Chi sono?


io Mi chiamo Ilenia e sono una ragazza umbra estremamente curiosa, amante degli animali, della natura, delle scienze, del cibo, dei giochi da tavola/videogiochi e dei libri. Amo leggerli, viverli e respirarli. Non ho un genere preferito ed ho sempre pensato che cercare di abbracciare la lettura nel suo insieme sia un enorme pregio. Ammetto, però, di avere qualche difficoltà con alcuni generi, come gli erotici, gli storici e i gialli (che leggo più raramente rispetto agli altri). In questo blog scrivo della mia passione librosa, con recensioni e rubriche. Che altro posso dirvi di me? Sono laureata in Lingue e culture straniere e in Scienze socioantropologiche per l'integrazione e la sicurezza sociale. Non so ancora come sarà il mio futuro, ma sono molto determinata a scoprirlo. Ho la sfortuna nel sangue, ma cerco di sorridere alla vita!

lunedì 29 giugno 2020

Recensione: 'La bussola d'oro' e 'La lama sottile' di Philip Pullman

Buongiorno lettori! Per il Voi lo scegliete, io lo leggo di questo mese ha vinto la serie in volume unico di Pullman, ma dopo diverse peripezie, ragionamenti, ripensamenti e quant'altro, ho deciso di abbandonare la serie e non leggere il terzo volume. Forse la riprenderò più avanti, ma al momento non mi sento davvero motivata e non vorrei rovinarmi la lettura dell'ultimo volume a prescindere, dato il mio umore verso essa.

Titolo: La bussola d'oro | La lama sottile
Serie: Queste oscure materie #1 | #2
Autore: Philip Pullman
Pagine: 1078 (l'intera trilogia)
Prezzo: € 20,90 (l'intera trilogia)
Editore: Salani Editore
Traduzione: Marina Astrologo, Alfredo Tutino

TramaIl volume raccoglie la trilogia completa da cui è stato tratto il film "La bussola d'oro". "A me interessa parlare di temi importanti: la vita, la morte, l'esistenza di Dio, il libero arbitrio. Il fantastico non è fine a se stesso, ma sostiene e da corpo al realismo... Non abbiamo bisogno di liste di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, abbiamo bisogno di libri. 'Non devi' è presto dimenticato, 'C'era una volta' durerà per sempre'". (Philip Pullman).


Dunque, iniziamo dal principio: La bussola d'oro. Avevo grandi aspettative per questo libro, che però purtroppo sono state abbattute sin da subito. Già dai primi capitoli il libro mi è sembrato lentissimo, non so ancora ben dire se sia colpa della storia che di per sé ingrana davvero lentamente o se sia causa dello stile dell'autore, ampolloso e ridondante. Probabilmente la colpa per l'aver sentito davvero tanto il peso di questo libro può ricadere su entrambi i motivi. Ho trovato il primo libro della serie molto più lento del secondo, ma di questo parleremo più avanti.
Il primo volume non si può definire un'introduzione alla trilogia, perché nell'effettivo arrivati ad un certo punto accadono un sacco di cose. Il problema è che molte di esse si sono sviluppate con una lentezza disumana e non tutte sono davvero utili alla trama. Mi è sembrato che spesso l'autore abbia inserito scene al solo scopo di allungare il tutto; e questa è una cosa che davvero non sopporto. Inizialmente, nonostante la lentezza, ero incuriosita dalla storia, poi però ha iniziato a prendere una piega che mi ha fatto passare quasi totalmente l'interesse. Le cose che principalmente ho trovato negative riguardo entrambi i volumi iniziali di Queste oscure materie, oltre la lentezza, sono la violenza e l'aspetto teologico. Partiamo dalla prima: davvero questo libro è indicato per dodicenni? A me è sembrato assolutamente troppo crudo per un'età simile. In alcuni punti ho trovato davvero gratuita tutta la violenza inserita, ho avuto come l'impressione che l'autore abbia scelto di inserire alcune delle scene più crude soltanto per creare atmosfera; cosa che a parere mio gli è riuscita male, visto che l'atmosfera non solo non si è creata, ma alcune cose mi hanno anche letteralmente infastidita. Credo che il target di lettura sia assolutamente sbagliato, ma andiamo avanti. Cosa intendo con questione teologica? Voglio partire dal presupposto che io non ho assolutamente nulla contro la religione e i religiosi, ci sono però delle cose nei fantasy 'vecchi' che ho capito di non sopportare e una tra queste è la metafora religiosa che viene utilizzata per nascondere un predicozzo infinito sulla vita e sul mondo. Questo aspetto mi ha portato ad abbadonare un'altra serie famosissima: Le cronache di Narnia. Devo dire che in La bussola d'oro non si sente molto quest'aria di giudizio e predica, mentre nel secondo inizia ad arrivare in superficie, cosa che mi ha fatto subito storcere il naso. Mi hanno detto che nel terzo volume questa tematica è ancora più forte e questo è uno dei motivi per cui ho deciso di rimandarne la lettura, oltre al fatto che io stia trovando questa serie monotona e piena di argomenti triti e ritriti. Mi aspettavo qualcosa di diverso dal solito, di inusuale, ma a parte la storia dei daimon mi sembra che si parli sempre delle solite cose dette e ridette da qualsiasi autore fantasy.
L'unica nota positiva è che il secondo volume, essendomi sembrato più scorrevole dell'altro, lo ho letto con più velocità. Mi stava anche incuriosendo, peccato però per il finale che rende tutto il libro assolutamente inutile e mi ha davvero messa di malumore. Alla fine de La lama sottile mi sono davvero chiesta <<Quale sarebbe stato il senso di questo libro? Il tutto poteva essere inserito in cento pagine aggiuntive in uno degli altri due  volumi>>. Sono onesta, è esattamente quello che ho pensato. Insomma, come avrete capito ho più di un motivo a giustificare la mia attuale repulsione verso l'ultimo libro della serie. Non sono nemmeno riuscita ad empatizzare con i personaggi. L'unico che mi piaceva ha fatto una finaccia.

Voti ai singoli libri:
1) La bussola d'oro 2/5
2) La lama sottile 2.5/5

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