Chi sono?


io Mi chiamo Ilenia e sono una ragazza umbra estremamente curiosa, amante degli animali, della natura, delle scienze, del cibo, dei giochi da tavola/videogiochi e dei libri. Amo leggerli, viverli e respirarli. Non ho un genere preferito ed ho sempre pensato che cercare di abbracciare la lettura nel suo insieme sia un enorme pregio. Ammetto, però, di avere qualche difficoltà con alcuni generi, come gli erotici, gli storici e i gialli (che leggo più raramente rispetto agli altri). In questo blog scrivo della mia passione librosa, con recensioni e rubriche. Che altro posso dirvi di me? Sono laureata in Lingue e culture straniere e in Scienze socioantropologiche per l'integrazione e la sicurezza sociale. Non so ancora come sarà il mio futuro, ma sono molto determinata a scoprirlo. Ho la sfortuna nel sangue, ma cerco di sorridere alla vita!

sabato 30 giugno 2018

Recensione: 'La carezza leggera delle primule' di Patrizia Emilitri

Buongiorno lettori! Ieri mi sono messa a leggere un po' ed ho concluso questo libro, giusto in tempo per inserirlo tra le letture di Giugno! 
Si tratta di un volume che avevo acquistato circa quattro anni fa con un buono Amazon che mi era stato regalato per Natale e forse il fatto che la curiosità era scemata in questi anni era un segno, perché il libro non mi è piaciuto per nulla!

Titolo: La carezza leggera delle primule
Autore: Patrizia Emilitri
Pagine: 255
Prezzo: € 15,90
Editore: Sperling&Kupfer

TramaL'aria è gelida, a ricordare che l'inverno non è ancora finito. Un cielo plumbeo incornicia i pensieri di Claudia. Il sole sarebbe stato fuori luogo, nel giorno del funerale di sua madre. Lacrime, formalità, pratiche da sbrigare: il triste copione va in scena. Ma qualcosa di insolito accade quel pomeriggio stesso, quando Claudia riceve una strana busta accompagnata dalla lettera di una sconosciuta. La donna le affida un manoscritto inedito, una storia straordinaria di cui la ragazza, aspirante scrittrice, potrà servirsi per arrivare al successo. Clorinda è ricoverata in una casa di riposo. Ormai la sua vita è quasi tutta alle spalle, così almeno credono gli altri. Ma lei nasconde un segreto che è arrivato il momento di svelare. Una vicenda che ha radici molto lontane, nel giorno in cui Clorinda ha sfidato il proprio destino, scampando alla morte. Per farlo, si è servita di un vecchio quaderno di ricette appartenuto a una donna accusata di stregoneria, e ha attirato su di sé una terribile condanna. Ora, dopo tutti quegli anni, ha finalmente trovato la persona cui consegnare la propria storia. Qualcuno che condivide con lei molto più di quanto possa immaginare. Qualcuno che, come è stato per lei in passato, dovrà fare una scelta pericolosa. Una storia al confine tra realtà e sortilegio, un romanzo che racconta di donne al bivio tra ciò che è giusto e ciò che vogliono davvero.

Recensione:

Okay, partiamo dalle cose positive, anche se non sono molte. 
Questo libro ha un'ottima idea alla sua base: sin dalle prime pagine mi ha incuriosita molto la faccenda della donna maledetta alla ricerca dell'unica via per poter spezzare questa pietra che si porta dietro da tutta un'eternità. Sembrava un'idea interessante anche quella del libro nel libro e delle ricette, però il problema è che questa storia mi è piaciuta per soltanto le prime pagine. Credo di essere arrivata a sopportarla fino a circa un centinaio di pagine, poi è diventata troppo, troppo noiosa. 
Ci sono intere parti in cui vengono narrate cose che per il lettore non fanno alcun cambiamento nella storia. Capisco il voler narrare tutta la vita di Clorinda, ma questa idea posso accettarla fino ad un certo punto. Era davvero necessario raccontare ogni suo singolo spostamento, ogni sua singola locazione di lavoro e quant'altro? Forse l'autrice, almeno per me, avrebbe dovuto fermarsi ai momenti principali della lunga esistenza di Linda, ma ormai il gioco è fatto. La cosa positiva è che il libro scorre abbastanza velocemente, anche nelle parti più noiose.
La cosa su cui voglio soffermarmi un momento è il personaggio principale. No, non parlo di Clorinda, che nella sua maledizione è quasi comprensibile con il suo egoismo ed il suo menefreghismo verso chiunque, anche verso i suoi stessi figli e la sua stessa famiglia. Il personaggio su cui voglio scrivere un paio di righe è Claudia, che tra le due è indubbiamente la più egocentrica. 
Sono rimasta sconvolta dal fatto che, nonostante Clorinda le stesse raccontando cose sconvolgenti e le stesse svelando anche cose incredibili ed assurde riguardo la sua famiglia, Claudia ci riflette solo pochi istanti, perché non fa altro che pensare al suo successo. Tutto il libro nasce dall'idea che Clorinda lasci in eredità la storia della sua vita a Claudia, che finalmente potrebbe farne un best seller e realizzare il suo sogno di essere una scrittrice famosa. Questa idea le ronza in testa per tutto il tempo, anche nei momenti più imbarazzanti e più sconvenienti, Claudia pensa soltanto a se stessa. Si concede un nanosecondo per piangere i suoi cari e poi la sua mente torna ad un solo punto: l'essere ricca e famosa. Onestamente si tratta di un comportamento che mi ha scocciata abbastanza.
Il libro è costellato di belle frasi che fanno un po' da monito ed un po' da insegnamento per il lettore, ma purtroppo a me non è piaciuto molto. Un vero peccato, perché all'inizio sembrava promettere bene.

8 commenti:

  1. Mi spiace davvero! Pensavo si trattasse di una bella lettura...

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  2. con questo libro partecipo al progetto libro sparpagliato, sono l'ultima del gruppo e mi arriverà nei prossimi mesi. non ne parla bene quasi nessuno purtroppo :(

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  3. Che peccato quando una bella trama è resa in modo sconclusionato.

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