Buongiorno amici! Oggi è un giorno moooolto particolare, perché finalmente nel blog torna una nuova intervista. Era tantissimo tempo che non vi proponevo un post di questo tipo e sono felice di aver ripreso con Serena come ospite. Di seguito vi lascio l'intervista e poi tutti i canali in cui potrete trovare questa simpaticissima autrice! Ho deciso di creare qualcosa di diverso dalle solite interviste che le sono state proposte dall'uscita di Emozionanti, creando un intreccio tra le sue due opere (totalmente diverse tra loro) e la sua vita.
*per leggere l'intera intervista, dovete scorrere la sezione mobile dove ci sono le domande* |
1- Ciao Serena! Benvenuta su Libri di cristallo. Per prima cosa ti va di presentarti brevemente e raccontarci quando/come hai iniziato a coltivare la passione per la scrittura?
Ciao Ilenia e ciao a tutti! Sono una lettrice palermitana che aspira a diventare un’autrice. Credo che la mia passione per la scrittura ci sia sempre stata. Infatti fin dalle scuole elementari, riempivo pagine e pagine di diari segreti, a volte scrivendo di fatti mai avvenuti e di persone mai esistite. Forse detta così mi fa sembrare un po’ fuori di testa. A ogni modo, qualche tempo dopo essere diventata una lettrice, la passione ha cominciato a evolversi, fino a sfociare nella scrittura di poesie e testi di dubbia utilità.
2- Ci sono dei libri o degli autori ai quali ti ispiri?
Ispirarmi non proprio, però sicuramente gli autori che leggo maggiormente influenzano inconsapevolmente il mio modo di scrivere ed elaborare le storie. Tra i miei preferiti ci sono Cassandra Clare, Rick Riordan, Tana French, Agatha Chrisite, Joanne Bonny e Robert Bryndza.
3- La tua scrittura si è rivelata subito molto versatile: dalle poesie sei passata ad un libro fantasy. Ti va di raccontarci se Portami con te ed Emozionanti sono nati insieme o in momenti diversi della tua vita?
Certo! Lacrime e Cenere è nato molto prima rispetto Portami con te. Ho portato in grembo (passami il termine) il fantasy per almeno due anni, durante i quali è stato modificato diverse volte, camminando di pari passo al mio cambiamento da lettrice. Diciamo che siamo cresciuti insieme. La raccolta di poesie è nata in questo arco di tempo e non era prevista. In seguito alla morte di mio nonno, ho come sentito la necessità di incanalare le mie emozioni in qualche modo e la scrittura è stata la mia valvola di sfogo.
4- Cosa ti ha spinto a scrivere un libro di poesie in un momento come questo, dove la poesia viene spesso (erroneamente) messa da parte?
Non ho riflettuto molto su questa difficoltà prima di pubblicare. In quel momento era ciò che avevo bisogno di fare e l’ho fatto. Si può dire che Portami con te sia stata più una pubblicazione istintiva, mentre quella di Lacrime e Cenere più ponderata, riflessiva.
5- Credi che Emozionanti sia in grado di distinguersi dagli altri fantasy? Come?
Credo di sì perché non mi è ancora capitato di leggere qualcosa di simile. Non dal punto di vista di qualità di scrittura (sono solo all’inizio e ho tanto da imparare e maturare), ma per via del tipo di individuo che si trova all’interno del romanzo. Queste maschere che si cibano delle emozioni altrui, che in un certo senso ricordano molto quello che succede nella nostra realtà.
6- Quale dei due volumi hai trovato più difficoltoso scrivere? E perché?
Sicuramente il fantasy. Per le poesie mi sono limitata ad ascoltare il mio cuore e a tradurre in parole le emozioni che provavo in un determinato momento. Gli Emozionanti sono stati più difficili da gestire. Diversi personaggi, diversi caratteri, ritmo della storia, possibili incongruenze. Insomma, in un romanzo fantasy ci sono tante cose su cui lavorare.
7- Le emozioni sono sempre al primo posto nelle tue opere, sai dirci quale emozione credi ti rappresenti di più?
