Per ora ora vi lascio questa recensione.
Autore: Tito Faraci
Pagine: 292
Prezzo: € 15,50
Prezzo: € 15,50
Editore: Piemme Freeway
Trama: Immaginate di essere in viaggio con i vostri amici su un fantastico furgoncino Westfalia che perde olio ed è scomodo da morire. State andando al concerto del secolo: i mitici Tiamat suonano a un festival death metal, in un paesino disperso nella campagna dell'Oltrepò pavese, e voi siete stati chiamati per fargli da spalla... Be', non esageriamo: Lorenzo, Stefano, Matteo, Barbara e Walter, ovvero gli Snake God Hunters, sono solo capitati in scaletta prima dei loro idoli, ma saliranno comunque sullo stesso palco ed è il giorno migliore della loro vita. Sono partiti all'alba dalla Puglia e non ne possono più di viaggiare, ma il problema non è questo. Il problema è che si sono persi nella nebbia, lungo un fiumiciattolo che nemmeno è segnato sulle mappe, e c'è un camionista impazzito che li incalza e fa di tutto per buttarli fuori strada. È a questo punto che tutto comincia ad andare storto...
Recensione:
E' difficile trovare un commento adatto a questo libro, davvero. Le prime cose che mi vengono in mente sono folle e psicopatico. Però devo ancora capire se questi aggettivi sono più rivolti al libro o a me che mi sono messa a leggerlo. Che poi, tra l'altro, la lettura è così scorrevole che me lo sono finito praticamente in un giorno (e voi vi chiederete: e allora perché non lo hai recensito prima? Semplice, perché prima non lo avevo iniziato causa mancanza di tempo!), quindi è un controsenso dover dare questa opinione così negativa a un libro così veloce.
Il punto è: il senso, per favore? Qual è il senso di questo libro?
C'è questo gruppo, okay. Ci sono i malati di mente che venerano il serpente, okay. Ci sono gli omicidi, okay. Ma perché? Cioè, ma a che pensava l'autore quando ha iniziato a scrivere?
Non voglio essere cattiva, davvero, sapete che cerco sempre di essere gentile. Però qui c'è qualcosa che non mi torna. Gente che muore e rivive, ragazzini posseduti da non si sa cosa.
Forse come sceneggiatura per un film horror potrebbe anche starci, ma come libro.. Non so, non mi ha proprio convinta, scusate.
Il punto è: il senso, per favore? Qual è il senso di questo libro?
C'è questo gruppo, okay. Ci sono i malati di mente che venerano il serpente, okay. Ci sono gli omicidi, okay. Ma perché? Cioè, ma a che pensava l'autore quando ha iniziato a scrivere?
Non voglio essere cattiva, davvero, sapete che cerco sempre di essere gentile. Però qui c'è qualcosa che non mi torna. Gente che muore e rivive, ragazzini posseduti da non si sa cosa.
Forse come sceneggiatura per un film horror potrebbe anche starci, ma come libro.. Non so, non mi ha proprio convinta, scusate.
Questo libro mi incuriosisce..ma dopo la tua recensione mi sorgono dei dubbi.
RispondiEliminaGiusy, non è detta che a te non potrebbe piacere!
EliminaUhm, non mi ispira particolarmente :|
RispondiEliminaE poi... posso dire una cosa? La copertina sembra quella di un romanzo autopubblicato poco curato, non il risultato di un grafico di una casa editrice importante D:
Puoi dire tutto quello che vuoi, ovviamente.
EliminaComunque in effetti anche la cover non è il massimo, ma magari all'autore piaceva. Chissà!
:\ non so che dire... non mi ispirava particolarmente questo libro, ma non mi aspettavo un tale disastro xD
RispondiEliminaEh, che devo dirti, a me proprio non è piaciuto!
EliminaIle, non ti devi proprio scusare. Se non ti è piaciuto non ti è piaciuto ;). A me sinceramente non ha mai ispirato e adesso capisco il perché...
