Chi sono?


io Mi chiamo Ilenia e sono una ragazza umbra estremamente curiosa, amante degli animali, della natura, delle scienze, del cibo, dei giochi da tavola/videogiochi e dei libri. Amo leggerli, viverli e respirarli. Non ho un genere preferito ed ho sempre pensato che cercare di abbracciare la lettura nel suo insieme sia un enorme pregio. Ammetto, però, di avere qualche difficoltà con alcuni generi, come gli erotici, gli storici e i gialli (che leggo più raramente rispetto agli altri). In questo blog scrivo della mia passione librosa, con recensioni e rubriche. Che altro posso dirvi di me? Sono laureata in Lingue e culture straniere e in Scienze socioantropologiche per l'integrazione e la sicurezza sociale. Non so ancora come sarà il mio futuro, ma sono molto determinata a scoprirlo. Ho la sfortuna nel sangue, ma cerco di sorridere alla vita!

lunedì 31 maggio 2021

Recensione: 'La biblioteca delle anime' di Ransom Riggs

Buongiorno lettori e buon inizio settimana! Avete passato un bel weekend? Io ieri sono stata una giornata in riva al mare e mi sono molto divertita! Oggi però si torna al lavoro e in pausa studio ne approfitto per lasciarvi il mio parere sul terzo volume di Miss Peregrine e la casa dei ragazzi speciali.


Titolo: La biblioteca delle anime
Serie: La casa dei ragazzi speciali #3
Autore: Ransom Riggs
Pagine: 492
Prezzo: € 18,00
Editore: Rizzoli

TramaL'avventura cominciata con "Miss Peregrine. La casa dei ragazzi speciali", e proseguita con "Hollow City", trova, in questo terzo libro, un finale eccitante, pieno di suspense. Jacob, il protagonista sedicenne, che ha appena scoperto di essere dotato di un nuovo, straordinario potere, intraprende un rocambolesco viaggio per andare a salvare i suoi amici Speciali tenuti prigionieri in una fortezza apparentemente inespugnabile. Con lui ci sono l'adorata Emma Bloom, la ragazza capace di creare il fuoco con la punta delle dita, e Addison MacHenry, il cane dotato del fiuto giusto per seguire la traccia lasciata dagli Speciali rapiti. Insieme, i tre si lasciano alle spalle la Londra moderna per infilarsi nei vicoli labirintici di Devil's Acre, i bassifondi più abietti dell'Inghilterra vittoriana: infatti, sarà proprio qui che il destino dei ragazzi Speciali di ogni luogo ed epoca dovrà essere deciso una volta per tutte. Come i primi due romanzi della saga, "La biblioteca delle anime" è un fantasy ad alto tasso di emozione impreziosito da bizzarre fotografie vintage. 


Quella di Miss Peregrine continua a rivelarsi una serie davvero particolare, dove modernità e passato si mescolano fino a creare un quadro surreale. Il tutto, ovviamente, sempre accompagnato dalle atmosfere dark create dall'autore ed accompagnate dalle fotografie che ormai contraddistinguono questa saga.
Con La biblioteca delle anime siamo ormai al terzo capitolo della serie, quello che inizialmente doveva essere l'ultimo, ma che si è poi tramutato in un volume centrale. La storia in sé si conclude e nei tre volumi successivi mi aspetto di ritrovare situazioni nuove, seppure con gli stessi protagonisti. 
A proposito di questi ultimi, per la prima volta il lettore si trova difronte ad una storia con personaggi molto limitati: dei bambini rimangono soltanto Jacob ed Emma, che ormai conosciamo molto bene, e al loro fianco conosciamo Sharon e Bentham due uomini totalmente opposti tra loro, ma allo stesso tempo abbastanza simili da far venire dubbi al lettore riguardo la loro fedeltà. Ovviamente soltanto alla fine si scopriranno le loro intenzioni, ma in generale devo dire di aver apprezzato soprattutto la figura di Sharon perché lo ho trovato divertente. Si tratta sicuramente di un di quei personaggi che quando si allontanano fanno sentire la loro mancanza.
Tutta la storia è narrata ancora una volta in Inghilterra, in particolar modo a Devil's Acre, una cittadina distrutta dalla vergogna, dalla povertà e, soprattutto, dalla presenza degli Spettri. E' in questo luogo che scopriremo finalmente i tasselli mancanti della storia narrata da Riggs, che attraverso colpi di scena ed uno stile scorrevole accompagna il lettore ad un finale molto dolce ed inaspettato.
A proposito di stile, Ransom Riggs ha una caratteristica alquanto assurda: riesce a parlare per pagine e pagine della stessa cosa senza farti pesare la lettura. Probabilmente se non si fosse perso (come sempre) in chiacchiere il libro sarebbe stato lungo almeno un terzo in meno, ma la cosa assurda è che nonostante questo il lettore non si rende conto delle pagine che passano. A volte viene da pensare 'Questa parte l'ha aggiunta per allungare?', ma mai in senso cattivo. Incredibilmente Riggs riesce a tenere alta l'attenzione del lettore, nonostante in tutta la prima parte del libro ci siano in realtà solo pochi accadimenti.

2 commenti:

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