Chi sono?


io Mi chiamo Ilenia e sono una ragazza umbra estremamente curiosa, amante degli animali, della natura, delle scienze, del cibo, dei giochi da tavola/videogiochi e dei libri. Amo leggerli, viverli e respirarli. Non ho un genere preferito ed ho sempre pensato che cercare di abbracciare la lettura nel suo insieme sia un enorme pregio. Ammetto, però, di avere qualche difficoltà con alcuni generi, come gli erotici, gli storici e i gialli (che leggo più raramente rispetto agli altri). In questo blog scrivo della mia passione librosa, con recensioni e rubriche. Che altro posso dirvi di me? Sono laureata in Lingue e culture straniere e in Scienze socioantropologiche per l'integrazione e la sicurezza sociale. Non so ancora come sarà il mio futuro, ma sono molto determinata a scoprirlo. Ho la sfortuna nel sangue, ma cerco di sorridere alla vita!

venerdì 27 agosto 2021

Recensione: 'Il messaggero' di Lois Lowry

Buongiorno lettori e buon venerdì! Finalmente ho concluso il tirocinio, quindi ora mi rimane da finire la tesi e concludere l'ultimo esame (diritto penale, leggermente complesso😅). Se tutto andrà bene la prossima settimana festeggerò! Prima di allora, però, volo basso e spero di riuscire a superare questo benedetto esame.
Tra una cosa e l'altra, in questo lungo periodo sono riuscita a leggere Il messaggero, terzo volume della serie The giver che a mio parere va sempre peggiorando. Vi spiego perché!


Titolo: Il messaggero
Serie: The Giver #3
Autrice: Lois Lowry
Pagine: 207
Prezzo: € 14,50
Editore: Giunti

TramaQuando Matty è arrivato al Villaggio sei anni prima era un ragazzino inquieto e ribelle che amava definirsi "la Belva fra le Belve". Ora è cresciuto sotto la guida del cieco Veggente ed è pronto per l'assegnazione del suo vero nome: "Messaggero". Ma qualcosa nel Villaggio sta cambiando: da quando al mercato si barattano i sentimenti con effimeri beni materiali, la comunità è diventata improvvisamente ottusa e caparbia. La società utopica che un tempo amava accogliere tutti i rifugiati e i derelitti sta innalzando un muro di isolamento. Matty è uno dei pochi capaci di districarsi nel fitto della Foresta e il suo compito ora è quello di portare il messaggio del drastico cambiamento ai paesi vicini e convincere Kira, la figlia del veggente, a tornare con lui al Villaggio, prima che sia troppo tardi. Ma la Foresta, che gli è sempre stata amica, si è rivoltata contro di lui, animata da una forza oscura e senziente, e Matty si trova a fronteggiare il pericolo armato solo di un nuovo potere che ancora non riesce completamente a gestire e a comprendere.



In questo terzo capitolo dedicato alla serie distopica di Lois Lowry il lettore si trova davanti ad un  villaggio, forse il più amorevole e comprensivo perlomeno finché non accade qualcosa di davvero brutto: la corruzione entra nei cuori degli abitanti e l'amore sembra lasciare il posto alla follia, all'odio e alla convenienza.
Come al solito l'autrice scrive accompagnando la sua storia ad una denuncia sociale, ricordando quanto oggi l'uomo sia attratto dall'interesse e dal vantaggio dimenticando così i suoi legami sociali, i sentimenti migliori, la compassione e l'amicizia. Attraverso Matty e personaggi che riportano il lettore ai libri precedenti, l'autrice vuole sottolineare ancora una volta l'importanza della cooperazione e della comunione: per vivere bene si deve instaurare un rapporto di fiducia e questo è possibile solo attraverso un vivere civile e il reciproco aiuto.
Questo terzo volume mi è sembrato molto scorrevole e mi ha confermato la semplicità (piacevole) della narrazione di Lois Lowry, ma si tratta di uno di quei casi dove il farsi leggere velocemente non indica il piacere al lettore. Per ora, infatti, devo dire che Il messaggero mi sembra il peggior libro della serie. Lo ho trovato noioso e molto monotono. Si tratta di un sorta di volume di passaggio dove nell'effettivo accade tutto e niente. Il finale, poi, mi ha dato l'impressione che l'autrice abbia voluto interrompere la narrazione solo per fare un quarto libro piuttosto di fermarsi a tre. Per un certo verso ho una lieve curiosità per ciò che l'ultimissimo volume della serie - Il figlio - potrebbe raccontare, ma sono bloccata all'idea di ritrovare l'ennesima storia poco accattivante.
Purtroppo devo dire che per me questa saga sembra andare sempre più scemando, in modo proporzionale con la mia attenzione. Nonostante Il messaggero sia molto breve io ho fatto una grande fatica per arrivare alla fine. Mi dispiace, perché nell'effettivo la trama di per sé non è che sia pessima o non si faccia per nulla piacere, ma il modo in cui viene elaborata mi annoia parecchio. Credo che fino ad ora soltanto The giver sia davvero stato degno della fama che questa serie porta con sé. 


4 commenti:

  1. Bentornata e in bocca al lupo! :)
    La serie di The Giver mi ispirava inizialmente, ho visto anche il film, ma ultimamente mi è un po' calato l'interesse cercando di capire se valesse la pena o no. Questa tua recensione è capitata a fagiolo!

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    1. Il film non lo ho visto, ti dico la verità. Me ne hanno parlato bene, ma non mi ispira molto.

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  2. ciao! in bocca al lupo per tutto!
    ho letto the giver mille anni fa oramai ma per motivi vari non avevo più proseguito ma vorrei. Il film non mi era piaciuto per nulla. Mi spiace però che questa serie sia andata scemando, alla fine l'intento era buono peccato lo sviluppo!

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    1. Sei la prima persona a dirmi che il film non era bello!!!! Ormai credevo fosse piaciuto a tutti xD

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