Buongiorno lettori e buon sabato! Come state? Mentre leggete questo post io sono in Flixbus in attesa di arrivare a Perugia. Non mi sembra possibile che siano già passate tre settimane da quando sono salita a Torino, ma sono dovuta per forza tornare visto che alcune faccende burocratiche mi stanno aspettando a casa.
Oggi vi lascio una recensione un po' particolare, nel senso che in realtà provo un enorme senso di vuoto mentre la sto scrivendo e, addirittura, non me la sento di dare un voto a questa lettura. E' in assoluto la prima volta che mi accade e qui di seguito cerco di spiegarvi perché.
Prima di lasciarvi al mio parere, permettetemi di ricordarvi ancora una volta che quando parlo di classici non li analizzo facendone un'analisi critica, ma semplicemente parlando delle mie umili impressioni.
Titolo: Cuore di tenebra
Autore: Joseph Conrad
Pagine: 127
Prezzo: € 0,99
Editore: Newton Compton Editori
Traduzione: Flaminio Di Biagi
Trama: Marlowe racconta di aver avuto l'incarico di sostituire un capitano fluviale ucciso dagli indigeni nell'Africa centrale. Si imbarca su una nave francese e, giunto alla stazione della compagnia, vede come gli indigeni muoiano di stenti e di sfruttamento. Dopo un lungo viaggio di duecento miglia sul fiume rintraccia Kurtz, un leggendario agente capace di procurare più avorio di ogni altro. In realtà Kurtz, uomo solo e ormai folle, è quasi morente. Viene convinto a partire, ma muore sul battello che lo trasporta, dopo aver pronunciato un discorso che non può nascondere "la tenebra del suo cuore".
Vorrei davvero riuscire a raccogliere le strane sensazioni che questa lettura mi ha lasciato per potervene parlare, ma trovo una difficoltà immensa perché in realtà l'unica cosa che provo in questo momento è una grandissima confusione. Questa lettura mi ha lasciato totalmente confusa, perché per quanto io mi sia sforzata al massimo, non sono riuscita a capirla. Sarebbe bello poter dire di non averne compreso una parte, una meccanica, un pezzo di trama, ma la realtà è che io di questo libro non ho capito proprio niente. Inizialmente temevo fosse colpa di una traduzione non ottimale, visto che lo stile dell'autore appare assurdamente contorto ed è difficilissimo stare dietro a ciò che dice. Poi però ho deciso di cambiare edizione e, addirittura, di provare ad ascoltare la seconda parte del volume. Bhe, non è cambiato essenzialmente nulla, perché ho continuato a rimanere in questa bolla incredibile nella quale non mi era mai capitato di finire durane una lettura. Nel senso, mi è capitato altre volte di non comprendere pienamente l'intento di un autore, il perché di una storia, il come mai di una trama talmente mal scritta da risultare difficoltosa, ma con questo libro è stata una cosa totalmente diversa perché mi sono sentita sbagliata leggendolo. E' come se la storia non sia riuscita ad arrivarmi, come se il mio cervello si fosse spento (anche un po' per la noia) dopo la lettura delle prime pagine. Ho arrancato speranzosa ed ho sperato di raggiungere la fine dicendomi qualcosa come 'ah okay la storia è così e non mi piace per i seguenti motivi', invece mi trovo un po' in affanno perché mi rendo conto che a questo libro non riesco davvero a dare un voto. Potrebbe essere immensamente negativo, ma il problema è che durante tutta la lettura mi sono sentita come se la colpa fosse soltanto mia. Come se per qualche motivo qualcosa in me avesse sbagliato tutto e in realtà avrei dovuto capire ed apprezzare maggiormente ciò che stavo leggendo. Vi assicuro che questa è la prima volta che la lettura di un libro mi mette talmente a disagio da farmi sentire in colpa, quasi sbagliata.
