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mercoledì 14 aprile 2021

Recensione: 'Anna e Bibo, un cucciolo da salvare' di Fabio Leocata

Buongiorno lettori, come state? Io oggi sono proprio di buon umore perché ieri ho dato un esame universitario ed ho preso il massimo dei voti. Ci tenevo moltissimo e sono davvero contenta!
Oggi nel blog ho deciso di parlarvi di un libro molto dolce, dove l'amicizia tra uomo e cane è messa al primo posto.


Titolo: Anna e Bibo, un cucciolo da salvare
Autore: Fabio Leocata
Pagine: 181
Prezzo: € 11,00
Editore: BookaBook

TramaBibo non è il cucciolo bianco e morbido che Anna ha sempre sognato: è goffo, ha la forma di un salsicciotto ed è anche una vera peste! Così la famiglia Secchielli decide di portarlo a scuola di buone maniere, nel prestigioso Istituto Svizzero per Cani. Ma qualcosa di sinistro si nasconde in quell'edificio... Un libro dedicato a tutti quelli che hanno - o che vorrebbero avere - un amico a quattro zampe. Una storia per piccoli e grandi lettori sul valore dell'amicizia e della diversità. 




Quella di Anna è la storia di una bambina che desidera tantissimo un cagnolino tutto suo, anche a costo di scomodare le stelline dei desideri. Ed è proprio dopo aver avvistato una stella cadente ed aver espresso il suo profondo desiderio che nella vita di Anna appare Bibo. Bibo non è il cagnolino che lei desiderava, non è bianco né morbido né elegante, però ha un musino adorabile ed è un dispensatore di amore tale che Anna dimentica subito il suo animaletto dei sogni e si affeziona al piccolo arrivato.
Questa storia permette di ricordare due cose ai suoi lettori: da un lato ci tiene ad esaltare la bellezza delle diversità. Bibo non è il tipico cane perfetto, di razza e super educato, ma nonostante questo non viene abbandonato dalla sua nuova famiglia. La storia ci ricorda che non dobbiamo fermarci alle apparenze, perché l'aspetto è solo un involucro ed è l'interiorità che conta davvero.
La seconda cosa che ho trovato ben inserita nel volume è un avviso: si ricorda i gentili lettori che un animale COSTA SFORZO. Un cane (o qualsiasi altra bestiolina) non va presa per bellezza. Gli animali necessitano di amore, di cure, ma anche - e soprattutto - di pazienza. I genitori di Anna peccano di quest'ultima caratteristica e dimostrano che a volte si fanno errori di valutazione quando si ha a che fare con un cagnolino. Non ci si può aspettare che sia subito pulito ed educato, soprattutto se è stato trovato per strada.
La storia, dopo che i genitori hanno deciso di portare Bibo in un luogo dove possa essere addestrato, prende una piega quasi surreale. Tutta la faccenda del salvataggio di Bibo mi è sembrata dolce, sì, ma allo stesso tempo nata da un colpo di testa dove ho visto poca logica nelle decisioni della famiglia protagonista e questo mi ha lasciata un po' spiazzata. A parte questo, il resto del volume mi è piaciuto, perché nonostante la svolta particolare, la storia del recupero di Bibo diventa subito accattivante ed avvincente. 
Il libro si lascia leggere in pochissimo tempo, sia grazie al tipo di narrazione (ovviamente molto semplice e veloce, dato il target per cui è stata pensata) che all'impaginazione. Il font è grandissimo e questo rende la lettura anche un ottimo esercizio per i più piccoli.

2 commenti:

  1. Ciao! Noi in famiglia abbiamo un bassotto (è dei miei zii, in realtà) e, prima di conoscerlo, non avevo mai considerato molto questa razza... ma ora li adoro! Questo libro mi piacerebbe sicuramente :-)

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