Titolo: Uno, nessuno e centomila
Autore: Luigi Pirandello
Pagine: 189
Prezzo: € 8,40
Editore: Mondadori
Trama: Pubblicato nel 1927 è il romanzo più tipico di Pirandello, quello in cui meglio si manifesta il nucleo fondamentale di quel particolare sentimento della vita e della società che sta alla base di tutta la sua grande opera teatrale. Vitangelo Moscarda si convince improvvisamente che l'uomo non è "uno", ma "centomila"; vale a dire possiede tante diverse personalità quante gli altri gliene attribuiscono. Solamente chi compie questa scoperta diventa in realtà "nessuno", almeno per se stesso, in quanto gli rimane la possibilità di osservare come lui appare agli altri, cioè le sue centomila differenti personalità. Su questo ragionamento il tranquillo Gengé decide di sconvolgere la sua vita.
Recensione:
'Uno, nessuno e centomila' è sicuramente un libro molto impegnativo sia sotto il punto di vista dell'aspetto linguistico che della storia in generale ma, allo stesso tempo, è un volumetto molto piacevole.
L'autore si basa totalmente su un aspetto psicologico che è quello del non riuscire più a riconoscere il proprio 'io' come appartenente a noi stessi. Il protagonista Vitangelo è un uomo dalla psicologia contorta e quasi malata, che però porta a riflettere su quanto sia vero ciò che lo turba. Chi siamo noi per gli altri? Perché sì, io mi vedo in un modo, ma in quanti altri diversi modi tutti gli altri si impegnano a vedere me?
Il modo in cui è esposta la storia è inizialmente vago, fatto solo di concetti e pensieri, per poi concentrarsi su qualcosa di più concreto, come la divisione dalla moglie e la decisione nei riguardi della banca ereditata dal padre. I fatti narrati sono sconnessi e le scene saltano da qui a lì senza un' iniziale coerenza, per poi unirci con un filo sottile, che lascia il lettore curioso fino alla fine ma, soprattutto, scioccato dalla decisione di come l'autore ha voluto concludere il libro.
Sicuramente questa non è una lettura che va presa alla leggera, ma un libro da leggere con concentrazione, mente aperta e voglia di ragionare.
L'autore si basa totalmente su un aspetto psicologico che è quello del non riuscire più a riconoscere il proprio 'io' come appartenente a noi stessi. Il protagonista Vitangelo è un uomo dalla psicologia contorta e quasi malata, che però porta a riflettere su quanto sia vero ciò che lo turba. Chi siamo noi per gli altri? Perché sì, io mi vedo in un modo, ma in quanti altri diversi modi tutti gli altri si impegnano a vedere me?
Il modo in cui è esposta la storia è inizialmente vago, fatto solo di concetti e pensieri, per poi concentrarsi su qualcosa di più concreto, come la divisione dalla moglie e la decisione nei riguardi della banca ereditata dal padre. I fatti narrati sono sconnessi e le scene saltano da qui a lì senza un' iniziale coerenza, per poi unirci con un filo sottile, che lascia il lettore curioso fino alla fine ma, soprattutto, scioccato dalla decisione di come l'autore ha voluto concludere il libro.
Sicuramente questa non è una lettura che va presa alla leggera, ma un libro da leggere con concentrazione, mente aperta e voglia di ragionare.
Hai espresso esattamente qual'è il punto centrale di questo libro! Mi fa piacere che ti sia piaciuto, anche se non è proprio un libro semplicissimo. Il personaggio principale, non per niente, è uno dei più complicati ideati da Pirandello. Comunque il titolo, per l'epoca, era geniale! ;)
RispondiEliminaBene Tania, mi fa piacere trovarti d'accordo! E sì,devo dire che il titolo è davvero azzeccato , oltre che geniale.
Eliminaciao
RispondiEliminahai ragione. Io ho letto questo libro e ho fatto un po' fatica. Buon fine settimana.
Buon fine settimana anche a te Roby!
EliminaL'ho letto all'epoca delle superiori, non è un libro semplice , ma molto bello
RispondiEliminaAdoro Pirandello! Prima o poi avrò il coraggio di affrontare il volumone che raccoglie pressochè tutte le sue opere...Uno, nessuno , centomila è fantastico!
RispondiEliminaComplimenti, io non so se ne avrò mai il coraggio. Non mi ha mai nemmeno sfiorato l'idea ahah
EliminaBellissima recensione!! ma purtroppo non fa per me pirandello!!!
RispondiEliminaNo? Come mai??
EliminaQuesta recensione è bellissima! E concordo praticamente su tutto :3
RispondiEliminaGrazie Mel, sono contenta ti piaccia!!!
EliminaÈ sul mio scaffale da un po' e devo proprio leggerlo, ci credi che ho circa 4 libri di Pirandello e non ne ho ancora letto nessuno? No no, Melissa... non va bene così.
RispondiEliminaAhah dai che c'è sempre tempo per leggerli! Io di suoi ho letto soltanto 'Il fu Mattia Pascal' e 'Uno, nessuno e centomila'.
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