Chi sono?


io Mi chiamo Ilenia e sono una ragazza umbra estremamente curiosa, amante degli animali, della natura, delle scienze, del cibo, dei giochi da tavola/videogiochi e dei libri. Amo leggerli, viverli e respirarli. Non ho un genere preferito ed ho sempre pensato che cercare di abbracciare la lettura nel suo insieme sia un enorme pregio. Ammetto, però, di avere qualche difficoltà con alcuni generi, come gli erotici, gli storici e i gialli (che leggo più raramente rispetto agli altri). In questo blog scrivo della mia passione librosa, con recensioni e rubriche. Che altro posso dirvi di me? Sono laureata in Lingue e culture straniere e in Scienze socioantropologiche per l'integrazione e la sicurezza sociale. Non so ancora come sarà il mio futuro, ma sono molto determinata a scoprirlo. Ho la sfortuna nel sangue, ma cerco di sorridere alla vita!

venerdì 29 gennaio 2021

I diritti del lettore #2: Il diritto di saltare le pagine

Buongiorno lettori e buon venerdì! Oggi torno da voi con la rubrica I diritti del lettore, ispirata al libro Come un romanzo di Daniel Pennac. Nella prima puntata vi avevo parlato del diritto di non leggere e cliccando qui potete recuperarla, nel caso in cui ve la foste persa. Oggi parliamo insieme del secondo diritto elencato da Pennac: saltare le pagine.


2. Il diritto di saltare le pagine

Alzi la mano chi non ha mai saltato una pagina, una riga o una parola in almeno uno dei libri letti nel corso della sua vita! Io lo ammetto: devo alzarla soltanto a metà.

Vi dirò, fino a qualche anno fa trovavo assurdo saltare una parte durante la lettura, ma nel corso del tempo ho cambiato approccio verso questa pratica e a volte mi capita di saltare qualche riga. Non salto mai pagine intere, quindi non posso dire di aderire al 100% a questo diritto, però a volte mi succede. Mi capita se:
  • il libro mi sta annoiando e non ho voglia di sorbirmi l'ennesima ripetizione o l'ennesima descrizione abnorme;
  • il libro mi sta piacendo tantissimo e non riesco ad aspettare nemmeno qualche riga pur di conoscere cosa accadrà nel resto della storia.
Sono due casi totalmente opposti e devo dire che reagisco in modo diverso a seconda dell'occasione che si presenta. Nella prima, se si tratta di un libro che sto detestando o che mi sta annoiando a morte, non mi faccio troppi problemi. Nel secondo caso, però... torno sempre indietro. Scatta in me una sorta di senso di colpa: e se proprio in quelle righe accade qualcosa di fantasmagorico? L'autore ha impiegato del tempo per scrivere, perché saltare se mi sta piacendo? Quindi sì, mi spoilero la riga successiva, ma torno sempre indietro a leggere la precedente.

Vi capita mai di saltare parti della lettura?

lunedì 25 gennaio 2021

Recensione: 'Il karma mi odia' di Valentina Lattanzio

Buongiorno lettori e buon lunedì! Oggi è un inizio settimana coi fiocchi perché ho finalmente tolto di mezzo l'esame di diritto processuale penale, che mi metteva un sacco paura. Sono super felice, è stato davvero tosto! Per festeggiare ho deciso di mettermi a scrivere questa recensione e nel frattempo mi mangio un po' di carbone dolce. Lo adoro, a voi piace?


Titolo: Il karma mi odia
Autore: Valentina Lattanzio 
Pagine: 244
Prezzo: € 15,00 cartaceo | € 4,99 digitale
Editore: Milena Edizioni

TramaSe Bianca fosse stata Eva e fosse vissuta nell'Eden, col cavolo che si sarebbe fatta tentare da un'insulsa mela offerta da un promiscuo serpente. Lei! Indefessa sostenitrice della più morigerata monogamia e abile smascheratrice di miserabili fidanzate fedifraghe delle sue migliori amiche? Giammai! Se però quella mela assumesse le sembianze di Agata - avvenente agente immobiliare con cui Bianca e la sua fidanzata stanno trattando per l'acquisto del loro futuro nido d'amore - la nostra eroina resisterebbe alle tentazioni o si tramuterebbe in ciò che lei stessa ha sempre condannato? Quello che Bianca ignora, è che dietro un apparentemente disinteressato e serrato corteggiamento, si cela una fitta rete di menzogne e tranelli, architettati dalla persona che più la odia al mondo e che come il più paziente dei ragni sta tessendo meticolosamente la tela con la quale è pronta a tenderle il suo agguato. "Il karma mi odia" è una corsa sfrenata fra bugie e verità, amori mozzafiato e rancori mai sopiti in cui chi è vittima si trasforma in carnefice. E viceversa.


