Chi sono?


io Mi chiamo Ilenia e sono una ragazza umbra estremamente curiosa, amante degli animali, della natura, delle scienze, del cibo, dei giochi da tavola/videogiochi e dei libri. Amo leggerli, viverli e respirarli. Non ho un genere preferito ed ho sempre pensato che cercare di abbracciare la lettura nel suo insieme sia un enorme pregio. Ammetto, però, di avere qualche difficoltà con alcuni generi, come gli erotici, gli storici e i gialli (che leggo più raramente rispetto agli altri). In questo blog scrivo della mia passione librosa, con recensioni e rubriche. Che altro posso dirvi di me? Sono laureata in Lingue e culture straniere e in Scienze socioantropologiche per l'integrazione e la sicurezza sociale. Non so ancora come sarà il mio futuro, ma sono molto determinata a scoprirlo. Ho la sfortuna nel sangue, ma cerco di sorridere alla vita!

lunedì 23 giugno 2014

Diario di una blogger #3 Tra blog e 'realtà'

Buongiorno carissimi, sono sfinita. Anche questa sera mi ritrovo a scrivere tardi per programmare il post e non ho ancora finito di studiare per la terza prova che terrò domani (o per meglio dire oggi, visto che voi state leggendo ora il post). Spero che vada tutto bene, dannati esami! 
Detto questo, passiamo all'argomento madre della giornata, ovvero la terza puntata di questa speciale rubrica.

Rubrica ispirata agli argomenti trattati nel libro 'Diario di una blogger' di Francesca Mazzucato, in cui cercheremo di esplorare i meandri più nascosti di noi blogger e dei lettori.

Leggendo questo libro, la terza domanda che mi viene da porre è totalmente e spudoratamente a scopo curioso. Qual é la sottile linea che divide il blog dalla nostra realtà?
Mi accorgo di quanto sia difficile per me rispondere. A dire la verità credo che l'unico velo che divide la mia 'realtà' (come vedete ho messo il termine tra virgolette, perché con esso intendo la vita di tutti giorni al di fuori del blog e non la realtà stessa. In essa il blog coesiste con il resto, dopotutto) sono proprio io. Mi spiego. Ci sono parti di me che nel mio angolino non appaiono, se non gradualmente. Questo perché, come avevo già accennato nella prima puntata della rubrica, io non sono una tipa che si apre molto né con chi conosce, né in nessun modo, quindi per me il blog è come un posto al di fuori della mia immagine - a parte quei pochi sprazzi di realtà esterna che mi concedo nelle prefazioni ai post, parlando degli esami, delle vacanze e così via -, che adoro custodire come un insieme di passione e di capacità, più che come un insieme di eventi esterni. Diciamo che nel blog c'è una pura parte di me.
Il punto primario è che ci sono pochissime persone attorno a me che leggono, a parte mia madre e pochissime altre persone che conosco e, comunque sia, con loro non è come parlare con voi. Intendo dire che quando parlo di un libro con qualcuno non ho mai il tempo di darne una descrizione dettagliata o un parere personale nel quale vorrei dilungarmi, perché è normale; in un discorso deve esserci necessariamente un botta e risposta e non posso fare un monologo aspettandomi che il mio interlocutore apprezzi. Perlomeno questo è ciò che mi sembra accada. Inoltre è difficile convincere qualcuno a parlare di un libro che non conosce. Nel blog è diverso. Questo posto è nato proprio per permettermi di esprimere e di ricevere commenti basati su un pensiero mio (o vostro) che però è stato ben elaborato e non buttato là alla bella e meglio in quattro parole. E' proprio questo uno degli aspetti che mi piace più di questa piccola, grande comunità (mi piace questa parola, l'ho rubata a un commento che qualcuno di voi ha lasciato nei post precedenti), il poter avere carta bianca in quello che dico.
Probabilmente è questo che più di tutto divide il mio blog dal resto del mondo.
Spero abbiate capito il senso di questo post, non sono molto brava a spiegarmi a volte.. Soprattutto quando ho un sonno tremendo.

