Buongiorno lettori! Un'altra settimana sta per concludersi in pieno umore depresso post-trauma da test non riuscito. Comunque, in questo sabato è finalmente giunto il momento di riprendere in mano la mia personale rubrica Into the shelves che, per chi non lo ricordasse o per chi è nuovo, è costituita da tutta una serie di post in cui vi presento dei determinati particolari della mia libreria, scegliendo io stessa un tema o seguendo i vostri consigli e le vostre curiosità.
E' una rubrica bisettimanale in cui andrò a presentare, volta per volta, ogni particolare della mia libreria.
Qui potete trovare tutti gli appuntamenti postati.
Into the shelves #18
Raccolte di racconti
Oggi ho pensato di parlarvi di un tipo di libri col quale ho un rapporto un po' problematico: la raccolta di racconti.
Il mio vero problema con questo genere di volumi è che non riesco ad abituarmi a una storia che subito è finita e mi ritrovo catapultata in un'altra. Purtroppo ho questo difetto per il quale non riesco mai ad immergermi interamente in una trama nelle prime pagine, ma mi ci vuole sempre un poco. Questa cosa, ovviamente, non può essere possibile coi racconti, cosa per cui, tra l'altro, mi spinge a non leggerli quasi mai nemmeno singolarmente.
Avrete notato, infatti, che sono davvero poche le recensioni di libri di questo tipo che ho postato nel blog e, quelle di cui vi ho parlato, non hanno riscosso un estremo successo.
Le uniche eccezioni sono state, fino ad ora, 'Amiamoci nonostante tutto', 'Le storie di Omnia' e 'Un gatto, un cappello e un nastro' che mi sono piaciute abbastanza, sopratutto perché le storie non erano troppo brevi.
Tra quelli che vi ho mostrato sotto trovate i tre che ho sopra citato, 'Il mistero di Sleepy Hollow' e 'Tutti i racconti' di Poe. Quello di Irving mi è piaciuto finché si trattava delle prime pagine di storia principale, poi i racconti mi hanno annoiata a morte, così come quelli di Poe. Quest'ultimo volume non sono mai riuscita a finirlo, anche se a volte mi sforzo di prenderlo in mano con scarso successo.
Ho altre raccolte di racconti che non ho ancora iniziato o che ho letto, ma molte sono sugli scaffali più alti della libreria e non sono riuscita a prenderle con facilità, mentre di altre me ne sono ricordata solo ora, sono sincera.
Il mio vero problema con questo genere di volumi è che non riesco ad abituarmi a una storia che subito è finita e mi ritrovo catapultata in un'altra. Purtroppo ho questo difetto per il quale non riesco mai ad immergermi interamente in una trama nelle prime pagine, ma mi ci vuole sempre un poco. Questa cosa, ovviamente, non può essere possibile coi racconti, cosa per cui, tra l'altro, mi spinge a non leggerli quasi mai nemmeno singolarmente.
Avrete notato, infatti, che sono davvero poche le recensioni di libri di questo tipo che ho postato nel blog e, quelle di cui vi ho parlato, non hanno riscosso un estremo successo.
Le uniche eccezioni sono state, fino ad ora, 'Amiamoci nonostante tutto', 'Le storie di Omnia' e 'Un gatto, un cappello e un nastro' che mi sono piaciute abbastanza, sopratutto perché le storie non erano troppo brevi.
Tra quelli che vi ho mostrato sotto trovate i tre che ho sopra citato, 'Il mistero di Sleepy Hollow' e 'Tutti i racconti' di Poe. Quello di Irving mi è piaciuto finché si trattava delle prime pagine di storia principale, poi i racconti mi hanno annoiata a morte, così come quelli di Poe. Quest'ultimo volume non sono mai riuscita a finirlo, anche se a volte mi sforzo di prenderlo in mano con scarso successo.
Ho altre raccolte di racconti che non ho ancora iniziato o che ho letto, ma molte sono sugli scaffali più alti della libreria e non sono riuscita a prenderle con facilità, mentre di altre me ne sono ricordata solo ora, sono sincera.
Anche voi fate fatica ad orientarvi nelle raccolte, o le apprezzate molto?
Per me dipende da come sono scritti i racconti e quanto mi coinvolgono ^_^
RispondiEliminaIl modo in cui sono scritti influenza molto anche me.
EliminaIo ho letto pochissime raccolte di racconti, non mi piacciono molto, non riescono ad emozionarmi :\ l'unica raccolta che mi ricordo con piacere è "Racconti del terrore" di Edgar Allan Poe. Lui sa come farmi venire i brividi, anche solo con 10 pagine >.<
RispondiEliminaDi Poe avevo letto con piacere la mini raccolta della Newton a 0,99€. Poi me l'hanno rubata e ho deciso di prendere questa. Però mi sono ritrovata male.
EliminaSì esatto quella che dico io è proprio quella a 0,99€ molto bella veramente :)
EliminaQuella è molto carina, mi piaceva un sacco! Non sai quanto odio chi me l'ha portata via!!
EliminaTutti i racconti di Poe è in libreria, e ho letto solo i primi racconti. Mi sono trovato abbastanza bene, ma ho comunque lasciato, non so perché.
RispondiEliminaPoe ha delle idee sicuramente geniali per le sue storie, ma a volte il modo prolisso in cui le scrive mi annoia un pò!
EliminaA me piacciono i racconti, ma come dici tu a volte è difficile immedesimarsi proprio perché le storie sono brevi. Secondo me la riuscita di un buon racconto dipende molto dall'abilità del narratore ^-^
RispondiEliminaVero! Purtroppo a volte gli autori di racconti partono lenti come se si trattasse di un romanzo e poi tirano le conclusioni in modo così veloce da disorientare chi legge.
EliminaNon sono una lettrice di racconti, mi piace quando vedo 200 o 300 pagine! ahahahahah
RispondiEliminaAhahah, sei come me!!
Eliminaciao
RispondiEliminanon sono una grande lettrice di racconti. Devo dire che certi racconti mi coinvolgono molto. Mi spiace per il test.
Grazie Roby
EliminaHo imparato a riapprezzare le raccolte di racconti solo negli ultimi anni, dopo essere stata un'avida lettrice di tomi dalle 200 pagine in su e possibilmente a più volumi.
RispondiEliminaI racconti sono come piccole patisserie, messe a confronto con la fettona di torta con la panna, se hai fame è la torta che ti devi mangiare, ma se hai voglia di goderti un piccolo piacere e apprezzarlo anche per la sua brevità ed essenzialità, ti ci vuole un racconto.
Consiglierei Stefano Benni per brevi risate surreali, Jumpa Lahiri per riflessioni ad ampio spettro sul mondo femminile indiano e Alice Munro per cupe storie senza peli sulla lingua.
Benni lo ho letto non mi è piaciuto molto, gli altri non li conosco, ma accoglierò con piacere il tuo consiglio!
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