Buongiorno amici lettori! Come state? Devo dire che non posso lamentarmi, a parte la prospettiva di dover fare nuove visite oculistiche nel corso di questo mese.
In questi giorni ho riflettuto un po' su cosa pubblicare nel blog e mi sono venuti in mente diversi post. Primo tra tutti è questa recensione, dedicata a un libro a suo modo decisamente particolare.
Autrice: Sandra Bianconi
Pagine: 208
Prezzo: € 11,99 cartaceo | € 5,99 digitale
Editore: Autopubblicato
Trama: “La ragazza che sognava i libri” potrebbe essere una favola moderna se non fossero tutti gli intrighi, dilemmi e impasse che la storia contiene, leggera ma autentica.
È la storia di Maria Jacqueline, una ragazza romantica, sognatrice, intelligente e determinata, che vuole vivere la vita a modo suo – senza mai togliere i piedi dalla realtà. Il suo amore ai libri la porta a vivere le esperienze più incredibili fino a incontrare uno in speciale, che rivoluzionerà tutta la sua vita…
Quella di Maria Jacqueline è una storia che potremmo chiamare quasi 'comune', fatta di sacrifici immensi improntati al raggiungimento dei propri sogni. La protagonista di questa storia desidera con tutta se stessa lavorare nel mondo dell'editoria e si impegna in questo con il corpo, il cuore e l'anima.
La sua storia viene raccontata in tre fasi nelle quali vengono utilizzati diversi stili narrativi. Nell'introduzione viene presentata al lettore la figura di Jacqueline stessa e l'autrice lo fa utilizzando una narrazione che rompe la terza dimensione rivolgendosi al lettore e oscilla continuamente tra passato e presente. Devo dire che la scelta verbale inizialmente mi ha confusa, perché non avevo ben capito il senso del continuo passaggio temporale, poi però questa idea di narrazione è stata abbandonata nelle parti successive.
Tutta la parte centrale della storia racconta quello che è il presente vissuto dalla protagonista e lo fa in modo quasi colloquiale, come se il lettore in realtà si trovasse al fianco di questa ragazza intraprendente la cui esistenza ruota prettamente attorno ai libri. E' in questa fase che impariamo a conoscerla bene ed è qui che si familiarizza con questa ragazza fatta di sogni e ambizioni la cui mente ordinata e pragmatica è equilibrata da una personalità impulsiva al di fuori dell'ambito lavorativo.
La terza e ultima parte traferisce i lettori in un futuro non troppo lontano dove tutto nella vita di Jacqueline cambia e la ragazza si trova a vivere quello che sembra essere il miglior periodo della sua esistenza. Anche qui l'autrice utilizza uno stile colloquiale che non turba affatto chi legge, ma anzi lo mette a proprio agio.
La terza e ultima parte traferisce i lettori in un futuro non troppo lontano dove tutto nella vita di Jacqueline cambia e la ragazza si trova a vivere quello che sembra essere il miglior periodo della sua esistenza. Anche qui l'autrice utilizza uno stile colloquiale che non turba affatto chi legge, ma anzi lo mette a proprio agio.
La storia in sé non brilla di originalità se presa a se stante, ma più che un romanzo d'amore io definirei La ragazza che sognava i libri come un libro dove fondamentale è il focus sulla crescita personale. La storia romantica è infatti messa quasi in secondo piano ed è trattata in modo veloce. A farla da padrone, in questo libro, è la mente di Jacqueline e la sua evoluzione, nonché tutti i cambiamenti che avvengono nel corso della sua vita.
Il libro scorre piuttosto velocemente e una volta superata la parte introduttiva ho trovato la storia piacevole.
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