Chi sono?


io Mi chiamo Ilenia e sono una ragazza umbra estremamente curiosa, amante degli animali, della natura, delle scienze, del cibo, dei giochi da tavola/videogiochi e dei libri. Amo leggerli, viverli e respirarli. Non ho un genere preferito ed ho sempre pensato che cercare di abbracciare la lettura nel suo insieme sia un enorme pregio. Ammetto, però, di avere qualche difficoltà con alcuni generi, come gli erotici, gli storici e i gialli (che leggo più raramente rispetto agli altri). In questo blog scrivo della mia passione librosa, con recensioni e rubriche. Che altro posso dirvi di me? Sono laureata in Lingue e culture straniere e in Scienze socioantropologiche per l'integrazione e la sicurezza sociale. Non so ancora come sarà il mio futuro, ma sono molto determinata a scoprirlo. Ho la sfortuna nel sangue, ma cerco di sorridere alla vita!

venerdì 29 novembre 2019

Recensione: 'Mangia crepa ama' di Jesse Petersen

Buongiorno lettori! Mentre mi dedico allo studio ed alla lettura de Il priorato dell'albero delle arance, vi lascio il mio parere sull'ultimo volume della trilogia di Jesse Petersen dedicata all'apocalisse zombie. Come sempre, non troverete spoiler di alcun tipo nella recensione!


Titolo: Mangia prega ama
Serie: Finché zombie non ci separi #3
Autore: Jesse Petersen
Pagine: 238
Prezzo: € 9,90
Editore: Multiplayer.it Edizioni
Traduzione: Veronica La Peccerella

TramaSarah e David sono sopravvissuti all'apocalisse zombie. Sono rimasti fianco a fianco combattendo non-morti, scienziati pazzi e persino mostri bionici, finché non è successo l'impensabile. Un morso di zombie. Ma neanche questo è riuscito a fermarli. Ora, con una possibile cura a disposizione, sono diretti a est, in cerca di una zona sicura dietro il chiacchierato "Muro". Si sentono anche piuttosto ottimisti a riguardo... questo finché Dave non smette di mangiare e inizia a sollevare oggetti enormi.


In Mangia crepa ama prosegue la pericolosa spedizione di Sarah e David attraverso quello che ormai è diventato il mondo degli zombie. In questo volume incontriamo nuovi personaggi, alcuni dei quali si dimostreranno di fondamentale importanza nonostante qualche segreto nascosto. Nicole è molto interessante ed altrettanto lo è la rock star, che mi ha sorpresa in più punti.
David e Sarah mi sono piaciuti, come sempre, anche se, a causa degli eventi trascorsi, qui troviamo un David diverso. A tratti meno sveglio, a tratti totalmente l'opposto. Mi è piaciuto come hanno sviluppato il suo personaggio dopo ciò che gli è successo nel secondo volume, perché dona alla storia una sfumatura ancora più 'pazzoide', in tinta con tutto il resto. Sarah è indubbiamente più apprensiva rispetto che nei due volumi precedenti (chi non lo sarebbe al posto suo?), ma riesce comunque a mantenere il suo lato umoristico e delizia il lettore con battute e divagazioni davvero divertenti.
Tutta la trilogia, senza esclusione di quest'ultimo libro, spicca per la sua ilarità che riesce a far divertire il lettore in tantissimi punti, facendogli dimenticare il sentimento di apprensione che dovrebbe provare leggendo di un'apocalisse zombie. Devo dire che è davvero difficile per me abbandonare una serie che mi ha fatto ridere così tanto.
La trama è come sempre ricca di colpi di scena e devo dire che Mangia crepa ama è in assoluto il volume con più svolte inaspettate, sia a livello di storyline che a livello di personaggi. Dall'inizio alla fine la storia tiene il lettore incollato alle pagine, aiutandolo a divorare il volume anche grazie alla narrazione spedita dell'autrice e grazie al fatto che la trama, ormai familiare, si dirama sempre più fino ad arrivare alla conclusione che, devo dirlo, mi ha lasciata in parte serena ed in parte... interdetta.
Seppure il volume mi abbia riempito di emozioni e mi sia piaciuto tantissimo, non sono riuscita ad andare oltre la valutazione già data ai suoi precedenti perché l'autrice prende un po' troppa velocità nelle ultime pagine: la storia cambia da una pagina all'altra e dopo tutto ciò che abbiamo vissuto insieme a Sarah e David mi aspettavo di certo un finale più preciso, che lasciasse meno immaginazione e più certezze. Avrei voluto qualcosa di diverso per i miei amati protagonisti, eppure in un certo senso sento che l'autrice abbia fatto esattamente ciò che andava fatto: non essere banale.

2 commenti:

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