Buongiorno amici, da oggi riprende un po' più regolarmente l'attività qui sul blog, visto che Gennaro è tornato a Torino (purtroppo) ed io ho ripreso a leggere (unica cosa positiva della sua assenza). Come primo libro dell'anno ho scelto un volume che giaceva ormai da parecchi anni su uno dei miei scaffali e lo ho iniziato convinta di andare a leggere qualcosa, ma trovando tutt'altro. Questo perché la trama è totalmente fuorviante. Il problema, però, non è soltanto questo... Di seguito vi spiego perché Fake. Falsi profili non mi è proprio piaciuto ed io non ho iniziato nel migliore dei modi il mio anno di letture.
Titolo: Fake. Falsi profili
Autore: Adriana Merenda
Pagine: 272
Prezzo: € 15,00
Editore: Piemme
Trama: "Io non sono su Facebook, non ne so niente, te lo giuro." "E allora come fai a esserci?" "Non lo so!" Giada lo disse in un modo così disperato che Giacomo capì che era sincera. "Allora c'è una che si chiama come te. E ragiona come te. E dice le cose che diresti tu. Si è sostituita a te completamente." A Giada sembrava tutto irreale, esagerato e quindi finto, e in un certo senso lo era. Era aereo, impalpabile, eppure vero perché scritto lì, su quel maledetto schermo che era impossibile toccare. Forse si poteva far finta che non fosse scritto. Che fosse tutto un gioco. O tutto falso, frutto di una mente malvagia che non si mostrava e lasciava solo dei segnacci. Che però nessuno ignorava.
Fake. Falsi profili , secondo la trama, si presenta come la storia di Giada, una ragazzina a cui qualcuno ha rubato l'identità su Facebook. Bhe, essenzialmente la trama è un flop gigantesco per due motivi: innanzitutto è un pezzo del capitolo 15, copiato e messo lì senza alcun senso logico, dopodiché non rispecchia nemmeno la realtà del libro. Realtà di cui vi parlo subito.
La storia si apre subito con la scomparsa di Marcella, che sia nella parte narrata da Giada che nella parte narrata da se stessa, è la protagonista indiscussa del romanzo. La sua scomparsa lascia sconvolta la sua famiglia e nella prima metà del libro, attraverso gli occhi di un'ingenua Giada, captiamo alcune cose di Marcella, un personaggio a suo modo grottesco. Marcella è una ragazzina di quelle che potrebbero essere tante: fissata con internet, si è creata una vita parallela falsificando profili e giocando con ragazzi e uomini; questo finché un giorno il suo falso mondo le se rivolta ovviamente contro. La sua storia parla di argomenti forti che vanno dall'isolamento, alla dipendenza, fino allo stupro ed all'esigenza di scappare perché in casa non ci si sente accettati. Questi sono tutti temi molto importanti e da un libro che parla di certe cose io mi aspetto una forte empatia con i personaggi ed un alone di tristezza. Al contrario, questo libro mi ha donato soltanto confusione, una certa rabbia e non è riuscito nemmeno a farmi empatizzare con i personaggi. Trovo che Marcella sia una ragazzina capricciosa, a cui semplicemente piace essere al centro dell'attenzione. Anche se sono dispiaciuta per tutto ciò che le è accaduto (perché sono pur sempre un essere umano), non ho sentito il bisogno di conoscere il suo punto di vista che, in tutta la seconda metà del libro, non ha fatto altro che peggiorare il parere che avevo di lei. Un esempio: la ragazza scappa di casa e, dopo tutto ciò che le è accaduto, non solo continua a fidarsi di qualsiasi persona incontra, ma i suoi pensieri più frequenti sono non sono abituata a non essere riconosciuta per strada, io che stavo sempre al centro dell'attenzione e tutti mi notavano e sicuramente mi staranno cercando perché dovrò sicuramente mancare a tutti, ma non mi frega niente di come stanno a casa. Ora, onestamente io non sono riuscita ad entrare in sintonia con lei che dopo il gran casino che ha fatto ha come preoccupazione più grande il fatto di non essere abituata ad essere invisibile perché era troppo figa per non essere notata. Che poi, se il problema fosse solo questo non mi sarei nemmeno allontanata così tanto da lei, però non posso dire altro o finirei per fare spoiler. Che poi, onestamente, figa figa e poi i suoi amici di scuola nemmeno vogliono 'perdere tempo' a cercarla.
L'altro personaggio più usato dall'autrice è Giada, compagna di banco di Marcella. Onestamente il motivo per cui ho deciso di dare due e non uno al libro è proprio la presenza di questa ragazzina che è stata tradita dalla sua amica. Ho sentito mie la sua tristezza, la sua preoccupazione e la sua rabbia. Almeno con lei sono riuscita a provare qualcosa.
Oltre i personaggi, questo libro non mi ha presa nemmeno per lo stile che spesso mi è sembrato confusionario, come se mancasse della punteggiatura, ma non per errore. Alcune frasi sono contorte. Non che il libro non scorra, però il tutto mi ha lasciato una sensazione di confusione addosso.
Per finire, un appunto sul finale che... semplicemente non c'è! Mi spiego meglio. Il finale c'è, ma non è quello che un lettore si aspetta da una storia simile: viene lasciato aperto, vengono fatte delle allusioni, ma non ci è dato sapere cosa farà effettivamente Marcella. Insomma, tranne che per la presenza di Giada, questo libro per me è un enorme no.
Può essere una Marcella bipolare o sotto effetto di qualche stupefacente?
RispondiEliminaHo bisogno di uno spoiler sul finale, Marcella torna? Avrà di nuovo quell'attenzione che cerca? Questo libro e' peggio di Beautiful ��
Credo di essere appena morta (come se 'Marceella non deve fuggire' non fosse bastato) ahahahahahahahahahahahahahah
EliminaLetto tanto tempo fa. Concordo con il tuo parere, non vale più di 2 steline.
RispondiEliminaA tanto tempo di distanza non mi è rimasto molto di questo libro.
Devo dire di esserci rimasta molto male, in generale proprio.
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