Cuore di tenebra è un lungo monologo in cui ci viene raccontato il viaggio di Marlowe in Africa, passando per difficoltà, incontri e forti (per i personaggi) emozioni. Emozioni che però non mi sono arrivate, se non in un lieve briciolo nelle pagine finali quando l'uomo incontra la donna di Kurtz. Il finale, subito dopo lo stacco del discorso, mi è sembrato piatto ed incolore, così come piatto mi è apparso tutto il resto. Il mio parere a questo volume è certamente negativo, ma mi è impossibile tradurlo come sempre in un numero preciso.
Vorrei davvero riuscire a raccogliere le strane sensazioni che questa lettura mi ha lasciato per potervene parlare, ma trovo una difficoltà immensa perché in realtà l'unica cosa che provo in questo momento è una grandissima confusione. Questa lettura mi ha lasciato totalmente confusa, perché per quanto io mi sia sforzata al massimo, non sono riuscita a capirla. Sarebbe bello poter dire di non averne compreso una parte, una meccanica, un pezzo di trama, ma la realtà è che io di questo libro non ho capito proprio niente. Inizialmente temevo fosse colpa di una traduzione non ottimale, visto che lo stile dell'autore appare assurdamente contorto ed è difficilissimo stare dietro a ciò che dice. Poi però ho deciso di cambiare edizione e, addirittura, di provare ad ascoltare la seconda parte del volume. Bhe, non è cambiato essenzialmente nulla, perché ho continuato a rimanere in questa bolla incredibile nella quale non mi era mai capitato di finire durane una lettura. Nel senso, mi è capitato altre volte di non comprendere pienamente l'intento di un autore, il perché di una storia, il come mai di una trama talmente mal scritta da risultare difficoltosa, ma con questo libro è stata una cosa totalmente diversa perché mi sono sentita sbagliata leggendolo. E' come se la storia non sia riuscita ad arrivarmi, come se il mio cervello si fosse spento (anche un po' per la noia) dopo la lettura delle prime pagine. Ho arrancato speranzosa ed ho sperato di raggiungere la fine dicendomi qualcosa come 'ah okay la storia è così e non mi piace per i seguenti motivi', invece mi trovo un po' in affanno perché mi rendo conto che a questo libro non riesco davvero a dare un voto. Potrebbe essere immensamente negativo, ma il problema è che durante tutta la lettura mi sono sentita come se la colpa fosse soltanto mia. Come se per qualche motivo qualcosa in me avesse sbagliato tutto e in realtà avrei dovuto capire ed apprezzare maggiormente ciò che stavo leggendo. Vi assicuro che questa è la prima volta che la lettura di un libro mi mette talmente a disagio da farmi sentire in colpa, quasi sbagliata.
Cuore di tenebra è un lungo monologo in cui ci viene raccontato il viaggio di Marlowe in Africa, passando per difficoltà, incontri e forti (per i personaggi) emozioni. Emozioni che però non mi sono arrivate, se non in un lieve briciolo nelle pagine finali quando l'uomo incontra la donna di Kurtz. Il finale, subito dopo lo stacco del discorso, mi è sembrato piatto ed incolore, così come piatto mi è apparso tutto il resto. Il mio parere a questo volume è certamente negativo, ma mi è impossibile tradurlo come sempre in un numero preciso.
???/5
Caspita! Mi spiace per questa cocente delusione... Io comunque lo vorrei leggere, poiché è una di quelle lacune letterarie che prima o poi vorrei colmare 🤗🤗
RispondiEliminaFai bene a leggerlo comunque! Ovviamente non dovete basarvi soltanto sui miei pareri. E' fondamentale farsi un parere proprio! :)
EliminaLa cosa mi inquieta un po' perché ce l'ho anche io in casa da leggere e ODIO non capire cosa sto leggendo. Incrocio le dita, ti farò sapere...
RispondiEliminaMolto probabilmente, seguendo la logica dei nostri gusti, tu dovresti riuscire a capire tutto ahahahahah
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