 'Pet Sematary' di Stephen King

Buonasera amici lettori! Oggi pubblico ad un orario un po' strano rispetto al mio solito, ma ho avuto un impegno e quindi ho potuto pubblicare solo ora. In ogni caso, sono finalmente qui con la recensione di Pet Sematary libro che avete scelto per il Voi lo scegliete, io lo leggo di Ottobre.

Titolo: Pet Sematary
Autore: Stephen King
Pagine: 432
Prezzo: € 10,90
Editore: Sperling & Kupfer

TramaIn una limpida giornata di fine estate, la famiglia Creed si trasferisce in un tranquillo sobborgo residenziale di una cittadina del Maine. Non lontano dalla loro casa, al centro di una radura, sorge Pet Sematary, il cimitero dei cuccioli, un luogo dove i ragazzi del circondariato, secondo un'antica consuetudine, usano seppellire i propri animaletti. Ma ben presto la serena esistenza dei Creed viene sconvolta da una serie di episodi inquietanti e dall'improvviso ridestarsi di forze oscure e malefiche.



Quando ho iniziato questo libro, lo ho fatto con l'idea che Pet Sematary fosse il prodotto più spaventoso della fantasia di King (questo è quello che mi hanno sempre detto tutti), ma devo dire che in realtà non ho trovato spaventoso questo volume. Non spaventoso, ma triste ed abbastanza inquietante in alcuni punti. King è riuscito a creare una storia che mi ha intrappolata sin dalla prima pagina in una stranissima cappa di irrealtà ed inquietudine; cappa che mi ha avvolta e mi ha tenuto compagnia per tutto il corso della lettura, cosa che ho molto apprezzato perché mi ha permesso di sentire ogni emozione amplificata. Tutte le sensazioni e le cose provate dai personaggi sono entrate in me e mi hanno permesso di vivere questa terribile storia insieme a loro. L'autore ha creato un'atmosfera che mi è piaciuta moltissimo.
Il protagonista indiscusso della storia è Louis Creed, medico dell'Università del Maine, che si è trasferito con tutta la famiglia (ovvero sua moglie e i suoi due figli Gage ed Eileen) in una nuova casa proprio per poter accettare il lavoro di sanitario all'università. Inutile dire che la vita di questa dolce famiglia cambia immediatamente, dato che Louis (complice con Jud, un anziano che conosce fin troppi segreti sul misterioso cimitero che si trova dietro la nuova villetta della famiglia Creed) inizia a combinare cose che non sono particolarmente normali, né umanamente accettabili. Questo protagonista è un uomo molto combattuto, che viene investito da fatti negativi ed emozioni incontrollabili che però lui riesce a gestire grazie ad un'immensa forza d'animo che, per motivi superiori, viene meno nella parte finale del libro.
La trama ruota tutta attorno al concetto del lutto. La morte è vista come un qualcosa di fin troppo vicino e gli avvenimenti della storia ricordano che bisognerebbe imparare a convivere con questo evento perché evitarlo o addirittura eliminarlo porterebbero a conseguenze devastanti. L'autore sembra porsi un unico obiettivo: ripetere e ricordare al lettore che la morte è una delle cose più naturali dell'esistenza, l'unica conseguenza inevitabile della vita e come tale andrebbe presa per ciò che è... un evento impossibile da fermare. Riuscire a convivere con l'idea della morte (improvvisa o non) permetterebbe all'uomo di vivere senza farsi domande impossibili da rispondere e senza avere costantemente paura, come accade alla moglie di Louis, che tenta in ogni modo di evitare questo argomento e qualunque cosa possa ricordarlo. Attraverso scene ed atmosfere lugubri Stephen King ci fa vivere una storia dove morte e vita coesistono, facendoci buttare l'occhio dove non si dovrebbe per farci capire quanto sarebbe importante riuscire ad elaborare nella nostra mente il pensiero dell'esistenza della fine.
In questo libro mi è piaciuto praticamente tutto, inoltre l'autore ha usato uno stile diverso dal solito che ho trovato negli altri suoi libri che ho letto: King ha usato la tecnica dell'anticipazione e le varie fatalità sono state anticipate al lettore nei momenti più inaspettati, creando così una continua catena di gioia-dolore. La prima parte del volume la ho letta in pochissimo tempo e me la sono divorata. Fino ad un certo punto ho creduto che avrei dato la valutazione massima a Pet Sematary, poi però sul finale è accaduta una cosa che mi ha lasciata interdetta e a mio parere ha distrutto l'atmosfera precedente. Purtroppo non posso dirvi di cosa si tratta perché altrimenti farei un grosso spoiler. Se avete già letto il libro scrivetemi e ne parliamo insieme!

2 commenti:

  1. Ciao Ilenia! Io non riesco proprio a farmi piacere Stephen King! Inoltre da piccola sono stata traumatizzata dal film tratto da questo libro... non credo che lo leggerò mai!

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    Risposte
    1. Sai che non ho mai visto un film di Pet Sematary? Non sono sicura di voler rimediare, i flm horror mi fanno paura ahahahahahahah

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