Chi sono?


io Mi chiamo Ilenia e sono una ragazza umbra estremamente curiosa, amante degli animali, della natura, delle scienze, del cibo, dei giochi da tavola/videogiochi e dei libri. Amo leggerli, viverli e respirarli. Non ho un genere preferito ed ho sempre pensato che cercare di abbracciare la lettura nel suo insieme sia un enorme pregio. Ammetto, però, di avere qualche difficoltà con alcuni generi, come gli erotici, gli storici e i gialli (che leggo più raramente rispetto agli altri). In questo blog scrivo della mia passione librosa, con recensioni e rubriche. Che altro posso dirvi di me? Sono laureata in Lingue e culture straniere e in Scienze socioantropologiche per l'integrazione e la sicurezza sociale. Non so ancora come sarà il mio futuro, ma sono molto determinata a scoprirlo. Ho la sfortuna nel sangue, ma cerco di sorridere alla vita!

martedì 13 febbraio 2018

Recensione: 'Minecraft. L'isola' di Max Brooks

Buongiorno lettori! Come state? Io sono molto stanca, ma tra pochi giorni finirò la sessione d'esame e potrò finalmente riposarmi un pochino. E' un periodo un po' no per il mio cervello, ma cerco di tirare avanti, sopratutto leggendo il più possibile.
La recensione che vi lascio ora è dedicata ad un libro che mi incuriosiva tantissimo e che mi sono comprata a Dicembre usando il buono Giunti che mi ha regalato il fratello del mio fidanzato. Non vedevo l'ora di leggerlo, però... perché sì, c'è un però! Questo febbraio sto leggendo parecchio, ma in quasi tutti i libri che ho letto mancava sempre qualcosa. Ce la farò a trovare un libro a cui dare quattro stelline?

Titolo: Minecraft. L'isola
Autore: Max Brooks
Pagine: 226
Prezzo: € 17,00
Editore: Mondadori
Traduzione: M. Mazzucca

Trama:"Dove sono? Chi sono? E perché tutto ciò che mi circonda è fatto di blocchi?" Queste le domande di un naufrago che approda su un'isola misteriosa, dove il paesaggio e le creature che lo popolano gli appaiono interamente costituiti da forme squadrate. Un mondo stupefacente e pieno di insidie dove la priorità è trovare del cibo. La seconda è non diventare cibo per le altre creature che si aggirano nell'isola, come lo zombi che si fa vivo appena cala la notte, i creeper esplosivi e gli scheletri armati. Senza alcun aiuto a parte alcuni strumenti improvvisati e i saggi consigli di un amico improbabile: una mucca. In questo mondo non sempre le regole hanno un senso, ma il coraggio e la fantasia la fanno da padroni. Ci sono foreste da esplorare, tunnel sotterranei da saccheggiare e masse di non morti da sconfiggere. Solo allora il segreto dell'isola potrà essere rivelato.


Recensione:

Quando ho comprato questo libro ero davvero curiosissima ed emozionata, perché sono una grande fan di Minecraft. Proprio perché sono partita con la mentalità della giocatrice assidua (o almeno lo ero finché il pc non ha deciso di implodere), la storia scritta da Max Brooks mi ha lasciato molte impressioni contrastanti, che nell'insieme non mi hanno permesso di apprezzarla come speravo.
Inizierei con la nota super positiva, ovvero il fatto che leggere questo libro ti fa pensare di star allo stesso momento giocando. E' fantastico il modo in cui l'autore descrive i luoghi e le scelte fatte dal protagonista. Praticamente è stato come 'giocare' vedendo per la prima volta il mondo dagli occhi di quel povero omino che ogni volta se ne vede capitare di tutti i colori. E' stato molto bello vivere le cose e gli avvenimenti attraverso la sua pelle, potendo immaginare i dolori, le emozioni, le idee. La cosa più bella di questo libro è proprio la cosa più banale che si potrebbe immaginare, ma che non si è soliti pensare approcciandosi a Minecraft: l'autore ha dato dei sentimenti al personaggio giocante e questo ha portato tutto ad un livello di attenzione abbastanza alto.
Ciò che, al contrario, abbassa moltissimo il livello di attenzione del lettore è la scelta dell'autore nel descrivere le azioni di costruzione nei minimi dettagli. Se all'inizio era una cosa simpatica, dopo settanta pagine il tutto ha iniziato ad essere abbastanza pesante. Questo perché? Perché un libro del genere al 99% viene letto da chi conosce bene il gioco e, anche se così non fosse, leggere di pagine su pagine in cui il protagonista cerca di combinare materiali per costruire un oggetto sulla sua griglia virtuale è davvero noioso. Può starci qualche riga, ma pagine intere? Ad un certo punto volevo davvero entrare nella storia e urlare 'TE LO COSTRUISCO IO UN CAVOLO DI PICCONE, LEVATI DI TORNO!'.
L'altra cosa che mi ha fatto storcere un po' il naso è la scelta del finale. Praticamente ci si trova davanti ad una fine-non fine. Non si capisce bene se il tutto sia stato fatto semplicemente per strappare un sospiro al lettore o se sia stato costruito per lasciare la possibilità di trasformare in serie il libro, in un ipotetico futuro.
Interessante è, invece, il modo in cui tutto il libro sia un'enorme metafora impostata per dare degli insegnamenti ai ragazzi che leggono il libro. Questo si può notare sia dai titoli dei capitoli che dalle cose che il protagonista impara ogni volta.
Insomma, in generale il libro mi è piaciuto, ma l'autore ha mancato quel qualcosa in più che poteva renderlo davvero ben riuscito.


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