Il karma mi odia è un libro davvero simpatico, che tocca in modo ironico e divertente una storia  d'amore abbastanza classica, tranne che per un particolare: i protagonisti sono tutti omosessuali. Ho davvero apprezzato questa scelta perché mi ha fatto sperare che magari qualcuno leggendo questo libro possa rendersi conto che tra chi è gay e chi non lo è non c'è tutta questa differenza mastodontica: la vita ruota allo stesso modo. Siamo tutti uguali, se lo vogliamo davvero, nel bene e nel male.
Ed è proprio nel bene e (soprattutto) nel male che avanza la storia di Bianca, la nostra protagonista. Il suo è un personaggio davvero autoironico e divertente, che mi ha strappato più di una risata. Al suo fianco ci sono la fidanzata storica, una ragazza dolce, con un piano per il futuro ben fissato in mente, un gruppo di amici davvero scalmanati ed Agata, la donna attorno cui ruota principalmente la trama. L'autrice ha creato un intreccio amoroso che mi ha sorpresa, soprattutto per la piega presa sul finale. Devo dire che non mi aspettavo la storia si sarebbe conclusa come l'autrice ha deciso e questo mi ha lasciata particolarmente entusiasta: apprezzo molto quando un finale non è banale o scontato.
La narrazione è spedita e ricca di particolari messi insieme allo scopo di divertire il lettore. Devo svelarvi che con me Valentina ha colto davvero nel segno perché Il karma mi odia mi ha fatto ridere moltissimo e mi ha strappato diversi momenti di allegria, cosa di cui avevo estremamente bisogno in questo periodo davvero pesante (l'anno non è iniziato nel migliore dei modi per me). Questo romanzo mi ha permesso di distrarmi e mi ha coccolata un po' con tutte le follie che vi sono all'interno.
Come in ogni migliore fiction (o telenovela, per meglio dire) c'è però la fase di rigetto nervoso: nell'ultima parte del libro ho rischiato più volte di voler entrare nella storia e sfogare i miei istinti omicidi verso Cinzia, un personaggio odioso che si palesa in tutta la sua ridicolaggine. Questa donna mette pepe all'interno della storia e in realtà, seppur non sia una vera e propria protagonista, si potrebbe dire che la trama esiste praticamente grazie alla sua presenza. Ho davvero odiato Cinzia e i suoi casini, al punto che prima di arrivare al finale mi ha assalito una sensazione fortissima di nervosismo, cosa che un po' mi ha infastidita. Chapeau all'autrice, però, perché è palese che abbia voluto scatenare appositamente questo sentimento così forte, opponendolo all'ilarità della prima parte.
Devo dire che Il karma mi odia mi è davvero piaciuto. Non brillerà di originalità, ma è un libro che sa lasciare con il fiato sospeso e che sorprende il lettore con la sua semplicità ed allo stesso tempo accuratezza. Ve lo consiglio molto se avete bisogno di una lettura velocissima, che vi faccia staccare la spina per qualche ora.



ps.: vi ricordo che utilizzando il codice  CRISTALLO29 nel sito dell'editore, potrete usufruire di uno sconto del 10% e spedizione gratuita su qualsiasi titolo acquistato.

venerdì 22 gennaio 2021

Cristallo Books & Nerd | 3 giochi da tavolo ispirati ai grandi classici della letteratura

Buongiorno lettori e giocatori! Oggi finalmente torno da voi con la seconda puntata della nuovissima rubrica Cristallo Books and Nerd dove il mio obiettivo è mostrarvi il mio lato più nerd e mescolare la lettura con le altre mie passioni. Oggi ho deciso di ricollegarmi al tema della prima puntata, ovvero i grandi classici. Nel caso in cui ve la foste persa, vi ricordo che nella prima puntata della rubrica vi ho parlato di 3 videogiochi ispirati ai grandi classici (click qui per correre a leggere il post!); oggi vi parlo di 3 giochi da tavola ispirati ai grandi classici della letteratura. Parlando di questo tema, faccio un piccolo stacchetto pubblicità ricordandovi che su Instagram trovate @i_g_games, la pagina a tema giochi da tavolo che io e il mio fidanzato gestiamo assieme. 


IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI
(Ispirato a Il giro del mondo n 80 giorni)

Il gioco è ambientato esattamente all'interno del romanzo e riprende la situazione di Phileas Fogg, l'uomo che ha giurato di poter girare il mondo in ottanta giorni. Nessuno crede che lui ce la potrebbe fare, così il protagonista ruba 50.000 sterline dalla banca di Londra e accompagnato dal fedele servitore Passpartout si mette in viaggio. Lo scopo del gioco è duplice: convincere tutti di essere innocente rispetto al furto e riuscire a fare davvero il giro del mondo nel tempo scommesso. Questo gioco è adatto a grandi e piccini, sembra banale, ma non lo è! A primo impatto potrebbe ricordarvi una sorta di gioco dell'oca con qualche regola in più, ma è molto più di questo. Bisogna trovare la strategia adatta per non perdere soldi, tempo e guadagnare entrambi!

L'ISOLA DEL TESORO
(Ispirato a L'Isola del Tesoro)

Questo gioco è tutto ciò che non vi aspettereste: una caccia al tesoro su tavolo! L'ispirazione al libro è molto libera: noi giocatori abbiamo già intrappolato il vecchio Long John Silver e ora dobbiamo assolutamente trovare il suo tesoro, prima che sia lui a tornare a prenderselo.
Si tratta di un gioco collaborativo a metà, nel senso che tutti i giocatori devono collaborare per non far fuggire il vecchio pirata, ma allo stesso tempo ognuno escogita un piano perfetto per essere l'unico a rubare il tesoro finale. O vince il gioco o vince uno solo dei pirati giocatori! La meccanica è semplice, anche se non adatta a tutti. Tra un turno e l'altro c'è un po' di attesa, quindi vi consiglio di giocare con persone pazienti. Non consiglio L'Isola del Tesoro se ci sono bambini al tavolo perché il gioco richiede molta strategia, molta attenzione e soprattutto molta precisione.

OLIVER TWIST
(Ispirato a Oliver Twist)

Oliver Twist riprende le modalità di gioco di Il giro del mondo in 80 giorni, ma ovviamente cambia nell'ambientazione e in alcune attività speciali della plancia. Anche in questo caso ci troviamo a Londra, ma facciamo parte di una banda di monelli al servizio di Fagin, una vera e propria canaglia che ci concede qualche spicciolo in cambio di oggetti rubati. La partita si divide in due soli turni (notte e giorno) e noi dobbiamo cercare di rubare più cose possibili, così da poter guadagnare il maggior numero di monetine rispetto a tutti gli altri giocatori. Anche in questo caso, il gioco è adatto a tutte le età.

