Chi sono?


io Mi chiamo Ilenia e sono una ragazza umbra estremamente curiosa, amante degli animali, della natura, delle scienze, del cibo, dei giochi da tavola/videogiochi e dei libri. Amo leggerli, viverli e respirarli. Non ho un genere preferito ed ho sempre pensato che cercare di abbracciare la lettura nel suo insieme sia un enorme pregio. Ammetto, però, di avere qualche difficoltà con alcuni generi, come gli erotici, gli storici e i gialli (che leggo più raramente rispetto agli altri). In questo blog scrivo della mia passione librosa, con recensioni e rubriche. Che altro posso dirvi di me? Sono laureata in Lingue e culture straniere e in Scienze socioantropologiche per l'integrazione e la sicurezza sociale. Non so ancora come sarà il mio futuro, ma sono molto determinata a scoprirlo. Ho la sfortuna nel sangue, ma cerco di sorridere alla vita!

lunedì 4 maggio 2020

Recensione: 'Il grande Gatsby' di F. Scott Fitzgerald

Buongiorno amici e buon lunedì! Oggi torno da voi con una nuova recensione. Finalmente vi parlo di un classico e sono contenta, perché stavo rimanendo davvero indietro con la mia sfida personale per quanto riguarda questa categoria. Come sempre, vi ricordo che non sono qui per fare una critica letteraria, ma soltanto per parlare di cosa il libro mi ha trasmesso. Detto ciò, iniziamo!

Titolo: Il grande Gatsby
Autore: F. Scott Fitzgerald
Pagine: 125
Prezzo: € 0,99
Editore: Newton Compton Editori
Traduzione: Bruno Armando

TramaL’essenzialità, la finezza descrittiva e la nitidezza del procedimento narrativo (la storia è raccontata attraverso il punto di vista di Nick, vicino e amico di Gatsby), la creazione sapiente di personaggi indimenticabili hanno fatto ormai di questo romanzo un punto fermo, un “classico moderno”. Lo scenario è quello dei frenetici anni Venti, di cui Fitzgerald stesso e la moglie Zelda furono favolosi protagonisti tra New York, Parigi e la Costa Azzurra. Attraverso le sue feste brillanti e stravaganti, il lusso e la mondanità di cui si circonda, il «grande Gatsby», il misterioso, affascinante e inquieto protagonista, non mira tuttavia che a ritrovare l’amore di Daisy. Ma è possibile ricatturare il passato? Al di là della romantica suggestione, il sogno di Gatsby diventa emblema di un sogno di assolutezza, come l’originario “sogno americano” di un Mondo Nuovo, che, come ogni sogno di purezza astratta, la realtà frantuma e disperde.



E' abbastanza difficile per me mettere insieme questa recensione, perché seppur non mi sia dispiaciuto, questo libro non posso dire nemmeno che mi sia piaciuto. Lo ho trovato piacevole, una lettura tranquilla, senza troppe sorprese... forse fin troppo senza troppe sorprese.
Di certo Il grande Gatsby  non è come me lo aspettavo. Pensavo che dietro questa storia si nascondesse qualcosa di grandioso, un personaggio formidabile; invece Gatsby mi è sembrato un uomo abbastanza ordinario, la cui esistenza è basata su fantasie personali e su immagini altrui. Gatsby non è altro che la creazione di altre persone, la sua grandiosità è falsa tanto quanto le amicizie che stanno al suo fianco. Si tratta di un uomo di cui fino alla fine non si conosce appieno la vita, ma che comunque mi ha trasmesso tanta tristezza. In lui ho visto orgoglio e disperazione mescolati assieme, così come amore, passione e follia. Gatsby è un uomo dal volto contenuto, ma il cui animo è estremamente ricco di tante diverse emozioni che si mescolano assieme e raggiungono la superficie soltanto in rarissimi momenti.
La storia ci viene narrata dal punto di vista di Nick, un uomo abbastanza tranquillo che si ritrova per puro caso a vivere come vicino di Gatsby, di cui decide di narrare la storia. Questa scelta mi è piaciuta a metà, perché in realtà attraverso gli occhi di questo narratore la storia è abbastanza confusa e non si comprende appieno l'importanza di questo protagonista dal cuore agitato. Grazie a Nick, però, si capisce quanto sia effimero tutto ciò che circonda Gastby. Inoltre, vediamo un po' della vita della New York anni '20.
Oltre a loro due, sulla scena troviamo Daisy, che onestamente non mi ha lasciato nulla, se non una spiacevole sensazione di disagio. Daisy è una donna molto particolare, che fino alla fine non ci permette di capire se tenta di apparire confusa o se lo è davvero. Il suo personaggio non mi ha fatta impazzire, così come quello di suo marito e della sua amica.
La narrazione scorre piuttosto velocemente, nonostante si tratti di un testo non scritto con uno stile semplice. Nel corso della storia veniamo messi davanti ad una vicenda divisa tra dicerie e realtà, che si conclude in modo piuttosto inaspettato, particolarmente triste.
In generale, non posso dire che Il grande Gatsby non mi sia piaciuto, ma non posso nemmeno dire che mi sia piaciuto alla follia. Lo ritengo un libro interessante.


2 commenti:

  1. Ciao! A me questo romanzo, nonostante la sensazione di malinconia che mi ha lasciato, è piaciuto :-) Credo che il punto di forza del personaggio di Gatsby sia il fatto che insegua a tutti i costi un sogno, la cosiddetta "luce verde"... il che lo trasforma da un ordinario "viveur" degli anni '20 ad un personaggio che da tanti è stato considerato iconico. Forse per questo il protagonista lo ritiene un uomo più "puro" di tanti altri, come la cugina e suo marito, che sono marci fino al midollo. Comunque sono contenta che anche tu lo abbia trovato interessante :-)

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    1. Lo ho trovato interessante e mi è anche piaciuto, solo che in generale mi aspettavo qualcosa di più... non so, esplosivo?

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