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lunedì 4 ottobre 2021

I diritti del lettore #5: il diritto di leggere qualsiasi cosa

Buongiorno lettori e buon inizio settimana! Finalmente riprendo la rubrica dedicata ai diritti del lettore, liberamente ispirata all'elenco omonimo creato da Daniel Pennac. Oggi parliamo insieme del diritto di leggere qualsiasi cosa, che io ho interpretato anche come il diritto di leggere tutto ciò che ci va.



5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa

Come dicevo nell'introduzione del post, questo punto io lo interpreto molto come 'il diritto di leggere qualsiasi cosa ci venga voglia di leggere'. Molto spesso si sentono dire frasi come

  <<Il  *genere random* è un genere di serie B>>

  <<Se non hai letto i libri di X non sei un vero lettore!>> 

<<Se leggi pochi classici non va bene!>>

ed è una cosa che mi infastidisce parecchio, non tanto per i generi 'incriminati' o gli autori citati, quanto per il fatto che ogni lettore ha il suo modo di vivere questa passione e nessuno dovrebbe sentirsi in diritto né in dovere di emettere giudizi.
Nel mio caso spesso mi sento dire che un vero lettore ha dei generi preferiti, legge molti classici ed altro. Io però amo leggere libri di qualsiasi genere letterario perché adoro spaziare da un argomento all'altro. Trovo inoltre che affrontare letture sempre diverse tra loro (tendo a non leggere molti libri dello stesso genere consecutivamente) mi permetta di annoiarmi meno facilmente delle meccaniche che spesso accomunano tutti i volumi appartenenti ad un unico genere.

Non importa se si leggono romanzoni di ottocento pagine, racconti, manga, fumetti o qualsiasi altra cosa. Non importa il genere, chi l'ha scritto, quando lo ha scritto! L'importante è godersi la propria passione e leggere ciò che più ci piace e ci ispira!

Cosa ne pensate voi?
E cosa amate leggere?

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Le altre puntate della rubrica:

5 commenti:

  1. Ciao Ilenia, concordo con il tuo pensiero: anche secondo me ognuno deve gestire la propria passione come meglio crede e non esistono generi migliori di altri :-)

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  2. Ciao Ilenia! Sono d'accordo con te. Non mi piace l'intellettualismo forzato di chi legge solo classiconi o "mattoni minimalisti copie vendute 2"(Cit.) Inoltre a me sembra di vedere anche un po' di nonnismo e/o di sessismo in queste affermazioni, perché guarda caso i generi più vituperati sono o i fantasy ed i fumetti (che piacciono ai giovanissimi), i romance di ogni genere che hanno un pubblico femminile e gli YA/NA che piacciono ad entrambe le categorie. Quindi sono super d'accordo con te!

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  3. Ciao Ilenia era tanto che non riuscivo più a passare a trovarti. Bel post. Si anche io sono d'accordo con te. Amo poco le etichette e le definizioni relative a tutto, ma in particolare quelle attribuite ai libri. Questo è un libro per bambini, questo par ragazzi, questo per adulti. Credo come te che "non importi il genere del libro, chi l'ha scritto, quando lo ha scritto! L'importante è godersi la propria passione e leggere ciò che più ci piace e ci ispira!" Quando ci impongono a scuola di leggere un libro, anche se si tratta di un buon libro, se ne avrà spesso un pessimo ricordo, perchè si è stati obbligati a leggerlo. Credo che i libri chiamino, ogni persona in modo diverso, a seconda dei suoi interessi e delle sue passioni. Un saluto e buona continuazione d'autunno


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