Conoscete qualcuno di questi giochi?
La prossima puntata andrà online tra un paio di settimane!

mercoledì 20 gennaio 2021

WWW... Wednesday! #2

Buon pomeriggio amici, come state? Io tutto bene, la settimana prossima ho due esami e sono un po' in ansia. Ovviamente a causa dello studio sto andando abbastanza a rilento con le letture.  I due esami che devo fare sono abbastanza corposi e spero di riuscire a superarli entrambi. Da giovedì prossimo, poi, dovrei riuscire a riprendere a leggere con più regolarità! A Febbraio ho soltanto un esame e posso prendermela un po' più con calma.
In ogni caso, eccomi qui con l'aggiornamento settimanale!

Ho recentemente finito di leggere:
Nascosta nell'Abisso di Emanuela A. Imineo:
un racconto dark fantasy che fa da ponte tra Al di là di Borgo Opaco e il seguito che uscirà a breve.(click sulla copertina per leggere la recensione!)


Sto leggendo:

Il Karma mi odia di Valentina Lattanzio:
sono proprio alle ultime battute e devo dire che mi ha allo stesso tempo divertita ed innervosita. Molto carino, ve ne parlerò la settimana prossima!


Leggerò:

Avvento di Debora Spatola:
questa serie fantasy mi ispira tantissimo. Probabilmente impiegherò diverso tempo a concluderla, ma sono davvero curiosa di tuffarmi in essa!

Quali sono i vostri titoli?

lunedì 18 gennaio 2021

Recensione: 'Ci ho fatto caso' di Valentina Preti

Buongiorno amici e buon lunedì! Questa sarà una settimana molto piena qui nel blog, perché oltre a questa recensione ho in previsione di pubblicare due puntate di due differenti rubriche (www...Wednesday! e Cristallo Books And Nerd). 
Il libro di cui vi parlo oggi è stata la mia ultima lettura del 2020. Ci ho messo molto per scrivere questa recensione, in quanto non riuscivo a decidere la valutazione finale. Questo libro mi ha messa in crisi... ora vi spiego perché!


Titolo: Ci ho fatto caso
Autore: Valentina Preti
Pagine: 186
Prezzo:  € 14,00
Editore: Augh Edizioni

TramaSerena è una giovane donna che, a seguito del ricovero della nonna Lucia, inizia a frequentare con assiduità il Manfredi, la casa di riposo del paese. La sua presenza non passa inosservata, ma è soprattutto la ragazza a restituire alle altre ospiti della struttura un volto amico. Le voci narranti affondano le radici nell'epoca dei conflitti mondiali e del Dopoguerra, rievocando una quotidianità lontana e autentica, fatta di storie inscritte nel tempo e vicende umane che sono di sempre. C'è spazio per ricordi più dolci e sentimentali, tra sogni sopravvissuti al logorio del tempo e rimpianti in bianco e nero in una modernità che procede a ritmo frenetico. Il filo conduttore passa anche attraverso le vicissitudini familiari della stessa Serena, che scoprirà la natura di una nonna capace di sconfiggere gli spettri di una vita difficile.


Ci ho fatto caso è un libro che mi ha donato tantissime emozioni ed è proprio da qui che voglio partire per parlarvene. La protagonista, Serena, porta con sé il lettore in una sorta di tour dei ricordi all'interno di una casa di riposo abitata da tantissime tipologie di persone anziane. Io ho due deboli nei libri: i protagonisti anziani e l'ambientazione della casa di riposo. Bhe, fate due più due e capirete che Ci ho fatto caso mi ha letteralmente scombussolata, regalandomi una quantità immensa di emozioni; dalla gioia, alla tristezza, alla curiosità, l'autrice è riuscita a suscitare in me tutto ciò che potrebbe venirvi in mente.
Lo stile di scrittura, inoltre, aiuta molto questo tour emozionale. Valentina Preti salta da uno stile narrativo a un altro ogni volta che cambia punto di vista nel raccontare. Nonostante la protagonista sia la giovane Serena, che ci racconta la sua esperienza nella casa di riposo, il libro si struttura come una sorta di raccolta di racconti dove le varie trame sono pezzi di vita degli ospiti dell'istituto. La cosa davvero interessante è che questa struttura non pesa affatto sul lettore (come sapete non amo particolarmente le raccolte di racconti) e questo perché l'autrice ha creato un filo conduttore che è rappresentato proprio dalla giovane Serena, la quale unisce ogni storia con il suo punto di vista.
Nel libro conosciamo molti anziani e possiamo scrutare nelle loro vite cambiando narratore ad ogni capitolo. Alcune delle storie raccontate mi hanno emozionata molto, altre mi hanno fatta innervosire. Alcune erano estremamente intense, altre un po' meno, ma tutte quante mi hanno lasciato un enorme senso di tristezza e dolcezza insieme. Le voci di tutti gli ospiti della casa di riposo si intrecciano tra loro, raccontando a chi legge non solo le proprie vite, ma anche il significato che ha per loro il vivere in una nuova sistemazione, insieme a tanti altri coetanei e tantissimi operatori. Per molti la casa di riposo è un'opportunità, un nuovo inizio; per altri si tratta invece di una trappola. C'è chi si è abituato e chi vorrebbe ogni giorno scappare. 
Ci ho fatto caso mi è piaciuto molto perché in esso viene raccontata una realtà dolceamara. Il lato amaro è quello dei racconti, dove ciascuno narra tutte le cose perdute nel corso della vita; quello dolce è l'attenzione con cui infermieri, cuochi e visitatori trattano gli ospiti, cercando di farli sentire sempre bene e al sicuro. Mia sorella attualmente lavora in una realtà identica a quella narrata nel libro e questo ha reso la storia ancora più vera ai miei occhi. 
L'autrice è stata davvero brava ed il finale mi ha colpita molto, perché contiene in sé una quantità strabiliante di emozioni contrastanti: nei protagonisti si vede odio, amore, disperazione, mancanza di pazienza... ma, soprattutto, si vede l'umanità.
Ho riflettuto molto su quale valutazione dare a questo libro, perché ricordo bene di avervi già detto che nel 2020 avevo dato il massimo dei voti ad un solo titolo... eppure, bhe... oggi devo ricredermi ed aggiungere anche Ci ho fatto caso nella vetta dei migliori.


