Chi sono?


io Mi chiamo Ilenia e sono una ragazza umbra estremamente curiosa, amante degli animali, della natura, delle scienze, del cibo, dei giochi da tavola/videogiochi e dei libri. Amo leggerli, viverli e respirarli. Non ho un genere preferito ed ho sempre pensato che cercare di abbracciare la lettura nel suo insieme sia un enorme pregio. Ammetto, però, di avere qualche difficoltà con alcuni generi, come gli erotici, gli storici e i gialli (che leggo più raramente rispetto agli altri). In questo blog scrivo della mia passione librosa, con recensioni e rubriche. Che altro posso dirvi di me? Sono laureata in Lingue e culture straniere e in Scienze socioantropologiche per l'integrazione e la sicurezza sociale. Non so ancora come sarà il mio futuro, ma sono molto determinata a scoprirlo. Ho la sfortuna nel sangue, ma cerco di sorridere alla vita!

sabato 30 aprile 2016

Diario di una Blogger #1 - Il mio pensiero sull'editoria italiana

Buongiorno lettori e buon sabato!! Oggi sarebbe dovuto arrivare il recap della challenge, ma vista l'intromissione di questa nuova rubrica ho deciso di spostarlo a domani! 
In questa prima puntata rispondo alla domanda che mi avete proposto in più persone nel post che ho realizzato sabato scorso. In realtà pensavo che mi avreste chiesto cose più leggere (che ne so, hai animali domestici? ahahahahahahhahaah), invece vi siete addentrati in domande complessissime!!!
Passiamo subito alla più quotata della settimana!!!

E' una rubrica settimanale nella quale un sabato mi farete delle domande su qualche curiosità che avete nei miei confronti e il sabato successivo risponderò alla domanda più frequente; e così via. A questo link trovate tutti gli argomenti a cui ho risposto.

COSA NE PENSO DELL'EDITORIA ITALIANA?
(domanda posta da Nashira Niulin, Jessica89 e Avid Reader)

Dell'editoria italiana penso che molto spesso venga sottovalutata, nel senso che il più delle volte viene messa in cattiva luce pur di non renderla in qualche modo positiva. Credo che in molti tendano a focalizzarsi soltanto sui punti negativi del mondo editoriale italiano che, non lo metto in dubbio, sono davvero tanti: serie interrotte, prezzi assurdi, a volte refusi nei libri stampati. Ammetto che ora come ora, nemmeno io riesco a fidarmene pienamente. Ad esempio evito spesso di acquistare libri appartenenti a nuove saghe perché ho il terrore di rimanere senza i seguiti (sì, non leggo in lingua, che volete farci) e i prezzi di alcuni libri mi fanno davvero paura. Allo stesso tempo, però, cerco di dare un buon senso a quello che ci viene dato perché penso che non si potrà mai apprezzare una cosa se non si cerca di vederne anche i lati belli e la nostra editoria ne ha: ci sono case editrici che tengono aggiornati i lettori, che si impegnano a portare avanti l'amore per la lettura attraverso buoni prezzi, eventi, traduzioni di libri di ogni svariato tipo, formato, misura; poi ci sono anche le case editrici minori che spesso e volentieri portano a galla libri che erano andati dimenticati nel tempo (come classici che non sono stati pubblicati dalle editorie maggiori), oppure che portano in Italia traduzioni di libri che all'estero sono molto famosi, ma di cui qui non si vedrebbe l'ombra senza di loro. 
Il bello di parecchie di queste piccole case editrici, inoltre, è il fatto che si attengono molto alla pubblicazione patriottica, nel senso che danno grandi possibilità agli emergenti nostri connazionali e il loro catalogo contiene più libri di autori italiani rispetto a quelli stranieri (indubbiamente abilissimi, possiedo centinaia di libri di autori stranieri), cosa che molte grandi case editrici non tendono a fare (attenzione, ho detto molte, non tutte).
Spesso sento criticare moltissime case editrici perché non mantengono le copertine originali dei libri o perché usano carta non al massimo della qualità e, se da una parte queste persone hanno ragione, dall'altra mi dico: i problemi sono già tanti, perché non cerchiamo di accontentarci di quello che abbiamo quando in ogni caso si tratta il più delle volte di un buon prodotto?

