Recensione: 'Chi ha ucciso Euridice?' di Vincenzo Tagliaferri

Buongiorno amici! Dopo l'annuncio formidabile di ieri, oggi vi lascio una nuova recensione. Ho avuto il piacere di collaborare con l'autore di questo libro, che me ne ha gentilmente inviato una copia e sono felicissima di aver scoperto l'esistenza di quest'opera. Credo, infatti, che si meriti di essere conosciuta ancor di più di quanto non lo sia ora: non solo è graficamente stupenda, ma anche la storia è ben fatta. Qui sotto ve ne parlo, ma prima ho un altro annuncio da farvi: oltre a trovare questo libro sugli store online, potete acquistarlo direttamente dall'autore inviandogli una mail al seguente indirizzo: tagliaferriv@gmail.com. I primi sette che lo contatteranno riceveranno uno sconto, due bellissime card dedicate al poema e in anteprima due brani musicali dell'audiolibro! Insomma, l'occasione è ghiotta, quindi vi direi davvero di approfittarne!

Titolo: Chi ha ucciso Euridice?

Autore: Vincenzo Tagliaferri

Pagine: 173

Prezzo: € 15,00

Editore: LFAPublisher

Trama: Una delle storie d'amore più struggenti di sempre raccontata in rima. Orfeo, il mitico cantore che incantava qualsiasi cosa o creatura con la potenza della sua musica, sfiderà con essa il regno dei morti "infettandolo di vita". Tutto ciò per riportare alla luce la sua amata Euridice, morta per il morso di un serpente. Un viaggio dunque nell'ignoto che sfocerà nelle proprie emozioni e nelle proprie paure. Non si sarebbe dovuto voltare durante la risalita alla vita, non avrebbe dovuto guardare Euridice in volto se non dopo esser giunti in superficie; almeno questi erano i patti con Ade, il signore delle tenebre... Ma poi cosa accadde? Perché ti voltasti, oh prode Orfeo? Perché "gettasti nel passato il tuo amor"?

Chi ha ucciso Euridice? non è soltanto un libro, ma un'esperienza a 360° gradi che vuole risvegliare nel lettore il suo senso musicale, le sue emozioni, la sua curiosità. L'autore ha fatto una scelta molto azzardata, oserei dire coraggiosa, data l'epoca in cui viviamo: ha preso il mito di Orfeo ed Euridice e ce lo ha proposto in rima. Oggi temo che non siano molte le persone attratte da poemi e componimenti in rima, ma nel mio piccolo sono qui per tentare di incuriosirvi e farvi cambiare idea. Questo libro merita e credo valga davvero la pena dedicargli del tempo. 
Questa lettura ha risvegliato in me il desiderio di leggere ad alta voce, perché i versi mi sono apparsi come accompagnati da una musica invisibile. L'autore è riuscito a creare una canzone e mi è stato impossibile trattenerla tra le labbra. Il bello di Chi ha ucciso Euridice? è proprio questo: sentire il bisogno di recitarlo, di viverlo lentamente, di dedicargli tutto il tempo necessario. Durante la lettura ho sentito il bisogno di interrompermi più volte per provare il piacere di rivivere nella mia mente alcune delle scene descritte e poterle imprimere ancora di più sia negli occhi che nel cuore.
Ad accompagnare la musicalità del poema ci sono delle illustrazioni bellissime, ad opera di Luciano Gaudino, che mostrano alcune delle scene principali della trama e ci permettono di vedere alcuni dei personaggi più famosi della mitologia greca attraverso gli occhi dell'autore. Tra una pagina e l'altra ci troviamo ad osservare Cerbero, Ade, Caronte e tantissime altre figure mitologiche.
Per quanto riguarda la trama, essa riprende totalmente il mito di Orfeo ed Euridice e ce lo ripropone mantenendo intatta la linea generale ed ampliandola in alcuni punti. Non penso di dovermi soffermare sul contenuto del libro, trattandosi appunto non di una vera e propria rielaborazione, ma di un voler riproporre l'opera in una nuova veste, seppur lievemente allargata. Vorrei soffermarmi, come avrete già capito dal resto della recensione, sulla forma. L'autore rielabora le scene con un linguaggio semplice, musicale e perfetto per un volume totalmente in rima. La scelta delle parole mi è sembrata molto ponderata e nel corso di tutti i versi c'è un mescolarsi di termini più e meno aulici che rende molto particolare la lettura.
Chi ha ucciso Euridice? non è certamente un libro per tutti, ma vorrei chiedervi di mettere da parte il timore che potrebbe suscitarvi un poema (sopratutto creato di questi tempi) e dargli una possibilità. Sono certa che non ve ne pentirete e che, come me, rivivrete la storia di questi due perduti amanti come attraverso una dolce canzone, fino a ritrovarvi tra le braccia di un finale che ha molto da insegnare.