mercoledì 13 gennaio 2021

Review Party | 'Nascosta nell'abisso' di Emanuela A. Imineo

Buongiorno amici miei! Oggi è un giorno davvero speciale, perché posso finalmente svelarvi il mio parere su Nascosta nell'abisso, racconto strettamente collegato ad Al di là di Borgo Opaco, di cui vi avevo parlato qui.


Titolo: Nascosta nell'Abisso
Serie: Al di là di Borgo Opaco #1.5
Autore: Emanuela A. Imineo
Pagine: 13
Prezzo: € 3,64 cartaceo | € 1,00 digitale
Editore: Autopubblicato

TramaDoveva toccarli.
Doveva vederli.
Doveva entrare in acqua.
Il delicato equilibrio di Borgo Opaco, tra umani e Dei crudeli, è stato infranto e, in completa solitudine, Moon trascorre la sua monotona quotidianità. La sua giornata viene però interrotta da una scoperta strana e terrificante, ma allo stesso tempo magnifica. Chi è la creatura che si nasconde in quell'abisso?
Racconto brevissimo legato alla dilogia Al di là di Borgo Opaco per riscoprire ancora il freddo perenne delle Montagne dei Dimenticati e l'amarezza di una Moon persa nel buio.Attenzione: i fatti di questo racconto brevissimo si collocano circa un anno dopo quelli raccontati nel primo romanzo della dilogia Al di là di Borgo Opaco. Per comprenderne la storia è quindi necessario aver letto il volume precedente.



Nascosta nell'Abisso si avvicina molto di più al genere dark fantasy piuttosto che Al di là di Borgo Opaco che, come ricorderete, mi era piaciuto molto ma non mi era sembrato perfettamente inquadrabile in questo lato oscuro del genere fantastico. Nascosta nell'Abisso ha delle immagini molto forti che, nonostante le pochissime pagine, riescono a penetrare nel lettore lasciandolo allo stesso tempo senza fiato e pieno di curiosità.
In questo racconto ritroviamo Moon in una veste completamente nuova. Rispetto al punto in cui l'avevamo lasciata nel primo volume del Borgo, possiamo riconoscere la quantità di oscurità che la ha continuata ad avvolgere. Moon è diventata l'oscurità stessa e al suo fianco troviamo ancora una volta Provenza. Quest'ultima secondo me trae in inganno il lettore. C'è qualcosa in lei che sembra storto, incrinato e poi riaggiustato malamente. Provenza (sempre che si tratti davvero di lei) nasconde qualcosa nella sua improvvisa dolcezza, nella sua preoccupazione rivolta ad una creatura che tendeva ad odiare. 
Emanuela ha creato un nuovo equilibrio tra le due protagoniste, lasciando finalmente a Moon lo spazio che si merita. Nel primo libro sembrava Provenza la vera protagonista, mentre qui viene letteralmente messa in secondo piano. Seppur un po' mi dispiaccia (sapete che è la mia preferita!), l'autrice mi ha messo una curiosità assurda e adesso non vedo l'ora di sapere cosa ci aspetta nel prossimo volume!
La scrittura di Emanuela rimane semplice e pregna di passione, nonostante ovviamente il testo sia troppo breve per immedesimarsi al cento per cento nella trama. Più che imbastire una trama vera e propria, in questo testo racconta un evento isolato, che però collega i due libri principali della serie (che, vi ricordo, è una duologia). Nonostante il poco spazio che si è presa, l'autrice è comunque riuscita a dare molti spunti al lettore sul plausibile proseguo e, personalmente, l'oscuro finale mi ha lasciata a bocca aperta. Non vedo l'ora di leggere il seguito!

lunedì 11 gennaio 2021

Recensione: 'La parte migliore di te' di Sara Cornelio

Buongiorno lettori e buon inizio settimana! Oggi pubblico di pomeriggio perché questa mattina ho avuto diverse cose da fare, ma meglio tardi che mai in questo caso, no?
Il libro di cui vi parlo oggi è di un'autrice di cui vi avevo già parlato qui nel blog attraverso la recensione del suo penultimo libro Un dono mi ha salvata (click qui per leggerla). Anche La parte migliore di te mi ha sorpresa e ora vi spiego perché!


Titolo: La parte migliore di te
Autore: Sara Cornelio
Pagine: 132
Prezzo: € 15,00 cartaceo
Editore: Pintore

TramaViola ha venticinque anni e una vita che si potrebbe definire invidiabile: famiglia, fidanzato, una migliore amica e un lavoro che la impegna quasi tutti i giorni. Ogni cosa sembra essere scandita da un ritmo sempre uguale, dal cadenzare lento delle abitudini. Ma l'ansia, quando passa, non lascia indifferenti; stravolge ogni cosa e ti costringe a ricominciare. È così che Viola viene catapultata in una dimensione nuova, dove l'abitudine diventa l'imprevedibile e la normalità il rischio. Un viaggio nel mondo e dentro se stessa, tra incontri non programmati ed emozioni all'ennesima potenza. Una borsa a tracolla che straripa, un paio di scarponcini, un pizzico di rabbia nel cuore e tanta luce negli occhi: alla scoperta della parte migliore di te.