RispondiEliminaA me aveva incuriosito molto, ma me ne sono più che pentita.
EliminaTesoro oddio un completo disastro questo libro.. sinceramente prima non mi ispirava e ora nemmeno..
RispondiEliminaAlmeno questa volta i tuoi gusti hanno fatto centro ahah
EliminaMeno male che ho letto la tua recensione, se lo avessi visto in libreria lo avrei preso incuriosita dalla trama...Ma mi sa che lo prenderò in prestito dalla biblioteca, se mai ci arriverà.. ;)
RispondiEliminaCome dico sempre: non è detta che se a me non è piaciuto, non piacerà anche a te; quindi non proibirti di acquistarlo se ti ispira!
EliminaMmm ho lasciato ieri sera una lista di libri che mi piacerebbe ricevere in regalo dimenticandomi di inserire questo. Le cose non succedono per caso allora xD
RispondiEliminaMa dai aahah
EliminaCiao Ilenia! Ti ho taggata in un post! http://allascopertadilibri.blogspot.it/2013/12/tag-naughty-or-nice.html
RispondiEliminaPer quanto riguarda il libro che hai recensito, non lo conoscevo ma letta la tua recensione non so se lo leggerò mai. Insomma, è brutto quando non si riesce a capire "dove voglia andare a parare" l'autore con una sua storia!
Arrivo!
EliminaComunque sì, hai pianamente ragione.
Prima di leggere la tua recensione volevo leggerlo, ma ho appena cambiato idea XD
RispondiEliminaCosì mi sento in colpa ahhaha
EliminaVolevo scrivere una storia avvincente, innanzitutto. Che tenesse il lettore incollato alle pagine.
RispondiEliminaE il fatto che tu abbia letto Death Metal in un giorno, a conti fatti, mi conforta.
TF
Salve Tito, grazie per aver risposto alla mia recensione! Mi fa piacere leggere ciò che ha da dire.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaUna storia deve bastare a se stessa. Vivere di sue regole interne. Cercare necessariamente un senso… non ha senso.
RispondiEliminaLo hai letto in meno di un giorno? Ti ha avvinto? Se è così, Death Metal ha funzionato. E la tua recensione, per molti versi, si contraddice.
Poi si può anche dire (e qualcuno lo ha detto) che Death Metal rifletta temi come lo scarto tra violenza e rappresentazione della violenza, quel del gruppo-tribù nell'età adolescenziale o quello della diversità. Ma è secondario.
Grazie comunque dell'attenzione e buon anno.
Tito Faraci
Come ho già detto nella recensione, il controsenso che ho segnato è quello che mi ha portato a recensire così negativamente (aspetto negativo) un libro che è stato scritto con un lessico scorrevole (aspetto positivo). Ma, come può vedere, nella recensione sono stata io stessa ad ammettere questa contraddizione, che però è stata di livello propriamente stilistico/linguistico e non a livello di storia.
EliminaPersonalmente credo che un libro, un racconto, una storia debbano avere un senso; poi che esso sia celato o evidente, mi è indifferente. Quando leggo un libro e ne trovo il senso -nascosto o meno- mi sento realizzata dalla lettura. In questo caso purtroppo io non sono riuscita a dare un verso alla trama e non vi ho trovato un tema principale come filo d'insieme.
Poi, ovviamente, la mia è solo una recensione tra tante e dubito che tutti la pensino come me. Io stessa ho regalato una copia questo libro, fiduciosa del fatto che qualcuno sicuramente ne avrà un'impressione migliore che mi aiuterà a capirlo di più.
Trovo che se si scrive qualcosa, si deve avere la mente pronta a commenti sia positivi che negativi, perché per ogni libro se ne trovano di entrambi i libri.
Personalmente questo libro non mi ha fatto impazzire, a molti altri è piaciuto. Sono la prima a consigliarne la lettura in quanto sono del parere che non ci si basi su una recensione soltanto per escludere il volume dalla propria libreria.
La ringrazio del commento e le auguro un felice anno.