9 commenti:

  1. ti capisco benissimo. Io per fortuna ho mia sorella e con lei parliamo spesso di libri, soprattutto ultimamente, ci confrontiamo, ci scambiamo pareri e opinioni, è davvero bello.
    Oltre a lei ho un'amica, ma lei legge generi totalmente diversi dai miei, però confrontarsi è bello sempre.

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  2. Oh, per quel problema con la home di blogger non avevo visto questo post >.<
    Non sono sicura di aver capito bene la domanda (comunque ho cominciato a leggere il romanzo della Mazzucato), e ti dirò che il blog è solo una piccola parte della mia realtà, della mia vita. Io ho la possibilità di parlare di libri (visto che parliamao di lit-blog), con qualche amico e in famiglia, ma nel blog riesco a sfogarmi di più, posso esporre le sensazioni positive o negative date da un romanzo senza risultare noiosa o ripetitiva. spero di aver risposto bene alla domanda. Ciao Ilenia :3
    ps: daiii, ora manca solo l'orale e poi è finita ;D

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  3. Guarda mi trovo molto d'accordo con cosa hai scritto.. nemmeno io ho modo di parlare tantissimo di libri o comunque, come dici tu, ci si limita magari ad un commento veloce.. nel blog chiaramente è diverso..ci si sofferma maggiormente sul proprio pensiero, ci si riesce probabilmente ad esprimere maggiormente e ciò che lo rende differente dalla realtà è proprio questa opportunità di esprimersi totalmente e leggere i pensieri e le riflessioni approfondite di altre persone con la stessa passione..

    Anch'io spero di essermi spiegata e che non sia venuto fuori un pensiero un pò contorto ;)

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  4. Sono d'accordo con ciò che hai scritto. Nel blog credo emerga una particolare parte di me, che avrebbe difficoltà d esprimersi altrove: poter sproloquiare su libri e film è difficilmente attuabile, e poi c'è anche la consapevolezza che se uno non vuole leggere non legge, mentre anche solo per educazione è difficile che ti dica di stare zitto dal vivo :P
    Però sono molto cauta nel mettere riferimenti alla vita privata, e lo sono ancora di più se si tratta di citare qualcuno.

    Camilla P mi ha consigliato feedly per risolvere il problema dell'aggiornamento dei blog: è un po' una rottura inserire tutti quelli che si seguono, però funziona. In effetti mi ha fatto scoprire che un blog che blogspot mi segnala come inattivo da otto mesi in realtà pubblica regolarmente O_O

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  5. Ciao Ile :) avevo già letto il post ma mi scocciava commentare dal cellulare >.<
    io sono proprio come te. Non mi apro molto né sul blog né con conoscenti(oltre ai fangirlamenti che ogni tanto non posso proprio evitare) però in ogni post è presente sempre una parte di me. Io credo che alla fine, un lettore virtuale riesce a comprendere la personalità di un blogger, post dopo post. Poi a me piace immaginare che tipo di persona ci sia nell'altra parte dello schermo. Così come nella vita reale. Dalle espressioni, dai modi di dire, dai vestiti, dai comportamenti..tutti questi piccoli dettagli secondo me dicono molto :3

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    1. comunque non mi sono dimenticata del post, dammi tempo e lo pubblico..magari pubblico anche questi :D

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  6. Ho notato che molte di noi si perdono nella sottile differenza tra vita reale e vita social. Fino all'anno scorso, ero completamente presa da twitter, così tanto che era diventato quello il mio mondo. Il punto è: la cosa che mi piace del mio blog è che sono totalmente me ma come lo sono nella vita reale. Questo mi piace di più di me, il poter essere me sul blog senza fingere fuori.

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  7. Grazie a tutte per aver risposto. Sono felice che, nonostante il problema che abbia dato Blogger la settimana scorsa, siate comunque riuscite ad interessarvi al post di questa rubrica!
    Mi fa piacere vedere che siamo tutte piuttosto d'accordo!

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