La parte migliore di te, anche un po' a causa della sua veste grafica, illude il lettore di essere un libro semplice e leggero, ma la verità è che questo romanzo è pieno di sentimenti, emozioni, dolore e si basa su qualcosa che accomuna moltissime persone: l'ansia. L'argomento dell'ansia non viene trattato superficialmente, ma viene anzi presentato come un macigno che si deve essere in grado di imparare a gestire. Non è facile eliminare l'ansia o gli attacchi di panico, l'autrice non vuole illuderci, ma a volte le nostre emozioni vogliono dirci qualcosa. Magari che dobbiamo cambiare la nostra vita, cambiare aria, avere il coraggio soltanto una volta di guardare in faccia l'ignoto. Ed è proprio questo che vuole dimostrarci la nostra protagonista Viola, una giovane ragazza che soffre di attacchi di panico ed ansia da moltissimo tempo. 
Ho trovato molto interessante la sua idea del taccuino. Viola tiene un piccolo quaderno rosso dove alla fine di ogni attacco di panico scrive le parole che le sono venute in mente in quel momento. Ogni volta sono sempre più negative, almeno finché all'improvviso la ragazza decide di agire in modo impulsivo e si butta nell'ignoto nonostante le paure. Il libro ruota tutto attorno al viaggio di Viola verso la struttura medica gestita da Patch Adams, un medico che mette l'amore e la comprensione al primo posto. Ho trovato davvero dolce l'idea di Sara Cornelio del fornire al lettore informazioni su questo medico (molti di voi sicuramente ne avranno sentito parlare anche grazie all'omonimo film con Robin Williams). Come sempre l'autrice dimostra che le sue parole felici sono vita, amore, amicizia e compassione. 
Viola non è l'unica protagonista. Al suo fianco c'è un ragazzo molto speciale, incontrato per caso che lascerà il lettore senza fiato sul finale. Un finale emozionante e sorprendente.
Il libro scorre abbastanza velocemente, tranne nella parte iniziale. La sua particolarità, infatti, è la presenza di un blog che interrompe periodicamente la storia per tutta la sua prima metà. E' stato abbastanza difficile per me, lo ammetto, abituarmi a queste interruzioni. Il blog è una sorta di guida spirituale a cui Viola si affida durante il suo percorso di miglioramento emotivo. A parte questa piccola cosa, il resto del libro si lascia leggere molto bene ed è possibile finire la lettura in pochissimo tempo.
La parte più sorprendente di tutto è il modo in cui La parte migliore di te si intreccia con il libro precedente dell'autrice in un modo inaspettato, attraverso uno dei protagonisti di questa storia. Ho trovato molto originale questa idea e mi è piaciuto intuire ed avere conferme al riguardo. Ancora una volta Sara mette tutta se stessa nella sua scrittura, letteralmente.


venerdì 8 gennaio 2021

Recensione: 'Te lo dico sul muro' di Pedro Gonzalez Redondo

Buongiorno lettori! Chiudiamo questa intensa settimana con una nuova recensione, dedicata al penultimo libro letto durante il 2020.

Titolo: Te lo dico sul muro
Autore: Pedro Gonzalez Redondo
Pagine: 170
Prezzo: € 12,00 cartaceo | € 3,99 digitale
Editore: Youcanprint

TramaMiranda, ragazza bella e solare di Viterbo che sta per entrare all’università, scopre l’amore con Giorgio, ragazzo attraente ma strafottente. Le vecchie mura del centro della città sono testimoni del loro tempestoso amore attraverso i graffiti che si scambiano a vicenda. Carlos, professore di spagnolo, arriva a Viterbo in fuga da certe vicende sgradevoli della sua vita a Siviglia. Il destino farà incontrare Miranda e Carlos e avvicinerà le loro metà spezzate. Un romanzo d’amore costruito sulla base di ventiquattro scritte d’amore vere trovate a Viterbo.



Te lo dico sul muro è un romanzo d'amore e di formazione che nasce da un'idea molto originale. L'autore ha immortalato, durante la sua permanenza a Viterbo, alcune scritte trovate su delle mura cittadine e da quelle scritte (che potete trovare cliccando qui) ha messo in piedi una storia vera e propria; la storia di Carlos e Miranda. Il primo è un professore di Siviglia che, con un peso misterioso nel cuore, decide di fuggire in Italia alla ricerca della serenità; la seconda è una studentessa al primo anno della facoltà di Lingue, una ragazza a modo che però si lascia sorprendere dall'amore e dalle sue conseguenze.
La trama scorre attorno all'intreccio inaspettato di queste due vite, entrambe incasinate. La parte principale della storia ci racconta però di Miranda, la quale si trova a combattere con il classico ragazzetto senza cervello. La storia tra i due non è particolarmente originale, ma ho trovato carino il modo in cui l'autore ha deciso di raccontarla, ovvero senza troppe arrabbiature e senza far diventare pazzo il lettore con dei tira e molla superflui. Giorgio e Miranda rappresentano una coppia squilibrata, dove lei ha la testa sulle spalle e vorrebbe una vita serena, mentre lui pensa soltanto a divertirsi. 
D'altro canto, la storia di Carlos è meno movimentata ed è fatta di una fredda routine che si spezzerà soltanto sul finale, quando finalmente il personaggio si aprirà e nascerà qualcosa di nuovo in tutto il pasticcio che nel frattempo sarà andato creandosi. La figura di Carlos è molto interessante perché rispecchia una realtà differente da quella cui siamo abituati in Italia. Per Carlos essere insegnante significa mettersi allo stesso livello del proprio studente per aiutarlo a dare il massimo. In Italia questa non è la regola, ma l'eccezione.
Lo stile di scrittura è molto semplice ed il libro si lascia leggere in una manciata di ore. Le scritte di cui vi parlavo sopra sono state riportate alla fine di ogni capitolo ed ho trovato davvero carina l'idea dell'autore di concludere ogni capitolo con scene simili tra loro, dove qualcuno prende in mano un marcatore o una bomboletta e scrive i suoi pensieri su uno dei tanti muri di Viterbo. Lo ho trovato una sorta di punto di riferimento: il lettore se lo aspetta e cerca la sua frase. Le frasi non sono sempre d'amore. A volte sono di scherno, altre volte di dolore. Ho apprezzato molto l'abilità dell'autore nel creare una storia partendo da una base così povera ed allo stesso tempo così ricca. Questi graffiti hanno rappresentato qualcosa di importante per chi li ha scritti nella realtà e Pedro ha donato loro una nuova vita. Ha permesso che non venissero dimenticati.