Allora, ho soddisfatto la vostra curiosità?
Voi cosa pensate dell'editoria italiana?

18 commenti:

  1. Condivido pienamente il tuo pensiero. È vero i problemi ci sono e sono tanti, ma siamo bravi a criticare, perché non ci concentriamo sugli aspetti positivi? Da quando ho il blog, ho notato aspetti mai presi in considerazione. Per esempio prima non mi sarei mai fidata di una piccola casa editrice, ma adesso invece leggo tantissimi libri di questi editori perché noto l'impegno e la serietà con cui fanno il loro lavoro. Dai, direi che non siamo proprio da buttare!

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    1. Io non conoscevo le piccole case editrici prima di aprire il blog. Sono contenta di essermi avvicinata ad esse! Compro molti più libri di case minori ora!

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  2. Ciao :) Direi che il tuo è davvero un ottimo post! Ammetto di non aver mai pensato molto all'editoria italiana (ormai tendo a comprare i libri solamente in lingua, per motivi personali) ma ritengo che non sia così orribile come si dice :/ La newton Compton cerca di tradurre anche velocemente molti libri famosi in America, la collane fantasy sono abbastanza buone direi (di autori fantasy ce ne sono parecchi e tendono a considerarli molto) e molte case editrici piccoline sponsorizzano solamente autori italiani... penso che cercando bene si trovi un po' tutto alla fine... Ok forse l'interruzione delle saghe è un po' odiosa, ma alla fine non sta molto a loro deciderlo... Nel senso, se un libro non vende e si spendono troppi soldi per continuare la saga spesso preferiscono dare spazio ad altri prodotti... non so, non sono nell'editoria...

    L'unica cosa che mi da DAVVERO FASTIDIO è che in Italia non ci siano audiolibri. Ho iniziato ad ascoltarli di recente e non ne trovo nessuno letto in italiano che non costi come minimo 40 euro!! Maaaa questa è un'altra storia xD
    Ti saluto e la prossima settimana continuo a proporre domande anche io (o magari sempre la stessa, vediamo :D)
    Ciao!
    -G

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    1. Purtroppo hai ragione nel dire che il fattore saghe non è troppo collegato alle case editrici in sé, quanto al fattore vendita.
      Per quanto riguarda gli audiolibri, alla Feltrinelli qui a Perugia ce ne sono tantissimi! Anche se si tratta quasi solo di classici!
      Aspetto la tua prossima domanda eheheheh

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  3. Anch'io ormai acquisto le saghe solo se sono complete anche se mi tocca aspettare decenni poi per leggerle...

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    1. Ti capisco tantissimo. Ho dei volumi di serie che non sono ancora totalmente uscite, ma per la maggior parte si tratta di regali o magari qualche vincita a dei giveaway. Spero che le pubblicheranno per intere, mi dispiacerebbe non leggerle!

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  4. Concordo in tutto. E adessovhe faccio parte di questo mondo ho trovato tante piccole CE che trovo fantastiche;)

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    1. Probabilmente questa è una delle cose positive dell'aver aperto un blog letterario!

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  5. Vorrei far notare una cosa buona portata dall'autopubblicazione: ho cominciato a scrivere nel 1996 e un paio di anni dopo, quando ho proposto il mio romanzo (poi pubblicato dalla Nord), alle varie CE, fra gli autori italiani girava questo detto:" Le case editrici non ci pubblicano, le librerie non ci vendono, i lettori non ci leggono." L'autopubblicazione ha dimostrato agli editori quanto fossero in torto sul primo punto e di conseguenza in libreria si vedono molti più autori italiani, devo dire finalmente!
    Il rovescio della medaglia è naturalmente la poca cura di molti prodotti e il livello generale di editing, a volte davvero frettoloso, anche quando c'è una CE coinvolta.
    Per quanto riguarda gli audiolibri, insieme a Miriam Rizzo, che scrive ma è anche una bravissima narratrice, abbiamo trasformato in audiolibro uno dei miei racconti, "Nel Buio", ascoltabile gratuitamente su YouTube. L'interesse che abbiamo suscitato è stato modesto. Il formato audio in Italia non ingrana ed è per questo che nessuno ci investe.

