Buongiorno amici e lettori! Oggi in molte parti d'Italia ricomincia la scuola, quindi voglio per prima cosa fare un grande in bocca al lupo a tutti gli studenti che oggi rientrano in classe. Spero che questo anno sarà in grado di portarvi tante belle esperienze e utili informazioni!
Il tema principale di questa giornata, però, qui nel blog è un libro che ancora non è uscito, ma vedrete presto su BookABook in quanto ha già superato l'obiettivo del crowfunding (trovate il libro in preordine qui).
A fine Agosto ho avuto il piacere di partecipare alla presentazione di Note stonate di un carillon nella notte, scritto da Federico Mazzi ed ambientato nella mia città: Perugia. E' stata proprio l'ambientazione (insieme all'idea di un commissario con il donca) a spingere il mio interesse verso questa storia. Creando un personaggio totalmente perugino l'autore è riuscito ad attirare la mia attenzione nonostante il poliziesco non rientri tra i generi che preferisco.
- Come sei arrivato a scrivere il romanzo? A questa prima domanda Federico risponde con un aneddoto davvero simpatico ed interessante, facendo un tuffo nel passato: da piccolo la sua abilità nella scrittura era davvero scarsa. Soltanto nel periodo del liceo ha iniziato a cimentarsi seriamente in questa attività, migliorando costantemente grazie ad un professore che ha scaturito in lui l'inaspettata passione per la scrittura. Ad oggi i suoi scritti sono fortemente influenzati dalla sua professione forense che gli ha permesso di apprendere e solidificare uno stile chiaro ed asciutto.
La storia del commissario Martelli ha raggiunto le pagine durante il secondo lockdown, abbandonando per sempre il cassetto in cui era stata chiusa da tempo.
- Da dove deriva la scelta di una location così inusuale? Il libro è totalmente ambientato nel perugino e l'autore ha sottolineato l'importanza - a suo parere - di conoscere bene i luoghi di cui si scrive; solo in questo modo ci si può davvero immedesimare nell'animo dei personaggi, nello stile di vita, nello scenario perfetto. La cosa più curiosa è stata la domanda che Federico si è posto durante il processo di scrittura: perché Perugia non può avere il suo commissario, così come tante altre città famose? Ripercorrendo i luoghi che abitualmente visita in compagnia della sua bici, l'autore vuole dare visibilità a posti spesso sottovalutati, ma che vale la pena conoscere.
- A cosa ti sei ispirato per la creazione dei personaggi? Qui l'autore risponde in modo sorprendentemente sincero: il genere poliziesco presenta più o meno sempre le stesse tipologie di personaggio, quindi in realtà il suo non è stato un inventare, ma un riproporre. Tutti gli archetipi del genere sono stati presi e collocati in Note stonate di un carillon della notte per poi essere caratterizzati con i tipici tratti dei cittadini perugini.
- Il tuo libro è stato influenzato dall'esistenza di Internet? Una domanda che sin da subito si presenta complessa, elaborata e a doppio taglio. Quello di internet è sempre stato e sarà sempre un argomento spinoso, perché ci sono tanti modi per utilizzarlo e non tutti sono positivi. Nel caso di Federico, internet non ha influenzato la storia in sé, ma è stato certamente utile per permetterne la pubblicazione. Senza questo mezzo, infatti, sarebbe stato impossibile raggiungere un editore come BookaBook.
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Che dite, vi ispira questo libro?
Siete mai stati a Perugia? Fatemelo sapere con un commento!
Bellissima intervista!
RispondiEliminaNon conoscevo né l'autore né il libro ma ora sono davvero incuriosita!