mercoledì 6 gennaio 2021

WWW... Wednesday! #1

Buongiorno lettori miei e bentornati nel blog. Questo anno si è aperto con molti post e spero che ne sarete felici. Abbiamo finalmente superato la fase 'solo recensioni' ed ora riesco a riprendere in mano il blog come si deve. Oggi vi presento la prima puntata della mia rubrica preferita, il www...Wednesday!. Questa rubrica mi tiene compagnia sin dai primi giorni di apertura del blog, quindi ormai vi sono molto affezionata.

Ho recentemente finito di leggere:
Te lo dico sul muro di Pedro Gonzalez Redondo:
un romanzo d'amore e di crescita, dove i protagonisti sono dei ragazzi. La recensione andrà online veenrdì!

Ci ho fatto caso di Valentina Preti:
un romanzo molto dolce, ambientato in una casa di riposo. Nei prossimi giorni arriverà la recensione.

Sto leggendo:
La parte migliore di te di Sara Cornelio:
la mia prima lettura dell'anno la dedico al nuovo libro di Sara, che sono certa mi farà innamorare.

Leggerò:
Il karma mi odia di Valentina Lattanzio:
ho bisogno di leggerezza e spero che questo libro mi aiuterà a sorridere!

Quali sono i vostri titoli?

martedì 5 gennaio 2021

Recensione: 'Silenzio in terra' di Cristiano Ciardi

Buongiorno lettori! Come state? Oggi voglio parlarvi del terzo (e ultimo della prima trilogia) volume della serie I racconti del regno. Potete trovare nel blog le recensioni dei primi due volumi, ovvero I confini di Trisa e Il sangue del Sud. In questa recensione non troverete spoiler sui volumi precedenti!

Titolo: Silenzio in terra
Serie: I racconti del Regno #3
Autore: Cristiano Ciardi
Pagine: 327
Prezzo: € 9,48 cartaceo | € 1,00 digitale
Editore: Autopubblicato

TramaUna storia fantasy con la struttura tipica del sottogenere epico o eroico, senza magia o miti, bensì costruita con spiccato realismo. Sullo sfondo, una natura severa e al contempo creatrice di bellezza, popolata da animali reali e popoli di cui vengono esaltate le diversità ma non le differenze.




Silenzio in Terra chiude il primo ciclo della serie I Racconti del Regno e lo fa ancora una volta narrandoci la storia attraverso diversi punti di vista. La trama ci viene raccontata con gli occhi di alcuni dei protagonisti principali e in questo libro prende ancor più importanza Ruth-f-Hel, un avversario estremamente crudele. 
In Silenzio in Terra restano fondamentali le scelte politiche, ma divengono ancora più importanti i sotterfugi e le strategie maturate di nascosto per abbattere un nemico incombente. Gli antagonisti diventano i veri protagonisti e la fanno da padrone, donando alla storia un'atmosfera maligna, quasi lugubre. Fino alla fine, infatti, i nemici dei nostri eroi si insinuano tra una pagina e l'altra, entrando di gran lena nel cuore del lettore e rendendosi artefici di cose inimmaginabili. Il finale, in particolar modo, mi ha davvero lasciata senza parole per la sua crudeltà. Il dolore è ancora potente nel mio cuore. La parola tradimento diventa lo stendardo attorno cui ruota tutta la trama e il lettore viene colpito al petto da moltissimi colpi di scena.
Lo stile narrativo riprende quello maturato in Il Sangue del Sud ed è molto intenso. L'unico difetto di questo libro, a mio parere, è lo scorrere del tempo. I mesi, infatti, si susseguono senza fermarsi e lasciano nel lettore una sorta di spaesamento. Nel volume precedente l'autore aveva approfondito un arco temporale molto limitato ed è per questo che ho trovato abbastanza strano che questo ultimo volume sia stato ambientato in un arco temporale così ampio. I mesi si susseguono quasi con una sensazione di fretta, che viene passata al lettore attraverso le pagine.
Come avrete già capito, la storia non si chiude ed il finale lascia aperte molte cose. Questo ricorda al lettore che la serie non si conclude qui. Arriveranno, infatti, altri volumi con gli stessi protagonisti e onestamente sono curiosa di scoprire cosa Cristiano Ciardi avrà ancora da raccontarci. Forse avrei preferito che l'autore chiudesse almeno parte del cerchio, trattandosi di una prima trilogia. Le domande che mi frullano in testa sono molte e, da lettrice, non vedo l'ora di poter avere tra le mani i seguiti di questa serie.

