Buongiorno lettori! Diamo finalmente spazio alle recensioni dei libri letti ad Aprile. Il mese è iniziato con un libro molto dolce, che racconta la storia dell'autrice. Trattandosi di una biografia, proprio come feci anche con quella di Cristicchi ed altre, ho deciso di non dare un voto complessivo: la mia valutazione riguarderà soltanto lo stile di scrittura. Non mi permetterei mai di valutare la vita di qualcuno. Tra l'altro, una piccola curiosità: è proprio grazie alla mia recensione di Abbi cura di me che io e Sara ci siamo conosciute e non smetterò mai di ringraziarla per avermi permesso con il suo regalo di entrare nel suo cuore.
Titolo: Un dono mi ha salvata. La mia vita tra le righe
Autore: Sara Cornelio
Pagine: 141
Prezzo: € 15,00
Editore: Pintore
Trama: Convivere con una malattia non è sempre sinonimo di sofferenza; ci sono occasioni che nascono dove tutto sembra non promettere nulla. È cosí che succede di scoprire cosa sono l'amore, l'amicizia, la famiglia e la forza. La Fibrosi Cistica difficilmente concede una vita tranquilla e spensierata, quasi sempre si arriva a doversi sottoporre a un trapianto di polmoni per poter continuare a respirare. Ma quello che ogni difficoltà porta con sé, è la bellezza di cambiare la prospettiva, di osservare tutto con occhi nuovi, diversi. Arrivare ad amare incondizionatamente le cose piú semplici, sino al grande dono che è la Vita, che come dimostrano queste pagine, si può ricevere non una volta soltanto...
In Un dono mi ha salvata l'autrice ci racconta la sua storia fatta di dolore, ma anche di tanto amore e tanta voglia di vivere. Quello che mi ha colpito di più è sicuramente l'entusiasmo di Sara, la sua voglia di andare avanti ogni giorno con il sorriso senza lasciarsi abbattere. Ciò che ho visto in lei è una ragazza che, nonostante i più che leciti momenti bui, è una luce fortissima che risplende dentro ogni pagina e che permette al lettore di toccare la sua anima. Grazie a questa sua mini-biografia in cui ci racconta il decorso della sua malattia (la Fibrosi Cistica), Sara tocca diversi temi: non soltanto la malattia in sé, ma anche l'importanza della donazione degli organi e l'importanza di avere accanto qualcuno che ci ami incondizionatamente. Per quanto riguarda la prima tematica, quella della donazione, ho apprezzato molto il modo delicato in cui l'autrice affronta l'argomento. Trovo che questa sia una cosa molto importante, infatti io ho aderito alla donazione degli organi qualche anno fa e vado davvero fiera della mia scelta perché so che se dovesse mai succedermi qualcosa (faccio corna, ovviamente) potrei essere una salvezza per molte altre persone.
Riguardo al tema dell'amore, Sara mi ha fatta sorridere per due motivi: il primo è che anche lei sta vivendo una relazione a distanza con il suo Andrea ed il secondo è che leggere il suo libro mi ha trasmesso una sensazione d'amore potentissima. E' come se tra le righe io avessi potuto vedere gli occhi di Sara luccicare pensando alla sua dolce metà. Andrea è sempre presente nel libro. A volte fa capolino qui e lì, altre volte è il protagonista indiscussi di interi capitoli. Qualunque sia il suo ruolo, però, la presenza di Andrea e l'amore narrato da Sara ci ricordano una cosa importantissima: tutto sembra più semplice se si ha qualcuno al nostro fianco che ci ama incondizionatamente per ciò che siamo e sarebbe disposto a starci accanto ogni giorno. Oltre ad Andrea, accanto a Sara troviamo i suoi genitori, la sia famiglia e delle amiche. Anche l'amicizia e l'amore della propria famiglia sono fondamentali e la figura della madre di Sara mi ha davvero commossa: una donna forte, generosa, che sarebbe disposta a tutto per la sua amata figlia.
La cosa davvero particolare di questo libro è che a volte ci si dimentica che si tratta di una storia vera; sembra di vivere in un romanzo caldo ed accogliente, che tocca tematiche importanti senza però rendere pesante o triste la lettura. Lo stile dell'autrice è semplice e dolce ed accompagna il lettore di pagina in pagina fino ad un finale che ci ricorda che tutti noi non siamo mai soli.
In Un dono mi ha salvata l'autrice ci racconta la sua storia fatta di dolore, ma anche di tanto amore e tanta voglia di vivere. Quello che mi ha colpito di più è sicuramente l'entusiasmo di Sara, la sua voglia di andare avanti ogni giorno con il sorriso senza lasciarsi abbattere. Ciò che ho visto in lei è una ragazza che, nonostante i più che leciti momenti bui, è una luce fortissima che risplende dentro ogni pagina e che permette al lettore di toccare la sua anima. Grazie a questa sua mini-biografia in cui ci racconta il decorso della sua malattia (la Fibrosi Cistica), Sara tocca diversi temi: non soltanto la malattia in sé, ma anche l'importanza della donazione degli organi e l'importanza di avere accanto qualcuno che ci ami incondizionatamente. Per quanto riguarda la prima tematica, quella della donazione, ho apprezzato molto il modo delicato in cui l'autrice affronta l'argomento. Trovo che questa sia una cosa molto importante, infatti io ho aderito alla donazione degli organi qualche anno fa e vado davvero fiera della mia scelta perché so che se dovesse mai succedermi qualcosa (faccio corna, ovviamente) potrei essere una salvezza per molte altre persone.
Riguardo al tema dell'amore, Sara mi ha fatta sorridere per due motivi: il primo è che anche lei sta vivendo una relazione a distanza con il suo Andrea ed il secondo è che leggere il suo libro mi ha trasmesso una sensazione d'amore potentissima. E' come se tra le righe io avessi potuto vedere gli occhi di Sara luccicare pensando alla sua dolce metà. Andrea è sempre presente nel libro. A volte fa capolino qui e lì, altre volte è il protagonista indiscussi di interi capitoli. Qualunque sia il suo ruolo, però, la presenza di Andrea e l'amore narrato da Sara ci ricordano una cosa importantissima: tutto sembra più semplice se si ha qualcuno al nostro fianco che ci ama incondizionatamente per ciò che siamo e sarebbe disposto a starci accanto ogni giorno. Oltre ad Andrea, accanto a Sara troviamo i suoi genitori, la sia famiglia e delle amiche. Anche l'amicizia e l'amore della propria famiglia sono fondamentali e la figura della madre di Sara mi ha davvero commossa: una donna forte, generosa, che sarebbe disposta a tutto per la sua amata figlia.
La cosa davvero particolare di questo libro è che a volte ci si dimentica che si tratta di una storia vera; sembra di vivere in un romanzo caldo ed accogliente, che tocca tematiche importanti senza però rendere pesante o triste la lettura. Lo stile dell'autrice è semplice e dolce ed accompagna il lettore di pagina in pagina fino ad un finale che ci ricorda che tutti noi non siamo mai soli.
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