Buongiorno lettori! Per oggi ho programmato la recensione di un libro che ho concluso ormai parecchi giorni fa, ma me la sono presa comoda e dopo averla scritta ho deciso di posticiparla ad oggi, visto che non ho altri libri di cui parlarvi in questi periodo. Domani purtroppo io e Gennaro ci divideremo fino a Pasqua, quindi da lunedì tornerò attiva sia nelle letture che nella blogosfera!
Titolo: Romeo e Giulietta
Autore: Shakespeare
Pagine: 273
Prezzo: € 7,50
Editore: Mondadori
Traduzione: Salvatore Quasimodo
Trama: "Romeo e Giulietta" intreccia numerosi elementi nella vicenda dei due innamorati "nati sotto contraria stella". Dalla "morte viva" al drammatico scontro tra due generazioni - la lotta tra le ragioni dell'odio e le ragioni dell'amore - il dramma si arricchisce di temi la cui complessità va oltre la vicenda d'amore. Tuttavia è questa a fare di "Romeo e Giulietta" l'opera forse più celebre e più amata di Shakespeare e nel contrasto tra la purezza, l'appassionata consapevolezza dell'amore e l'inesorabile concatenarsi delle circostanze funeste va cercata la grandezza del dramma, la chiave della sua autentica dimensione tragica annunciata nel Prologo grazie alla contrapposizione dei due termini amore e contraria stella.
Recensione:
Devo dire che quest'opera mi ha letteralmente sorpresa, perché la storia non è come me la immaginavo. Ovviamente, conoscevo le linee principali della tragedia, ma quando me ne avevano parlato a scuola, anni fa, onestamente non era passata per niente la giusta versione dell'intreccio. Leggere 'Romeo a Giulietta' in questa edizione integrale è stato come riscoprire un mondo e sono davvero felice di aver finalmente affrontato questa lettura.
Shakespeare ha creato una storia scritta attraverso una lirica amorosa che rende quasi serena la prima parte della trama, che degenera velocemente in tragedia sopratutto nella seconda metà, senza essere pesante o dare la sensazione di essere eccessiva. Devo dire che mi aspettavo una rivalità maggiore nelle famiglie dei Montecchi e dei Capuleti, sopratutto per quanto riguarda i capostipiti. Pensavo che la rivalità fosse più marcata, invece è sottolineata sopratutto dai giovani della casata, che si perdono in battaglie alle volte anche assurde.
L'intreccio legato alla lettera mi ha lasciato a bocca aperta e non mi aspettavo che la causa della morte di Romeo e Giulietta fosse legata ad un fatto di questo tipo. Insomma, sono rimasta abbastanza sconvolta da questa lettura ahahah
La cosa più 'strana' è che leggendo non mi sono sentita appesantita dallo stile né dal formato e, anzi, ho concluso il libro in pochissimo tempo ed ho trovato che Shakespeare abbia creato una storia in grado di anticipare di tantissimi anni quella che potrebbe essere benissimo una trama moderna.
Vero? E' stranissimo che non sia troppo "pesante"! Io l'ho amato <3
RispondiEliminaSì, sono rimasta molto sorpresa!
EliminaÈ abbastanza curioso leggere di Shakespeare in questi termini... generalmente quando si analizza un'opera di Shakespeare si analizzano i personaggi, i temi, le ambientazioni. Le cose che Shakespeare esprime attraverso Romeo e Giulietta perché le esprime? Cosa ci sta dicendo? E perche Romeo e Giulietta continua ad essere letto anche dopo 400 anni? E Mercuzio? Come si può scrivere la "recensione" di un'opera come questa e non prendere neppure in considerazione un personaggio cardine come quella di Mercuzio? La letteratura è una cosa seria e merita molto più di due pensieri buttati giù senza alcun approfondimento. Scusami ma te lo dovevo dire.
RispondiEliminaHai ragione, ma le mie sono recensioni personali e non professionali. A volte ho voglia di soffermarmi sull'analisi dei luoghi, dei temi e dei personaggi, come avevo ad esempio fatto con 'Amleto' o con 'I Masnadieri' di Schiller o opere di Pirandello e quant'altro. Questa volta ho deciso di andare oltre e parlare delle mie sensazioni. Non è obbligatorio considerare i classici soltanto dal punto di vista critico. Bisognerebbe godersi le letture e pensare anche ai propri sentimenti, oltre che analizzarle. So perfettamente analizzare 'Romeo e Giulietta', come tutti gli altri classici che ho letto, perché la maggior parte che li leggo vuol dire che li ho studiati a fondo o li sto studiando. Questo post è un'impressione e non una critica letteraria, così come il mio blog è personale. Grazie per il tuo commento, ma se segui il mio blog sicuramente sai bene che sono molto più di 'due pensieri buttati già senza alcun approfondimento'.
EliminaIo, al contrario, trovo molto più interessante leggere una recensione in cui si parla di ciò che la storia ha trasmesso e lasciato. L'analisi del testo e dei personaggi possiamo trovarla in qualsiasi altra recensione o sito, per non parlare del fatto che si tratta di un'opera che quasi tutti abbiamo già studiato a scuola. Può anche essere un classico, ma prima di tutto è una storia, che può trasmettere emozioni diverse ad ognuno di noi, quindi perché non parlarne? Ben vengano recensioni come questa! :)
EliminaLe analisi letterarie le possiamo trovare in qualsiasi manuale, qui si è voluto giustamente dare spazio alle sensazioni di lettrice al di là di contesti storici e di teorie di letteratura. Trovo che sia bello leggere recensioni di questo tipo e che non sia necessario fare un'analisi critica delle opere solo perché sono classici, anzi ben vengano recensioni più leggere come letture nuove.
RispondiEliminaA parte che i blog sono spazi personali, credo sia bello parlare di classici, attualizzandoli. Non capita spesso di sentire parlare di Romeo e Giulietta nei blog, a parte poi che non tutti hanno lo stesso livello di istruzione, o la fortuna di essere andati all'università, e invece è giusto che tutti possano avvicinarsi alla bellezza di questi testi. Molti infatti intimoriti non lo fanno pensando (ohibò, non sono all'altezza, è troppo difficile per me) e invece recensioni come queste avvicinano alla lettura molto più di altre. Per quanto vale io questa recensione o commento come vogliamo chiamarlo, l'ho apprezzato.
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