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    1. Leggo molti libri autopubblicati, quindi non posso che essere d'accordo!
      Per gli audiolibri invece io sono tra quelle persone che non li ascoltano, un po' per mancanza di tempo, un po' perché tendo a distrarmi quando ascolto gli altri leggere e quindi preferisco farlo da sola!

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  6. Ho notato anche io che le piccole CE danno spazio a gli autori italiani, anche se la Newton ultimamente anche lei pubblica qualcosa. E io parlo in particolar modo dei generi che vanno di moda adesso, che anche autori italiani scrivono, non vedo perché non investire in autori italiani quando il genere oltreoceano è lo stesso.
    Io mi faccio abbindolare spesso dalla cover, non riesco a farne a meno >.>

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    1. Sì, la Newton ha molti lati positivi sotto questo punto di vista, anche se spesso viene criticata per altro.
      Per quanto riguarda le cover siamo sulla stessa barca ahahhaha

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  7. Ciao! Anch'io temo sempre di vedere serie interrotte, soprattutto perché mi scoccia iniziarle in italiano e poi doverle proseguire in lingua avendo così in libreria libri diversi di una stessa serie (lo so, sono pazza >.<), quindi preferisco iniziare con una lingua e proseguire con quella. E' vero che a volte ci lamentiamo troppo, le cover terribili sono una di queste, per quanto riguarda la carta non conoscevo le lamentele e ad essere sincera io vorrei che fosse usata solo carta reciclata per salvaguardare anche l'ambiente.
    I prezzi sto notando che alcune CE li stanno davvero aumentando, prezzi da tagliarsi le vene a libro, ma questo capita anche in altri paesi, purtroppo, quindi possiamo dire che è un problema generale. Per il resto anche a me dispiace leggere sempre lamentele di tutto, ci stanno due battute su cover e titoli, ma del resto siamo comunque fortunati per il vasto catalogo che abbiamo a disposizione =)

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    1. E' bello sapere che in fondo non tutti abbiamo questa visione negativa di ogni cosa!!!

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  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  9. Sono piuttosto d'accordo con il tuo pensiero, però devo dire che sul fattore serie interrotte la colpa in parte è anche delle ce. Credo che loro non pubblicizzino alcuni libri abbastanza. Prendiamo come esempio After. Non l'ho letto perché so che passarei tre quarti del libro a voler gettarlo dalla finestra, ma da quello che ho letto in giro mi sembra un libro brutto. Intanto continua a vendere e questo perché la ce lo sta pubblicizzando alla grande. Purtroppo non accade lo stesso con altri libri che meritano davvero, come, per farti un esempio, Tenebre e ghiaccio o Il trono di ghiaccio. E non lo dico perché sono libri che ho adorato, ma per dei semplici motivi: sui blog si leggono solo recensioni positive, ma soprattutto sono libri famosissimi all'estero. Addirittura di Tenebre e ghiaccio esiste una serie spin-off che sta avendo più successo della serie principale. Insomma, tutto questo per dire che forse le ce dovrebbero cercare di pubblicizzare di più i loro libri, magari servendosi anche dei blogger. Secondo me non hanno ancora capito che i blog di libri sono una risorsa preziosa per loro! E, a proposito di questo, ti faccio una domanda. Cosa ne pensi tu del rapporto tra blogger-casa editrice? So che avrei dovuto postare la domanda la prossima settimana, ma sicuro che lo dimentico u.u

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