lunedì 4 gennaio 2021

Cristallo Books & Nerd | 3 videogiochi ispirati ai grandi classici della letteratura

Buongiorno lettori miei e buon inizio settimana. Purtroppo per me questo anno non è iniziato nel migliore dei modi, visto che c'è stato un lutto in famiglia proprio il 2. Eppure io questo anno volevo iniziarlo piena di entusiasmo. Addirittura ho programmato tante nuove cose per il blog e le pagine annesse. Prima tra tutte le novità è questa rubrica nata dalla mia voglia di portare nel mio angolino anche altre parti di me, oltre alla lettura. Cristallo Books & Nerd (abbreviata CB&N) nasce per collegare i libri ad altre mie passioni. In questa prima puntata ho pensato di mostrarvi tre videogiochi ispirati a tre grandi classici della letteratura. 



ALICE MADNESS RETURNS
(Ispirato ad Alice nel Paese delle Meraviglie)

Alice si presenta in una versione totalmente innovativa. In questo mondo dell'orrore, infatti, troviamo un'Alice terrorizzata, convinta di essere stata la causa dell'incendio che ha ucciso la sua famiglia. Dopo essere stata rilasciata dal suo internato in un ospedale psichiatrico, Alice viene rapita da un'allucinazione e si trova a tornare nel Paese delle Meraviglie. Tale mondo fantastico è stato corrotto e, per scoprire la verità su se stessa, Alice si trova a dover combattere e scoprire questo nuovo mondo. 
Io lo ho giocato su PC e mi era molto piaciuto. E' un gioco che ovviamente distrugge il classico letterario, ma a me è piaciuto sia per l'idea che per le atmosfere egualmente lugubri e non troppo spaventose. Ve lo consiglio se siete poco suscettibili. Ps.: Questo gioco è il sequel di American McGee's Alice, gioco altrettanto interessante.

DANTE'S INFERNO
(Ispirato a La Divina Commedia)

In questo gioco ispirato liberamente all'Inferno de La Divina Commedia, il giocatore si trova a giocare nei panni di Dante che cerca di salvare l'amata Beatrice da Lucifero. La cosa interessante di questo gioco non è soltanto la scalata nei gironi infernali, ma soprattutto il fatto che in ogni girone il giocatore si trovi davanti ad alcuni dei dannati più famosi della storia (es. Paolo e Francesca, Conte Ugolino) e possa decidere definitivamente cosa fare delle loro anime. Meritano davvero l'Inferno o possono essere assolte? Al giocatore viene lasciata la scelta ed ho trovato questa cosa molto intrigante. 
Io lo ho giocato su PS3, ma purtroppo il seguito di questo gioco non è mai stato pubblicato. Vi assicuro che vale comunque la pena dargli una possibilità. Ve lo sconsiglio se siete infastiditi dalle cose splatter.

LA TERZA ERA
(Ispirato a Il Signore degli Anelli)

Seguito della trilogia principale, questo quarto gioco della serie Il Signore degli Anelli riprende ancora una volta la storia del famosissimo libro, ma permette al giocatore di viverla attraverso personaggi inediti. Come protagonisti abbiamo, infatti, Berethor (partito alla ricerca di Boromir), Idrial (al servizio di Galadriel), il ramingo Elegost, il nano Hadhod, la contadina Morwen e il cavaliere Eaoden. Solo occasionalmente si può giocare con i personaggi principali della saga. In questo gioco di ruolo l'ambientazione è molto fedele a quella dei libri e le battaglie sono epiche e ricche di azione. Ve lo consiglio se amate la serie, ma non se non vi piacciono i combattimenti a turni (io, ad esempio,  non ne vado matta).

Che ne dite, vi piace questa rubrica? Conoscete qualcuno di questi giochi?
La prossima puntata andrà online tra un paio di settimane!

sabato 2 gennaio 2021

Recensione: 'Le primizie di Athena' di Silvia Sardini

 Buongiorno lettori miei e bentornati nel blog in questo secondo giorno di un anno che, chissà, speriamo cresca migliorando sempre un po'. Come prima recensione dell'anno vi propongo una delle mie ultime letture del 2020. Avendo partecipato a due maratone consecutive, ho accumulato diverse recensioni... Dopo di questa, vi parlerò ancora per tre volte di libri letti a Dicembre. Poi passeremo a quelli letti in questo nuovo anno!

Titolo: Le primizie di Athena
Autore: Silvia Sardini
Pagine: 29
Prezzo: € 9,00 cartaceo | € 1,03 digitale
Editore: Giovane Holden Edizioni

Trama: Come pennellate improvvise inferte sul bianco, le liriche di Silvia Sardini emergono da un limbo mitico in cui, figlia di ogni evoluzione, regna incontrastata l'attesa. Attesa di senso, di nuove metamorfosi, di parole sapienti in grado di significare ciò che questa umanità, schiva e distratta, appare sempre meno disposta a comprendere: esistono valori imperituri che rendono la sostanza di tutte le cose, sicura premessa di buone felicità, primi tra questi l'Amore, arcano fratello dalle membra incantate, e il ricordo, dalle cui trame nascono i fiori da seccare nei libri, ma soprattutto la parola, che nelle sue trasparenze sa farsi dono e primizia da dispensare sull'indifferenza del mondo come una storia antica che è sempre il momento di raccontare.


