Chi sono?


io Mi chiamo Ilenia e sono una ragazza umbra estremamente curiosa, amante degli animali, della natura, delle scienze, del cibo, dei giochi da tavola/videogiochi e dei libri. Amo leggerli, viverli e respirarli. Non ho un genere preferito ed ho sempre pensato che cercare di abbracciare la lettura nel suo insieme sia un enorme pregio. Ammetto, però, di avere qualche difficoltà con alcuni generi, come gli erotici, gli storici e i gialli (che leggo più raramente rispetto agli altri). In questo blog scrivo della mia passione librosa, con recensioni e rubriche. Che altro posso dirvi di me? Sono laureata in Lingue e culture straniere e in Scienze socioantropologiche per l'integrazione e la sicurezza sociale. Non so ancora come sarà il mio futuro, ma sono molto determinata a scoprirlo. Ho la sfortuna nel sangue, ma cerco di sorridere alla vita!

sabato 18 dicembre 2021

Recensione: 'Tra le braccia di un mostro' di Morgana De Lioncourt

Buongiorno lettori e buon sabato! E' da diverso tempo che non vi parlo di una raccolta di poesie, quindi direi proprio che è arrivato il momento di rimediare. 
Nello specifico, oggi vi racconto le emozioni provate durante la lettura di Tra le braccia di un mostro, una raccolta che mi ha tenuto compagnia per diverso tempo (non perché non mi sia piaciuta! Come sapete già, non amo divorare le poesie. Preferisco godermele lentamente).


Titolo: Tra le braccia di un mostro
Autrice: Morgana De Lioncourt
Pagine: 65
Prezzo: € 12,00
Editore: Dark Abyss Edizioni

TramaUna raccolta di poesie quasi da intendersi come lettere, dedicate a coloro che infliggono ferite. Sono schegge, hanno la bellezza perfetta dei testi sottoposti al cesello esperto di chi riflette su ogni singola parola e ne padroneggia l'anima, al contempo hanno il potenziale lacerante di ciò che è affilato. Una spina, un graffio, un ramo contundente, una ferita difficile da far guarire. Uno sprazzo nella foresta privata che è la vita dell'Autrice.


Le poesie sono una sorta di passaggio verso l'anima di chi le scrive; chi legge sta inconsapevolmente esplorando un essere umano, sta scavando il suo mondo, il suo pensiero e la sua vita. Nel caso specifico di Tra le braccia di un mostro chi legge si trova a frugare tra un passato oscuro fatto di soggetti che hanno ferito l'autrice in diversi modi o che lei stessa ha morso più o meno consapevolmente.
Attraverso la poesia si impara ad ascoltare e tra le pagine di questa raccolta si viene invasi da urla e grida: di disperazione, di dolore... ma anche di liberazione. Ciò che l'autrice racconta è un insieme di esperienze brutali, a tratti grottesche, che hanno caratterizzato la sua esistenza. Sin dal primo brano Per il mostro si capisce il tono di ciò che è contenuto in questo volume ed è praticamente impossibile non provare subito un senso di protezione verso chi scrive. Non tutti i brani sono però oscuri e tremendi. Alcuni, infatti, toccano corde dolci (come quelli dedicati alla nonna) che mi hanno scaldato il cuore.
Le tematiche trattate nel corso dei versi sono parecchie. Non tutte sono laceranti come l'inizio vuol fare sembrare, ma sicuramente ogni poesia è in grado di graffiare l'animo di chi la scorre. 
Interessante di Tra le braccia di un mostro è anche la scelta di abbinare ogni brano ad un'illustrazione rappresentante un fiore, una pianta o un'erba. Ad ogni immagine è dedicata una didascalia che elenca le proprietà del soggetto disegnato. La ho trovata un'idea particolare ed intrigante perché in un certo senso è come se il nome di piante e fiori riuscisse a rendere ancor più reale ciò che viene scritto nella poesia abbinata. Su una pagina c'è la stabilità dell'elemento naturale (un cactus, un'erba ecc.ecc.) e sul foglio a fianco ci sono il getto e l'emotività dei versi scritti da Morgana. Versi che a modo loro sono in grado di entrare nella mente di chi li sfoglia e rimanere lì per diverso tempo, nutrendo una vita esterna di esperienze non sempre facili da metabolizzare.

Come sempre quando si tratta di raccolte di poesie, vi lascio di seguito la mia preferita nonché quella con cui mi sono maggiormente trovata in sintonia:

Per il Pettirosso

Ogni tanto sarei curiosa di sapere come ti va la vita.
Solo per ringraziare
ancora una volta
di esserne uscita.
Non sono più così masochista.

2 commenti:

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