Chi sono?


io Mi chiamo Ilenia e sono una ragazza umbra estremamente curiosa, amante degli animali, della natura, delle scienze, del cibo, dei giochi da tavola/videogiochi e dei libri. Amo leggerli, viverli e respirarli. Non ho un genere preferito ed ho sempre pensato che cercare di abbracciare la lettura nel suo insieme sia un enorme pregio. Ammetto, però, di avere qualche difficoltà con alcuni generi, come gli erotici, gli storici e i gialli (che leggo più raramente rispetto agli altri). In questo blog scrivo della mia passione librosa, con recensioni e rubriche. Che altro posso dirvi di me? Sono laureata in Lingue e culture straniere e in Scienze socioantropologiche per l'integrazione e la sicurezza sociale. Non so ancora come sarà il mio futuro, ma sono molto determinata a scoprirlo. Ho la sfortuna nel sangue, ma cerco di sorridere alla vita!

lunedì 7 dicembre 2020

Recensione: 'Gli ansiosi si addormentano contando le apocalissi zombie' di Alec Bogdanovic

Buongiorno lettori e buon inizio settimana! Apriamo questa seconda settimana di dicembre con una recensione... positiva, questa volta! Il libro di cui vi parlo oggi è mooooolto particolare e devo dirvi una cosa: non è adatto a tutti. Vi spiego perché!

Titolo: Gli ansiosi si addormentano contando le apocalissi zombie
Autore: Alec Bogdanovic
Pagine: 119
Prezzo: € 13,70
Editore: Rogas Edizioni

TramaLa depressione è il male della nostra epoca. È la malattia più diffusa al mondo ed è la più temuta dopo il cancro. Il nostro anti-eroe ci si imbatte nell'adolescenza e cerca di liberarsene con la disciplina e il metodo di un ricercatore, peccato che la cavia da laboratorio sia lui stesso. Finirà così per autocondannarsi a un'interminabile escalation di sfortune e miserie umane: queste daranno corpo a un romanzo di formazione in cui tragedia e commedia si intersecano e fondono fino a diventare del tutto indistinguibili.





Avete presente le cose dolci, carine, coccolose, perfettamente moraliste? Ecco, dimenticatevele! Questo libro è tutto l'opposto: è sadico, pungente, immorale, anticonformista... ma assolutamente geniale. Ci tengo così particolarmente a sottolineare il fatto che questo libro possiede contenuti espliciti (imprecazioni, riferimenti sessuali, black humor) perché se non siete il tipo che è in grado di passare sopra questa caratteristica e siete persone suscettibili, questo volume non fa per voi. Finireste solo con il penalizzarlo inutilmente, mentre a mio parere la storia che racconta merita molto.
Andando oltre la scelta narrativa dell'autore (che nonostante tutto, lasciatemelo dire, è iper scorrevole e strappa più di un sorriso) la storia che ci viene raccontata è dura come un macigno e crea un muro d'acciaio contro cui il lettore si scontra dopo aver sorriso all'ennesima immoralità. L'autore ci catapulta nella mente di un ansioso, di un depresso. Ci fa vivere i suoi patemi, le sue crisi mentali, le sue 'visioni'. Il lettore non riesce a non immedesimarsi in un protagonista così emotivamente complesso e finisce con il farsi carico dei suoi pensieri. Pensieri che, lasciatemelo dire, sono tutt'altro che innocui e semplici da digerire. Questo libro entra nella mente e nello stomaco, facendolo attorcigliare con un ossimoro incredibile: risa e dolore si accompagnano a braccetto, come se fossero una cosa sola.
La trama tocca vari argomenti molto particolari. L'autore si trasforma in una sorta di insegnante mimetizzato e tenta di far capire a chi lo legge quali sono i meccanismi che scattano in un uomo che non riesce a gestire la sua ansia. Spiega quali sono le carenze biologiche ed ho apprezzato questa cosa perché per una volta l'ansia non viene fatta passare come 'quella cosa brutta e cattiva che ti prende quando non sai che scelta compiere'.
Passando da una rimpatriata con gli amici ad un'estenuante ricerca della donna giusta, il nostro protagonista ci spiega a parole sue cosa sono l'ansia e la depressione, dove possono portare e come fanno vivere (anzi, sarebbe meglio dire non vivere) chi le prova costantemente. Dove si arriva quando anche i medicinali non fanno più effetto? La pazzia sembrerebbe la risposta più ovvia. Oppure il suicidio? Eppure l'autore ci spiazza con un finale che fa stringere i denti, che racconta la parte più cruda di chi continua a vivere, ma ormai non ha più una mente da controllare. Anzi, è la mente che controlla lui.



4 commenti:

  1. Ciao! Di sicuro una lettura intensa e non facile... ma potrebbe interessarmi!

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    1. Intensa, ma allo stesso tempo leggera grazie allo stile dell'autore!

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  2. Ciao, complimenti per la recensione. Sicuramente si capisce che non è una storia facile da leggere ma mi incuriosisce molto. L’unica cosa credo che dovrò prepararmi emotivamente prima di leggere questo libro.

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