Ultimamente mi sono data alla lettura di diverse raccolte di poesie ed è sempre bello vedere come ogni autore renda le proprie poesie diverse da quelle degli altri. Spesso di crede che questo tipo di raccolta si somigli con le sue sorelle, ma oggi sono qui per dirvi che non è affatto vero. Quando la poesia è davvero frutto della passione di un autore, questo rende i suoi versi totalmente differente da quelli di tutti gli altri, seppur le tematiche possano essere simili. Come un buon romanzo, anche una poesia ha la forza di spiccare e differenziarsi da tutte le altre.
Silvia Sardini scrive come se stesse stendendo pennellate di colore su un foglio e, vi sembrerà strano da leggere, ma ogni poesia sembra avere il suo colore. Ci sono le poesie più brevi e lapidarie, che fanno arrivare un grigio cupo all'animo del lettore, poi ci sono quelle cariche di passione che colorano di magenta il cuore. I versi di Silvia sembrano provenire da un'era antica, sia per ciò che raccontano che per la forza con cui sprigionano il loro significato in chi li legge. L'autrice parla di amore, ma soprattutto di parole, promesse e valori.
Le poesie sono di varia lunghezza e sono caratterizzate dall'assenza di punteggiatura, che a parere mio le rende ancora più austere e pregne di valori nascosti. E' come se l'autrice chiedesse costantemente ai suoi lettori di andare oltre. Non ci sono punti né virgole perché è chi legge a doverle creare. Bisogna osservare tra le righe, immaginare le scene, immedesimarci nei protagonisti di ogni pennellata e godere di tutte le sensazioni che ci vengono regalate. La raccolta conta soltanto quindici poesie e trovo che questo bisogno di chiudere lapidariamente renda il tutto molto significativo. L'autrice non sembra volersi perdere in fronzoli, sembra voler dire al lettore: <<Questo è ciò che voglio darti, prenditene cura>>.
Come faccio goni volta che vi parlo di una raccolta di poesie, di seguito vi lascio quella che ho preferito:

Mai più sarò ciò che ieri era scritto
le statue si rompono al sale della tristezza

guardo questo diaframma tra me e le altre cose
e compongo comunque il mio inno alla vita

con queste parole soltanto

I cantastorie hanno tutti le scarpe un po' rotte
ed escono soli dai lati del mondo
quando poi se ne vanno al buio a morire


venerdì 1 gennaio 2021

Buon 2021 e Classifica 2020

Buongiorno amici lettori! Come sempre, non potevo mancare dal farvi gli auguri in questo giorno di festa. Speriamo che questo 2021 abbia in serbo delle sorprese positive per noi. Certo, all'inizio dovremo portarci dietro gli strascichi del 2020, ma spero che ad un certo punto tutto andrà migliorando.

Oggi sono qui anche per lasciarvi la mia classifica librosa del 2020 e fare un po' il punto della situazione. Mi sono inventata alcune categorie che ho affiancato alle classiche. Poi dopo vorrei fare anche un punto su come è andata la mia sfida personale! Quest'anno non penso che ne creerò una o almeno per il momento non la ho in mente. Più avanti... chissà!

LIBRI LETTI

Inaspettatamente, nel corso del 2020 ho letto molto più che negli anni passati. Sono arrivata a 66 libri conclusi e ne sono molto felice. E' praticamente il doppio di quanto io sia riuscita a leggere negli ultimi anni! Le letture affrontate, però, sono state abbastanza mediocri. Non so se sono diventata più cattiva io o se ho scelto libri non adattissimi, ma quest'anno ho dato tantissime 3 stelle. Per fortuna ho dato pochi voti minimi, quindi poche bocciature. Anche le 4 stelle non sono state poche, mentre ho dato solo un 5 stelle, che per me è abbastanza strano.

MIGLIOR LIBRO

Eh sì, signori e signore: ecco a voi l'unico libro a cui nel 2020 ho dato ben 5 stelle, ovvero il massimo dei voti! Avevo rimandato per tantissimo tempo questa letture a alla fine mi avete convinta proprio voi a dargli la possibilità che meritava. Bè, vi dico GRAZIE, perché Raccontami di un giorno perfetto mi ha davvero emozionata. Mi ha fatto piangere, soffrire, vivere, come nessun altro libro è riuscito a fare quest'anno.

PEGGIOR LIBRO

Non mi pento nemmeno un po' di questa scelta! The Chain è stato l'unico libro del 2020 a beccarsi la valutazione minima, ovvero una sola stellina su cinque! Lo ho davvero detestato. Lo riassumerei in ridicolo.

AUTORE CHE HO RIVALUTATO


So che nessuno se lo aspettava, non me lo aspettavo nemmeno io, ma il 2020 mi ha permesso di rivalutare un autore che avevo detestato: Christopher Paolini. La sua nuova duologia Dormire in un mare di stelle mi ha sorpresa tantissimo: i libri sembrano scritti da un altro autore rispetto ad Eragon (che avevo odiato) e la storia mi ha presa moltissimo. Complimentoni, Christopher, non capita spesso che un autore mi permetta di cambiar così tanto opinione su di lui!


MIGLIOR SORPRESA



Cristiano Ciardi è sicuramente l'autore che più mi ha sorpresa in questo 2020, ricominciando a pubblicare i libri de I Racconti del Regno, una serie che era stata attivata ed interrotta circa cinque anni fa. Ho letto i nuovi volumi con molto piacere e spero che deciderete di dargli una possibilità, nonostante si tratti di una serie fantasy italiana autopubblicata!



1. Leggere 4 classici
Completata!

2. Voi lo scegliete, io lo leggo
Ho letto solo 7 libri di 9.

3. Project ten books
Completato!

4. Concludere una serie
Completata, ne ho concluse 4.

E questo è tutto! Come è andato il vostro 2020?