Buongiorno amici e buon lunedì! Questa sarà una settimana molto piena qui nel blog, perché oltre a questa recensione ho in previsione di pubblicare due puntate di due differenti rubriche (www...Wednesday! e Cristallo Books And Nerd).
Il libro di cui vi parlo oggi è stata la mia ultima lettura del 2020. Ci ho messo molto per scrivere questa recensione, in quanto non riuscivo a decidere la valutazione finale. Questo libro mi ha messa in crisi... ora vi spiego perché!
Autore: Valentina Preti
Pagine: 186
Prezzo: € 14,00
Editore: Augh Edizioni
Trama: Serena è una giovane donna che, a seguito del ricovero della nonna Lucia, inizia a frequentare con assiduità il Manfredi, la casa di riposo del paese. La sua presenza non passa inosservata, ma è soprattutto la ragazza a restituire alle altre ospiti della struttura un volto amico. Le voci narranti affondano le radici nell'epoca dei conflitti mondiali e del Dopoguerra, rievocando una quotidianità lontana e autentica, fatta di storie inscritte nel tempo e vicende umane che sono di sempre. C'è spazio per ricordi più dolci e sentimentali, tra sogni sopravvissuti al logorio del tempo e rimpianti in bianco e nero in una modernità che procede a ritmo frenetico. Il filo conduttore passa anche attraverso le vicissitudini familiari della stessa Serena, che scoprirà la natura di una nonna capace di sconfiggere gli spettri di una vita difficile.
Ci ho fatto caso è un libro che mi ha donato tantissime emozioni ed è proprio da qui che voglio partire per parlarvene. La protagonista, Serena, porta con sé il lettore in una sorta di tour dei ricordi all'interno di una casa di riposo abitata da tantissime tipologie di persone anziane. Io ho due deboli nei libri: i protagonisti anziani e l'ambientazione della casa di riposo. Bhe, fate due più due e capirete che Ci ho fatto caso mi ha letteralmente scombussolata, regalandomi una quantità immensa di emozioni; dalla gioia, alla tristezza, alla curiosità, l'autrice è riuscita a suscitare in me tutto ciò che potrebbe venirvi in mente.
Lo stile di scrittura, inoltre, aiuta molto questo tour emozionale. Valentina Preti salta da uno stile narrativo a un altro ogni volta che cambia punto di vista nel raccontare. Nonostante la protagonista sia la giovane Serena, che ci racconta la sua esperienza nella casa di riposo, il libro si struttura come una sorta di raccolta di racconti dove le varie trame sono pezzi di vita degli ospiti dell'istituto. La cosa davvero interessante è che questa struttura non pesa affatto sul lettore (come sapete non amo particolarmente le raccolte di racconti) e questo perché l'autrice ha creato un filo conduttore che è rappresentato proprio dalla giovane Serena, la quale unisce ogni storia con il suo punto di vista.
Nel libro conosciamo molti anziani e possiamo scrutare nelle loro vite cambiando narratore ad ogni capitolo. Alcune delle storie raccontate mi hanno emozionata molto, altre mi hanno fatta innervosire. Alcune erano estremamente intense, altre un po' meno, ma tutte quante mi hanno lasciato un enorme senso di tristezza e dolcezza insieme. Le voci di tutti gli ospiti della casa di riposo si intrecciano tra loro, raccontando a chi legge non solo le proprie vite, ma anche il significato che ha per loro il vivere in una nuova sistemazione, insieme a tanti altri coetanei e tantissimi operatori. Per molti la casa di riposo è un'opportunità, un nuovo inizio; per altri si tratta invece di una trappola. C'è chi si è abituato e chi vorrebbe ogni giorno scappare.
Ci ho fatto caso mi è piaciuto molto perché in esso viene raccontata una realtà dolceamara. Il lato amaro è quello dei racconti, dove ciascuno narra tutte le cose perdute nel corso della vita; quello dolce è l'attenzione con cui infermieri, cuochi e visitatori trattano gli ospiti, cercando di farli sentire sempre bene e al sicuro. Mia sorella attualmente lavora in una realtà identica a quella narrata nel libro e questo ha reso la storia ancora più vera ai miei occhi.
L'autrice è stata davvero brava ed il finale mi ha colpita molto, perché contiene in sé una quantità strabiliante di emozioni contrastanti: nei protagonisti si vede odio, amore, disperazione, mancanza di pazienza... ma, soprattutto, si vede l'umanità.
Ho riflettuto molto su quale valutazione dare a questo libro, perché ricordo bene di avervi già detto che nel 2020 avevo dato il massimo dei voti ad un solo titolo... eppure, bhe... oggi devo ricredermi ed aggiungere anche Ci ho fatto caso nella vetta dei migliori.
wow deve essere stato davvero un romanzo memorabile visto il tuo voto! sai che non lo avrei detto?
RispondiEliminaOnestamente a primo impatto non lo avrei detto nemmeno io, invece mi ha rubato il cuore!
EliminaCiao Ilenia,
RispondiEliminaComplimenti per la recensione, anche io l'ho letto e ritrovo tutte le cose che hai detto! E' davvero un libro capace di toccare le corde più sensibili dell'emotività grazie all'occhio tenero e appassionato della scrittrice. Mi associo a te nel consigliare vivamente la lettura!
Sono felice che anche tu abbia provato queste emozioni!
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