Recensione: 'Black Ice' di Becca Fitzpatrick

Buongiorno lettori! Finalmente ce l'ho fatta!! Ci ho messo una settimana, ma sono riuscita a finire questo libro!

Titolo: Black Ice

Autore: Becca Fitzpatrick

Pagine: 356

Prezzo: € 16,90

Editore: Piemme Freeway

Trama: Britt si è preparata per più di un anno a un trekking sul Teton Range. Quello a cui non era preparata, però, è scoprire che Calvin, il suo ex ragazzo e unico grande amore, si unirà a lei. Prima che Britt abbia tempo di esplorare i propri sentimenti, si scatena una terribile tormenta che la obbliga a rifugiarsi in una baita sperduta. Peccato che gli occupanti, entrambi giovani e molto affascinanti, siano anche due fuggitivi decisi a prenderla in ostaggio. Britt sa che la conoscenza dei sentieri e l'attrezzatura da trekking che ha con sé rappresentano la sua assicurazione sulla vita, e che deve solo resistere abbastanza a lungo perché Calvin la raggiunga, eppure... In una disperata corsa contro il tempo e il freddo, Britt scoprirà che sotto la neve si nascondono moltissimi segreti e che forse il suo rapitore, la cui gentilezza è decisamente seducente, non è quello che sembra.

Recensione:

Allora, da dove iniziare? Questo è uno di quei volumi che, una volta terminati, lascia una confusione totale in testa.

Devo dire che l'idea di base di questo libro non è nemmeno male, a parte il fatto che è stata sentita e risentita. La cosa che non lo rende particolarmente interessante è il fatto che, oltre la storia, c'è un insieme di fattori che non ho davvero sopportato. In primis, i personaggi.

Ho sviluppato per tutto il corso del libro un odio particolarmente forte verso Calvin e tutta la sua famiglia, soprattutto verso Korbie: insopportabile, odiosa e spocchiosa ragazzina antipatica! 

Anche la protagonista non è da meno, con tutte le sue scenate senza senso. Che se solo aprisse il cervello e si guardasse in torno, capirebbe un sacco di cose utili per la sua situazione.

L'altra cosa che mi ha convinto poco è questo amore platonico che sboccia tra due perfetti sconosciuti. In realtà il fatto in sé non è preoccupante, perché questa è una cosa che può succedere veramente. Il fattore poco convincente è il modo in cui si conclude la storia. Tra l'altro, la ragazzina viene rapita, quasi ammazzata, quasi sbranata, sparata, morta congelata, disidratata, di fame.. E il tutto non sembra lasciarle nemmeno un minimo segno di trauma. Sinceramente è la cosa che mi ha lasciato più senza parole.