Chi sono?


io Mi chiamo Ilenia e sono una ragazza umbra estremamente curiosa, amante degli animali, della natura, delle scienze, del cibo, dei giochi da tavola/videogiochi e dei libri. Amo leggerli, viverli e respirarli. Non ho un genere preferito ed ho sempre pensato che cercare di abbracciare la lettura nel suo insieme sia un enorme pregio. Ammetto, però, di avere qualche difficoltà con alcuni generi, come gli erotici, gli storici e i gialli (che leggo più raramente rispetto agli altri). In questo blog scrivo della mia passione librosa, con recensioni e rubriche. Che altro posso dirvi di me? Sono laureata in Lingue e culture straniere e in Scienze socioantropologiche per l'integrazione e la sicurezza sociale. Non so ancora come sarà il mio futuro, ma sono molto determinata a scoprirlo. Ho la sfortuna nel sangue, ma cerco di sorridere alla vita!

giovedì 8 aprile 2021

Recensione: 'Confessioni di una #BadMum' di Elena Genero Santoro

Buongiorno lettori! Ieri ho saltato il www perché non sono davvero riuscita a trovare un momento per connettermi e scrivere il post, quindi lo rimando alla settimana prossima! In compenso oggi vi parlo di un libro divertentissimo, l'ultimo scritto da Elena Genero Santoro, un'autrice di cui vi ho parlato spesso qui nel blog (tutte le recensioni dei suoi libri le trovate nell'apposita pagina del blog).


Titolo: Confessioni di una #BadMum
Autore: Elena Genero Santoro
Pagine: 132
Prezzo: € 10,00
Editore: PubMe | Gli scrittori della porta accanto

TramaCosa deve fare una madre per essere considerata una #goodmum con tutti i sacri crismi? Allattare fino allo svenimento e fino a perdere i capelli. Abituare il proprio Neonato all'indipendenza facendolo dormire sempre nella sua culla. Usare con i Signori Figli un tono fermo ma gentile e non alzare mai la voce. Al mattino svegliarli con estrema dolcezza per accompagnarli puntuali a scuola. Scegliere gli istituti scolastici con i programmi formativi migliori. E tante altre cose che i manuali di pedagogia elencano e che io mi guardo bene dal mettere in pratica. Perché io sono una #badmum e queste sono le mie #confessioni. Che restino tra noi e tra quelli che seguono la mia rubrica su Facebook.


Come posso iniziare a parlarvi di questo libro? Probabilmente con due semplici parole: assolutamente divertente. Elena Genero Santoro ha deciso di regalare ai suoi lettori uno scorcio sulla sua vita e lo ha fatto attraverso una sorta di biografia umoristica, dove ogni momento viene narrato attraverso post e frasi ad effetto. La cosa davvero interessante, per me, è aver letteralmente visto nascere il libro prima ancora che diventasse tale. L'autrice ha infatti creato la rubrica #BadMum nel suo profilo Facebook dove racconta alcune esperienze divertenti vissute insieme ai suoi due figli ed è ad essa che si è ispirata per creare Confessioni di una #BadMum. In questo libro ci racconta non soltanto di attimi di vita vissuti in compagnia dei pargoli, ma anche di molto altro: vengono toccati il lavoro, il passato, la vita di famiglia, quella da figlia e quella da madre. Purtroppo, per forza di cose, anche il Coronavirus fa parte della storia, la quale è stata raccontata fino a circa la fine del 2020.
Attenzione però, perché questo non è soltanto un libro ironico ed umoristico. In esso si nasconde molto di più. Confessioni di una #BadMum è una sorta di promemoria per tutte le donne che desiderano essere madri o lo sono già: non si può sempre essere mamme da copertina, spesso si è più bad mum, ovvero mamme coi piedi per terra, che amano i loro figli tanto quanto la loro indipendenza. Leggere la storia di Elena Genero Santoro è come aprire la finestra e prendere una bella boccata d'aria fresca in grado di rendere lucidi i propri pensieri. Trovo che la sua idea di mescolare umorismo e femminismo sia stata eccellente, perché leggendo il testo penso che molte persone possano finalmente sentirsi libere dalle etichette sociali secondo cui una madre deve per forza essere perfetta, seria, la donna di casa che pensa sempre agli altri e solo dopo a se stessa. Le madri non sono solo questo. Le madri sono per prima cosa donne, persone, esseri umani; e come tali meritano i loro momenti no, i loro sfizi e qualsiasi altra cosa.
Non so se sarò mai madre, attualmente non è nei miei piani per il futuro, ma nonostante questo l'autrice è riuscita con la sua storia a trasmettermi una forte sensazione di appartenenza, amore e familiarità.
Il tutto viene narrato con uno stile semplice e divertente, interrotto spesso da frasi che riprendono lo stile dei post Facebook e rendono il tutto telegrafico e velocissimo da leggere. 
Vi consiglio questa lettura sia se siete madri che, come me, se non lo siete, perché vale davvero la pena perdersi tra le pagine di questo libro e ridere di gusto tra un'avventura e l'altra. Il finale in stile intervista-col-guinea-pig, poi, è davvero un tocco di classe!

2 commenti:

  1. Ciao! Credo proprio che una lettura come questa possa far bene a tanti. Negli ultimi anni mi sembra di aver avvertito, infatti, un ritorno prepotente del mito della "mamma perfetta", che sa sempre che cosa fare per natura. In realtà, nel prendersi cura degli altri, non c'è altra via se non imparare sul campo... che sia per lavoro, che sia per la famiglia :-)

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    1. E' proprio vero! Sono felice che il messaggio che volevo far passare con la recensione sia arrivato *-*

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