Chi sono?


io Mi chiamo Ilenia e sono una ragazza umbra estremamente curiosa, amante degli animali, della natura, delle scienze, del cibo, dei giochi da tavola/videogiochi e dei libri. Amo leggerli, viverli e respirarli. Non ho un genere preferito ed ho sempre pensato che cercare di abbracciare la lettura nel suo insieme sia un enorme pregio. Ammetto, però, di avere qualche difficoltà con alcuni generi, come gli erotici, gli storici e i gialli (che leggo più raramente rispetto agli altri). In questo blog scrivo della mia passione librosa, con recensioni e rubriche. Che altro posso dirvi di me? Sono laureata in Lingue e culture straniere e in Scienze socioantropologiche per l'integrazione e la sicurezza sociale. Non so ancora come sarà il mio futuro, ma sono molto determinata a scoprirlo. Ho la sfortuna nel sangue, ma cerco di sorridere alla vita!

lunedì 4 marzo 2019

Recensione: 'Benedetta Degli Esposti e altre storie di donne fantastiche' di Rosario Vitale

Buongiorno lettori e buon inizio settimana! Finalmente sono riuscita a concludere questo libro davvero particolare ed oggi riesco a parlarvene.

Titolo: Benedetta Degli Esposti e altre storie di donne fantastiche
Autore: Rosario Vitale
Pagine: 203
Prezzo: € 14,00
Editore: BookaBook

TramaTre racconti fantastici e un dramma: quattro donne, quattro storie d’amore e di morte. Benedetta Degli Esposti, rimasta bloccata su un’isola dopo un nubifragio e costretta a vivere con degli strani esseri; Beatrice Di Spirito, ricoverata in ospedale per una malattia degenerativa, che grazie all’aiuto di un brav’uomo riesce ad aggirare il suo destino; Bianca Degl’Innocenti, morta “ragazza” nel lontano 1859 ed Elvira d’Albavana, che vive una tragedia d’altri tempi. Un viaggio tra mostri a sei dita, medaglioni maledetti, demoni, fantasmi e sanguinari nemici invincibili, dove l’amore trionfa sempre su tutto ma, a volte, non sulla vita.


Recensione:

Quando ho iniziato a leggere 'Benedetta degli Esposti' non mi aspettavo che tutte le storie sarebbero state narrate da voci maschili e, se all'inizio la cosa mi ha messo qualche dubbio, ho poi capito che in qualche modo questa strategia è servita per rendere ancora più importanti le figure femminili che compaiono alle varie storie. E' come se attraverso le controparti maschili venissero esaltate le immagini delle donne, che diventano indirettamente protagoniste di ogni racconto.
Il volume è suddiviso in quattro testi e si apre con quello più lungo, che è stato dedicato a Benedetta degli Esposti. A parere mio è una delle migliori storie sia a livello di trama che di ambientazione. Mi è piaciuta moltissimo la scelta di mettere in scena una vera e propria caccia all'uomo (anzi, in questo caso alla donna) che prende piede nella seconda metà del 1600. L'autore è stato molto bravo nel ricreare le atmosfere giuste e nel non avere paura di sfondare qualche tabù. Il linguaggio non è né forbito né troppo colloquiale e, grazie all'utilizzo di termini oggi poco comuni, permette al lettore di entrare nell'atmosfera perfettamente (è degno di nota il modo in cui l'autore riesce a gestirsi tra diversi stili narrativi e diverse epoche).
La trama, come ho già detto,  mi ha letteralmente rapita ed è stato facilissimo raggiungere il finale in poco tempo. L'unica cosa negativa di questo primo racconto è una scena che viene raccontata verso la sua conclusione e che mi ha veramente turbata. Mi capita di rado di rimanere shockata da scene violente, ma questa è stata come un pugno in faccia (ovviamente non posso spiegarvi di cosa sto parlando, ma lo capirete leggendo il libro!).
La seconda storia è molto dolce ed è narrata in epoca moderna. In essa troviamo legati insieme misticità e normalità. 'Beatrice di Spirito' è un elogio al sentimento umano più puro: l'amore incondizionato verso qualcuno, quell'amore che ci fa prendere qualsiasi decisione pur di salvare la persona a cui lo riserviamo. 
Questo racconto è il mio secondo preferito ed ho trovato davvero aggraziato il modo di parlare di aspetti difficili come la malattia ed il sacrificio.
Il terzo testo, 'Benedetta degli Innocenti' lo ho trovato il diario di un uomo folle e a modo suo mi ha intrigata. Si tratta di un racconto macabro, ma che simboleggia in qualche modo la follia umana, anche qui innescata dall'amore (che effettivamente è un po' il fulcro attorno cui ruotano tutte le storie).
La nota dolente del volume è, per quanto mi riguarda, l'ultimo testo: 'Elvira d'Albavana'. Non so perché l'autore abbia voluto spezzare il suo stile narrativo per buttarsi su una tragedia in stile teatrale, ma in qualche modo questa cosa mi ha disturbata perché a causa di uno stile davvero complesso l'attenzione cala un po', anche se la trama di fondo è anche qui degna di attenzione.

4 commenti:

  1. Ero davvero curiosa di leggere la tua recensione di questo libro, perché nello scorso WWW mi avevi parecchio incuriosita e sono contenta di vedere che ti è piaciuto! Mi segno subito il titolo :)

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  2. Ciao!

    trama interessante e recensione che incuriosisce ... Titolo segnato per i miei prossimi acquisti in libreria!

    Grazie.

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