Buongiorno lettori! Sono passati tre mesi dall'ultima recensione pubblicata nel blog. Assurdo, non credete? Prima del periodo estivo il mio rapporto con la lettura si era leggermente incrinato, quindi devo ammettere che questo periodo lontano da libri e blog mi ha fatto bene.
Non appena Gennaro è partito (o, per meglio dire, dopo aver superato le prime ore di depressione da distacco) ho preso in mano questo libro e lo ho divorato in mezzo pomeriggio. E' stata una sensazione particolare. Vi giuro, temevo di essermi dimenticata come si facesse. Invece eccomi qui, finalmente, a parlarvi a cuore aperto di un nuovo entusiasmante libro!
Titolo: Il rumore del pallone sul cemento
Autore: Dario Santonico
Pagine: 187
Prezzo: € 14,00
Editore: BookaBook
Trama: Domenico e Giulio si conoscono da quando hanno dieci anni. Più precisamente da quando, nelle campagne della provincia romana, un pallone calciato male da Giulio unì le loro vite per gli anni a venire. Ormai adulto, Domenico ripercorre con la memoria il tortuoso percorso della loro amicizia. Dalle giornate passate a costruire casette sugli alberi alle prime gite scolastiche. Dai primi amori alle scazzottate. Dalle fughe improvvise ai ritorni inattesi. Nonostante le loro evidenti diversità, i due si ostinano a mettere in gioco la loro costante e incessante forza per tentare di colmare l'uno le rugosità dell'altro, ritrovandosi, infine, entrambi completati. Una storia che parla di una profonda amicizia, dell'evoluzione dei sogni e della riscoperta di quelle strade che sembravano dimenticate per sempre.
Recensione:
La prima cosa che mi viene da dire riguardo questo libro è che leggendolo ci si dimentica totalmente di esserci immersi di qualcosa di creato a tavolino, di qualcosa nato dalla fantasia di un autore ai suoi esordi. Sembra, piuttosto, di star leggendo una storia estremamente vera, reale. Sembra di essere immersi in una biografia e devo ammettere che questa cosa non mi accade troppo spesso: l'abilità dell'autore nel riuscire a rendere realistico ogni minimo particolare raccontato, al punto da portarmi a dubitare dell'inesistenza della storia, mi ha veramente sconvolta. In positivo, ovviamente.
Tutto il libro è immerso in un ambiente allo stesso tempo ironico e doloroso. Insieme a Domenico e Giulio viviamo una delle più grandi storie d'amicizia di cui io abbia mai sentito parlare. Ci troviamo davanti a quell'amicizia che è in grado di togliere il fiato. I due protagonisti, prima bambini e poi adulti, ci accompagnano mano nella mano nella loro vita, narrata dal punto di vista di Domenico.
Entrambi i ragazzi mi sono stati subito simpatici, ma ammetto di aver avuto un piccolo debole in più per Giulio sin dall'inizio della storia. La loro caratterizzazione è resa alla perfezione: i due sono agli antipodi, eppure sono perfetti insieme. Si bilanciano, si completano. Verrebbe da dire che quest'amicizia sia quasi amore. Un amore fatto di voglia di proteggersi, difendersi, confidarsi ed aiutarsi. Ho apprezzato moltissimo la presenza di questo forte sentimento di amicizia tra due personaggi maschili.
Insieme a loro troviamo altri amici marginali e le figure genitoriali, delle quali ho detestato particolarmente quelle di Giulio per il loro non rendersi conto di starlo uccidendo in una gabbia di spine e rancore.
La trama scorre tutta attraverso queste due vite che si intrecciano e che portano con loro un enorme bagaglio di emozioni e di esperienze. Tutto il libro scorre in modo molto veloce (io lo ho letto in appena un pomeriggio) ed è accompagnato da uno stile semplice, che ci fa sentire a casa perché trasuda quotidianità e passione.
Leggendo questo libro ho sorriso molto, ma ho anche sofferto. Il dolore, infatti, è parte integrante di queste due vite imperfette e devo ammettere che in alcuni punti è stato così inaspettato e bruciante da lasciarmi spiazzata. In tutto ciò, il finale spezza letteralmente il cuore.
Bella recensione. Capitano questi periodi di stasi, specialmente nella stagione estiva. L'importante è superarli e riprendere l'attività di lettura! Un caro caluto ^_^
RispondiEliminaGrazie Luce, hai proprio ragione!
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