Chi sono?


io Mi chiamo Ilenia e sono una ragazza umbra estremamente curiosa, amante degli animali, della natura, delle scienze, del cibo, dei giochi da tavola/videogiochi e dei libri. Amo leggerli, viverli e respirarli. Non ho un genere preferito ed ho sempre pensato che cercare di abbracciare la lettura nel suo insieme sia un enorme pregio. Ammetto, però, di avere qualche difficoltà con alcuni generi, come gli erotici, gli storici e i gialli (che leggo più raramente rispetto agli altri). In questo blog scrivo della mia passione librosa, con recensioni e rubriche. Che altro posso dirvi di me? Sono laureata in Lingue e culture straniere e in Scienze socioantropologiche per l'integrazione e la sicurezza sociale. Non so ancora come sarà il mio futuro, ma sono molto determinata a scoprirlo. Ho la sfortuna nel sangue, ma cerco di sorridere alla vita!

martedì 20 luglio 2021

Recensione: 'La vera storia di Capitan Uncino' di P.D. Baccalario

Buongiorno lettori miei, come state? Come vi avevo già detto, in questo periodo sono davvero pieeeeeena di cose da fare per l'università, ma sono finalmente riuscita a finire di leggere un libro!
Si tratta di La vera storia di Capitan Uncino, che ho letto insieme a Gennaro (a cui è piaciuto veramente tanto, a dirla tutta).


Titolo: La vera storia di Capitan Uncino
Autore: P.D. Baccalario
Pagine: 312
Prezzo: € 15,50
Editore: Il Battello a Vapore

Trama: Il 28 aprile del 1829 una delle amanti segrete di Giorgio IV, re d'Inghilterra, dà alla luce un bambino, che viene immediatamente mandato a vivere in Oriente con la madre. Cresciuto sulla costa occidentale dell'India, davanti al mar di Malabar, infestato dai pirati, James Fry prende il mare a soli tredici anni: lo aspettano avventure, naufragi, lotte con i coccodrilli, ammutinamenti e una carriera da pirata che ne faranno l'uomo più ricercato di tutte le Indie Orientali, riconoscibile da un inconfondibile uncino al posto della mano sinistra. La sua ossessione resteranno sempre l'Inghilterra, l'isola che non può esistere senza di lui, e il suo più acerrimo nemico, il giovane principe che gli ha usurpato il trono, Peter Pan.




Quella raccontata da Pierdomenico Baccalario è una storia molto particolare, che fino alla fine lascia al lettore una sensazione di curiosità: quanto di quello che viene raccontato è vero? Anche l'autore accresce l'interesse del lettore e lo fa aggiungendo nei ringraziamenti una postilla dove specifica quali parti sono reali e quali no, senza però darne la certezza assoluta. Mi è piaciuto questo 'gioco' attuato da Baccalario perché lo ho trovato un modo carino di incuriosire ed affascinare il lettore.

James Fry è un personaggio molto particolare a cui è impossibile non affezionarsi. Ci viene raccontata tutta la sua storia, dal momento della sua nascita fino al giorno della sua rinascita nelle vesti di Capitan Uncino. La vita di James viene riportata nel libro dividendola in tre parti, ciascuna con al centro dell'attenzione un personaggio diverso. E' davvero interessante il fatto che l'autore abbia creato dei personaggi importanti tutti omonimi tra loro; qualsiasi soggetto fondamentale per la storia porta, infatti, il nome James.
La prima parte, nello specifico è quella che getta subito il lettore nel vivo della trama e l'ho apprezzata molto, insieme alla terza ed ultima che invece è stata proprio la mia preferita.
La parte centrale mi è sembrata un po' troppo lunga. Inizialmente l'ho trovata interessante perché è soprattutto in essa che si trovano i riferimenti ad Uncino e Peter Pan (seppure siano ben nascosti all'interno della trama). C'è una sezione di storia, però, che sembra allungarsi all'infinito, rendendo la seconda delle tre parti quella più piatta. Avrei preferito che l'autore togliesse qualche pagina e tagliasse alcune delle scene interne perché una gran parte di esse mi è sembrata accessoria.

Oltre al giovane James Fry, protagonista indiscusso della storia, il lettore incontra molti altri personaggi ed alcuni di loro (come la ciurma che accompagna Fry nelle sue avventure) sono talmente simpatici da riuscire a ricavarsi un posto nel cuore di chi legge. L'unico a non essermi piaciuto granché è Delroy, un uomo noioso e dal lamento facile che non regge assolutamente la presenza del giovane James. Delroy è stato l'unico a suscitarmi soltanto emozioni negative, al contrario di Salvo, Ciro e tutti gli altri pirati. Anche i londinesi e gli abitanti indiani non mi sono dispiaciuti, nonostante la loro presenza sia stata più breve.

L'unica parte negativa della lettura, a mio parere, è il modo in cui scorre la seconda sezione (in modo molto lento). Per il resto, il libro è molto interessante con le continue avventure narrate. Lo stile di scrittura è semplice e spedito e l'autore riesce a strappare ben più che un sorriso a chi legge. 
Nonostante le molteplici parti divertenti, non mancano alcune scene tristi che toccano il lettore e lo cullano in un valzer di emozioni. Ricordo con molto piacere la madre del protagonista, nonché uno dei suoi compagni di ciurma, che mi hanno toccato dolcemente il cuore.

Un libro che certamente vi consiglio, anche se nella seconda sezione non è esente da difetti.


6 commenti:

  1. Felice che ti sia piaciuto, Baccalario è sempre una garanzia secondo me :)

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  2. Non lo conoscevo ma sembra davvero carino dalla tua recensione :)

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  3. La tua recensione mi ha incuriosito molto, e dato che Capitano Uncino è un personaggio che mi affascina molto, credo proprio che cercherò di recuperare questo libro :)

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