Chi sono?


io Mi chiamo Ilenia e sono una ragazza umbra estremamente curiosa, amante degli animali, della natura, delle scienze, del cibo, dei giochi da tavola/videogiochi e dei libri. Amo leggerli, viverli e respirarli. Non ho un genere preferito ed ho sempre pensato che cercare di abbracciare la lettura nel suo insieme sia un enorme pregio. Ammetto, però, di avere qualche difficoltà con alcuni generi, come gli erotici, gli storici e i gialli (che leggo più raramente rispetto agli altri). In questo blog scrivo della mia passione librosa, con recensioni e rubriche. Che altro posso dirvi di me? Sono laureata in Lingue e culture straniere e in Scienze socioantropologiche per l'integrazione e la sicurezza sociale. Non so ancora come sarà il mio futuro, ma sono molto determinata a scoprirlo. Ho la sfortuna nel sangue, ma cerco di sorridere alla vita!

giovedì 12 dicembre 2019

Review Party | 'Il Priorato dell'albero delle arance' di Samantha Shannon

Buongiorno lettori! Eccomi qui con il secondo Review Party della settimana. Nella recensione di oggi vi parlo di uno dei libri più in voga del momento: Il Priorato dell'albero delle arance.

Titolo: Il Priorato dell'albero delle arance
Autore: Samantha Shannon
Pagine: 816
Prezzo: € 26,00
Editore: Mondadori - Oscar Vault
Traduzione: Benedetta Gallo

TramaIl romanzo fantasy dell'anno. La casa di Berethnet ha regnato su Inys per mille anni ma ora sembra destinata a estinguersi se la regina Sabran IX non si sposerà e darà alla luce una figlia. I tempi sono difficili, gli assassini si nascondono nell'ombra della corte. A vegliare segretamente su Sabran c'è Ead Duryan, adepta di una società segreta che, grazie ai suoi incantesimi, protegge la sovrana. Ma la magia è ufficialmente proibita a Inys...




Il Priorato dell'albero delle arance è uno di quei fantasy che portano alto il genere nella sua forma più intricata. Intrighi di corte, magia, tradimenti e tante altre cose impregnano queste pagine intrecciandosi tra loro in una storia narrata dal punto di vista di quattro protagonisti: Ead, Loth, Tané ed il dottor Roos. Tutti loro simboleggiano una diversa tipologia di persona: Ead è la maga, la più misteriosa di tutte (ed anche uno dei miei personaggi preferiti), Loth è il diplomatico, il cavaliere coraggioso, Tané è la protagonista alla ricerca di se stessa. Roos è quel personaggio che permette di vedere la storia da un lato diverso: quello del cinico. Si tratta, infatti, di una persona che farebbe di tutto per salvarsi la pelle eppure è quel tipo di protagonista cinico che a me piace perché dietro i suoi sentimenti di rabbia e rancore si nascondono dei motivi fondati. Anche se è fatto appositamente per sembrare antipatico agli occhi del lettore, Roos è quel cattivo che fa allo stesso tempo rabbia e pena. Lo sviluppo di quest'ultimo protagonista mi è piaciuto molto, così come anche quello degli altri tre. Accanto a loro ci sono tantissimi altri personaggi, alcuni compaiono per pochi istanti, altri (come la regina Sabran) sono dei veri e propri coprotagonisti. Vi dico soltanto che in fondo al libro ci sono quindici pagine che elencano tutti i nomi delle persone che appaiono nel libro, eppure io non ho trovato alcuna difficoltà nel ricordare tutte le associazioni nome-personaggio. Allo stesso modo non ho avuto problemi con la geografia e sono rimasta sin da subito sorpresa dalla scorrevolezza della storia e dalla semplicità della narrazione. So che molti hanno avuto problemi con questi due aspetti del libro, eppure io ho trovato che il tutto fosse strutturato così meticolosamente da rendere impossibile al lettore il confondersi.
La trama è molto dettagliata e lo stile dell'autrice è allo stesso tempo scorrevole e forbito. Ci sono dei termini nuovi, che sono resi necessari dall'ambientazione, ma questo non porta troppi problemi al lettore, così come non è particolarmente di disturbo nemmeno la presenza di nomi complessi (particolarmente quelli dei draghi che, con mia immensa approvazione, non sono protagonisti ufficiali, ma vengono trattati come tali).
L'ambientazione è molto bella: l'autrice è riuscita a dare vita ad un mondo che si apre davanti agli occhi dei lettori pagina dopo pagina. Un mondo particolareggiato, diviso in diverse zone. In ogni zona viene narrata una parte della storia e tutte queste storie si riuniscono soltanto nella parte finale del volume, quando inizia ad aprirsi il finale.
Il priorato dell'albero delle arance è un autoconclusivo degno di questo nome, un fantasy glorioso, ma allo stesso tempo umile. In esso sono tantissimi i temi che il lettore non si aspetterebbe; primi tra tutti l'omosessualità di alcuni dei personaggi e la fortissima componente femminile: questo libro è un inno al girl power.
Insomma, una lettura che consiglio vivamente, che trasporta il lettore imprigionandolo nella storia. Vi sarà impossibile staccare gli occhi dalle pagine sin dal primo capitolo. Non sarà difficile arrivare al finale che però in un suo piccolissimo particolare lascerà ancora della curiosità nel lettore che, forse, dopo ottocento pagine si aspettava un circolo del tutto chiuso. Eppure questo finale fa in un certo senso da monito e ricorda che non vi sono certezze nella battaglia tra male e bene.

9 commenti:

  1. Non credo sia il mio genere, però sembra il libro perfetto per Natale ☺️☺️☺️

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    1. Indubbiamente sarebbe un ottimo regalo da fare a chi piace il genere. Visivamente fa veramente colpo e la storia è bella, bella!

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  2. Sai già cosa ne penso :D
    Comunque mi piacerebbe moltissimo uno spin-off, magari che segua altri personaggi (perché per quel che mi riguarda la storyline di Ead si è conclusa qui!) **

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  3. Devo ammettere che mi incuriosisce parecchio anche se la mole mi intimorisce un po'.

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    1. Guarda, ti dico onestamente che leggendolo non sembra nemmeno di star affrontando una lettura di 800 pagine. E' scorrevolissimo!

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  4. Ciao è tanto che non riuscivo a passare per un saluto. Insolito e curioso questo libro.
    Sono presissima in questi giorni passata solo per farti gli auguri.
    Buon Natale a te e famiglia e serene festività in arrivo

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