Buongiorno lettori! In questi giorni ho letto un libricino davvero dolce ed oggi voglio parlarvene! Si tratta di una storia per bambini che sarà in grado di strappare più di un sorriso anche ad ogni adulto che la leggerà.
Autore: Giuseppe Giacalone
Illustazioni: Annalisa Nardelli
Pagine: 46
Prezzo: € 12,00
Editore: BookaBook
Trama: Leo ama leggere in mare aperto, a bordo di una barchetta di legno che il nonno poeta gli ha lasciato in dono prima di morire. Una mattina vede passare qualcosa di enorme sotto di lui. Ne è sicuro: ha visto una balena! Eccitato come non mai, torna in paese per urlarlo ai quattro venti. I primi che incontra sono quattro pescatori, che, seppur molto increduli, lo accompagnano uno per volta in ricognizione. Nessuna balena, però, compare: quella cosa scura deve essere stata un inganno della vista, un abbaglio. Leo si convince d’esser rimasto vittima della propria fervida immaginazione, e così il giorno dopo ritorna al suo libro come se nulla fosse… Età di lettura: da 10 anni.
Leo e la balena è una di quelle storie che lascia il lettore tra sogno e realtà. Nulla di ciò che vive Leo è reale, eppure al tempo stesso tutto lo è. Il libro si estende in appena un paio di giorni e il piccolo Leo porta il lettore nella sua mente dove la fantasia diviene qualcosa di tangibile con cui non soltanto il bambino, ma anche il lettore, può interagire.
Leo è un protagonista di cui, data la lunghezza estremamente ridotta del racconto, ci viene raccontato poco. Di lui sappiamo che si tratta di un bambino che ama la lettura ed il mare, così come suo nonno amava il mare e la poesia. Nella mente di questo giovanissimo attore ci troviamo difronte ad un monologo che diviene un dialogo. Leo, infatti, parla costantemente in forma diretta con suo nonno, deceduto precisamente un anno prima del giorno in cui è ambientata la storia. Ho trovato davvero dolce questa cosa ed il mio animo si è diviso tra la tenerezza e l'ammirazione, perché nonostante le lacrime non manchino, il protagonista di questa storia ha vissuto con una forza incredibile la sua enorme perdita, insegnando ai suoi spettatori che quando chi ci lascia lo fa con serenità, sapendo di aver fatto tutto ciò che desiderava nella sua vita, allora noi dobbiamo trovare la forza di accettare la sua dipartita.
Il racconto non si sofferma troppo sul lato triste, però, e si concentra di più sull'aspetto fantastico: Leo scorge una balena in un mare dove le balene non dovrebbero esistere e questo suo avvistamento dà origine ad una serie di incontri tra il piccolo e dei pescatori, i quali non si fidano minimamente della parola del bambino. A volte (troppo spesso, ad essere sinceri) gli adulti tendono a sminuire ciò che raccontano i più piccoli, come se la verità appartenesse soltanto al mondo di chi è già cresciuto. Il rapporto tra i pescatori e Leo segue esattamente questo pensiero e lascia il lettore in balìa di una sensazione molto particolare, perché anche chi legge non è sicuro di ciò che viene narrato: Leo ha davvero visto la balena? La mente dice forse no, ma il cuore risponde con un sorriso e ascolta con attenzione i desideri e i sogni di un bambino. Sarete voi a decidere, accompagnando con le vostre sensazioni una storia veloce, breve, ma narrata in modo tale da rendere il lettore subito partecipe di ciò che accade.
Sembra molto carino; ottima recensione, grazie
RispondiEliminaTe lo consiglio molto!
EliminaGrazie per la bella recensione. Il confine tra realtà e immaginazione non è mail stato così sottile...
RispondiElimina<3
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