Buongiorno lettori! Mentre voi leggete questa recensione io sono al Lucca Comics & Games da qualche ora (ovviamente il post lo ho scritto ieri sera, quindi in realtà mentre scrivo sono emozionatissima perché non vedo l'ora di arrivare a Lucca!). Quest'anno è la prima volta che porto un cosplay di coppia e sono contentissima, perché ho sempre desiderato fare qualcosa del genere. Io e Gennaro, infatti, porteremo Arale ed il dottor Slump. Se riesco a fare una foto carina, magari ve la posto sulla pagina Instagram e/o qui nel blog!
In ogni caso, non sono qui per parlarvi del Comics, ma per dirvi il mio umile parere sul secondo volume della serie scritta da Claudio D'Amico. La recensione del primo volume la trovate cliccando qui, ma vi ricordo che come sempre non troverete spoiler nel mio parere anche se si tratta di un volume interno ad una saga.
Titolo: Col vento amico
Serie: Sarò la tua tregua #2
Autore: Claudio D'Amico
Pagine: 134
Prezzo: € 11,44
Editore: Autopubblicato
Trama: Francesco, giornalista lucano a Roma, e Davide, il vigile del fuoco che lo ha salvato da un incendio in un ristorante, prendono a frequentarsi stabilmente. Nonostante un inizio piuttosto complicato per via di alcune vicissitudini e sventure di ogni sorta, i due si sono parecchio avvicinati. Francesco è spesso a casa del quarantenne pompiere, che alcuni mesi prima ha divorziato dalla moglie scegliendo coraggiosamente di stravolgere la propria vita per assecondare la sua vera natura e vivere alla luce del sole un rapporto omosessuale. (Sarò la tua tregua, 2018, edizioni Bookabook) Tra alti e bassi, i due compiono piccoli grandi passi che li portano a evolvere e maturare dal punto di vista affettivo, sessuale e sentimentale. Imbarcarsi in una relazione, a quaranta e ventotto anni, può essere un percorso pieno di insidie, ma i due non si scoraggiano. I difetti dell’altro fanno sorridere, e se pure avvengono incomprensioni, una buona riserva d’ironia aiuta sempre a sdrammatizzare tutto. In questo clima di intesa e volontà di perseguire gli stessi obiettivi, Davide e Francesco raggiungono insieme tappe importanti della loro vita di coppia. Il loro viaggio, infatti, è costellato di grosse novità e momenti unici che rimarranno per sempre impressi nei loro ricordi. Tutto sembra scorrere liscio, fino a quando, come un fulmine a ciel sereno, Francesco non si ritrova preda delle sue antiche paure, del timore dei cambiamenti. Dov’è finita la resilienza di un tempo?
Col vento amico è il secondo volume della serie dedicata a Francesco e Davide, una coppia omosessuale che mi ha rapito il cuore nel libro precedente (Sarò la tua tregua), ma che mi ha lasciato in alcuni punti perplessa durante la lettura di questo seguito. Su Davide in realtà non ho nulla da dire, mentre Francesco mi ha sorpresa sotto diversi punti di vista: se da un lato ho apprezzato il suo riuscire finalmente a farsi forza e trovare un equilibrio, dall'altro non mi è piaciuto molto il suo modo di fare in questo libro. A differenza che nel primo volume, infatti, in Col vento amico Francesco è diventato un po' frivolo. Nonostante questo, la coppia continua a piacermi nonostante le continue smancerie che i due ragazzi si riservano ed apprezzo anche le scene in cui viene narrata la loro intimità perché in esse l'autore riesce ad esprimere tante emozioni senza mai risultare volgare (cosa assolutamente rara!).
In questo libro ho trovato tanti temi interessanti ed importanti. L'autore tocca molte questioni che ad oggi sono ancora un grande tabù per moltissime persone: le unioni civili, l'adozione e, molto più in generale, la possibilità per una coppia omosessuale di venir accettata in una comunità senza suscitare scalpore. Tutte queste tematiche permettono al lettore di trovare diversi spunti su cui riflettere ed anche le continue (quasi sempre sfatate) paure di Francesco donano a chi legge una visione differente della realtà: perché un uomo deve aver paura di esprimere se stesso? Perché viviamo in un mondo in cui la paura è più forte della capacità di amare liberamente?
Il tema principale di questo volume è, però, la sessualità. Francesco infatti mette costantemente in mostra il suo lato femminile e, molto più frequentemente che nel primo volume, parla della sua incapacità di poter essere totalmente se stesso. Il nostro protagonista, infatti, si sente una donna intrappolata nel corpo di un uomo, ma decide di non agire per vie mediche e di rimanere come madre natura lo ha fatto. Un po' per paura del giudizio altrui, un po' perché in fondo vorrebbe essere in grado di accettarsi per ciò che è.
L'unica pecca negativa di questo libro, ovvero la cosa che non mi ha permesso di apprezzarlo appieno come il suo precedessore, è il fatto che Claudio sembra aver quasi totalmente cambiato stile. Col vento amico, infatti, scorre velocemente non tanto per la narrazione semplice, ma sopratutto perché è piuttosto frettoloso nel raccontare tutto ciò che accade nel corso della trama. Questa velocità ha secondo me penalizzato il libro, che rimane sì piacevole, ma non lascia il lettore totalmente soddisfatto come Sarò la tua tregua.
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