Buongiorno amici e buon inizio settimana! Con questa recensione chiudo definitivamente il cerchio dei libri letti a Settembre. Sì, quest'anno mi sono attardata parecchio, ma non pensavo che avrei letto così tanto alla fine del mese! Come sapete sono stata con Gennaro fino al 19 Settembre, quindi i volumi conclusi li ho finiti tutti negli ultimi giorni del mese.
Titolo: E se ci incontrassimo ancora?
Autore: Chiara Losa
Pagine: 451
Prezzo: € 16,50
Editore: Albatros
Trama: Può l'amore superare il tempo e la distanza? Può superare la morte? E se la morte non fosse altro che un passaggio, una porta che si apre, un'opportunità per una nuova vita? Se fosse una possibilità per migliorare, per comprendere a fondo i propri errori, accettarli e perdonarsi? Lo spirito 0875 e lo spirito 0876 si sono scelti reciprocamente e per questo sono destinati a incontrarsi in tutte le loro vite, si ritroveranno anche questa volta nella forma di Edoardo ed Emma. Due persone, due dolori, due storie diverse ma un unico destino: quello di essere legati. Saranno in grado, nonostante gli intrighi altrui, di sostenersi e amarsi come hanno sempre fatto?
Quando ho preso in mano questo libro mi aspettavo una storia d'amore abbastanza classica, invece l'autrice mi ha sorpresa fin dalla prima riga: E se ci incontrassimo ancora? non è un romanzo d'amore; è un romanzo di formazione dove il romance è padrone, sì, ma non protagonista. Il libro, infatti, ha uno stampo quasi fantascientifico e la storia si divide su due piani: la Terra e il mondo degli Spiriti con la sua Città Suprema. L'uomo è controllato dagli abitanti di questo secondo mondo. Gli spiriti possono intervenire nella vita degli uomini e la tengono costantemente sotto controllo.
La cosa più sorprendente è proprio l'umanità: anche essa in realtà è composta da spiriti in 'incognito'. Essere spediti sulla Terra significa dover affrontare i propri limiti. I nostri protagonisti, lo Spirito 0875 (Edoardo) e lo Spirito 0876 (Emma) sono stati spediti nel mondo terrestre per affrontare la paura dell'abbandono e la paura di non sentirsi accettati per ciò che si è. Tutto il libro ruota attorno al desiderio di felicità. L'amore è parte integrante di questo desiderio, ma non è il cardine. Non c'è soltanto la storia d'amore; c'è il rapporto genitori-figli, c'è l'amicizia, il coraggio di cambiare, la voglia di farsi valere. Più importante tra tutti, c'è la ricerca della verità.
Le vite di Edoardo ed Emma si intrecciano in modi inaspettati, mentre gli spiriti gestiscono le loro vite per cercare di non farli abbattere. In questo libro viene fatta una forte denuncia al suicidio: suicidarsi equivale a fallire e chi avrà deciso di porre fine alla propria vita, non potrà bearsi della serenità della morte e soffrirà anche nella sua vita successiva. E' il caso di Edoardo, che dopo essersi ucciso si trova in una nuova vita colma di sfortune e dolori; una vita che deve riuscire a portare a termine per superare le sue paure. Il viaggio di questo ragazzo pieno di dubbi e timori viene costellato di amore, sia fisico che spirituale. I vari spiriti si dimostrano estremamente gentili con Edoardo e rimangono al suo fianco fino ad un finale che ho trovato particolarmente toccante e che ho davvero apprezzato. L'antagonista, Il Nulla, ha proprio l'obiettivo di portare le persone all'estremo gesto, ma scopriremo che quando c'è anche solo un piccolo spiraglio di luce, non si può abbandonare la vita.
Il libro scorre in modi differenti tra la prima e la seconda parte. All'inizio il lettore deve ambientarsi nel mondo della Città Suprema, dove ogni cosa viene descritta dettagliatamente e i nomi da ricordare sono tantissimi. Soltanto superati i primi capitoli si riesce ad entrare davvero nella storia e da quel momento il tutto inizia a scorrere ad una velocità migliore. Lo stile dell'autrice, poi, aiuta: Chiara Losa, infatti, accompagna il lettore con uno stile semplice ed armonioso. I tanti nomi non sono più un problema, dopo un po'.
E se ci incontrassimo ancora? è un libro che parla di rinascita, che affronta diverse tematiche (dal lutto alla gioia, dall'autocommiserazione all'essere fieri di sé) in un modo che non avevo mai visto prima. Lo ho trovato davvero originale ed è anche per questo che ve lo consiglio.
Ciao Ilenia! Devo confessare che faccio un po' di fatica con i romanzi di questo tipo, molto spirituali, perché ho sempre paura di trovare "frasi fatte" e luoghi comuni. Da come ne parli, però, sembra che il tema della rinascita sia affrontato bene. Forse questo libro potrebbe incontrare anche il mio gusto :-)
RispondiEliminaIn realtà i personaggi sono degli spiriti, ma di per sé il libro non è molto legato alla sfera spirituale in senso stretto!
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