Non so come definirla bene, ma quella che spicca maggiormente è il senso di giustizia che spesso può essere erroneamente scambiata per rabbia. Dentro di me avverto questo fuoco che preme per uscire e non è sempre facile gestire le fiamme. Il mio spirito da guerriera, c’è poco da fare.
8- E da quale, invece, ti senti particolarmente lontana?
Dalla calma, riesco raramente a essere diplomatica.
9- Se dovessi convincere qualcuno a leggere Portami con te, cosa gli diresti?
Portami con te è adatto a tutti coloro che si sentono soli o diversi perché provano certe emozioni. A chi ha bisogno di guarigione, ma anche di incoraggiamento.
10- Stessa domanda per Emozionanti.
Lacrime e Cenere, lo consiglierei a tutti i guerrieri che riescono a vedere cosa c’è dietro la maschera e lottano per mantenere viva la verità delle emozioni. A chi ha voglia di vivere un’avventura diversa dal solito e di innamorarsi di personaggi con un bel caratterino. A chi, nonostante le cadute, non si arrende mai.
11- Se dovessi selezionare una sola poesia presa da Portami con te, quale sceglieresti?
Sceglierei “Egoismo”, è quella dedicata a mio nonno e colei che ha sbloccato il mio cuore dando inizio a tutto.
12- E se dovessi salvare una sola fazione, tra Emozionanti o Maschere, quale salveresti?
Nonostante i cattivi abbiano un ascendente su di me, salverei gli Emozionanti perché sono troppo importanti per la salvezza delle anime umane. Se un uomo non ha più un briciolo di emozione dentro, può ancora definirsi un essere umano?
13- Oltre che autrice, sei anche blogger e lettrice. Riesci facilmente a gestire tutti i tuoi interessi? Hai qualche consiglio per chi, come te, vorrebbe intraprendere una di (o tutte) queste strade?
Gestire tutto non è per niente facile. Ammetto che mi capita di sentirmi un tantino esaurita a volte. Non ce ne rendiamo conto, ma la pressione a cui ci sottoponiamo non è indifferente. Quando sono in totale fase creativa, la lettura e il blog/Instagram ne risentono, ma ho ben poco da fare. Devo mantenere lo sguardo fisso sulla meta, altrimenti non arriverò mai.
Il consiglio che mi sento di dare è qualcosa su cui ho riflettuto anche io proprio in questi giorni: Fermati, respira e ricordati che Instagram e il blog sono nati da una passione, cercando la perfezione che possa attirare case editrici o seguaci, rischi di sminuirla e di perdere l’amore per quello che fai.
Per quanto riguarda la scrittura, consiglio di mettere da parte le proprie insicurezze e provarci, provarci e provare ancora. Anche se è appagante, non è un lavoro semplice che si limita alla prima stesura. Infine consiglio agli aspiranti scrittori come me, di leggere, leggere e leggere. Personalmente non mi fido degli autori che in primis non sono dei lettori. Sono come dei cantanti che si esibiscono senza aver mai studiato. Possono avere il talento o la predisposizione, ma ci sarà sempre qualcosa che manca e il pubblico intelligente se ne accorgerà. Attraverso la lettura si può imparare come descrivere scene, mondi, emozioni o come caratterizzare i personaggi, per esempio.
Ti ringrazio per aver accettato questa breve intervista e ti saluto calorosamente. Spero che le ultime domande non siano state troppo cattive eheheheheh Se vuoi, saluta i tuoi lettori lasciando loro un pensiero, una citazione tratta dai tuoi testi, ciò che preferisci!
Sono io che ringrazio te per questo spazio e coloro che leggeranno questa intervista. Mi spiace, credo di essermi dilungata un po’, ma le tue erano davvero delle belle domande. Grazie ancora e ricordatevi, cari miei aspiranti Emozionanti, che:
È tempo aprire gli occhi.
È tempo di scoprire la verità.
È tempo di scegliere.
Spero che questa intervista vi sia piaciuta.
Non esitate a fare altre domande se avete delle curiosità
e fatemi sapere se avete letto o leggerete i suoi libri!
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